In trasferta con mia nuora
di
Vinx
genere
incesti
In trasferta con mia nuora
Le ho sempre voluto bene come si vuol bene ad una figlia; gentile, dai modi delicati, affettuosa; lei è Viola una dolcissima 27enne, moglie di mio figlio Giacomo. Una ragazza normale, molto carina e molto colta, dai lunghi capelli castani con riflessi ramati e un fisico di tutto rispetto.
Si conobbero all'università e fu subito colpo di fulmine, decisero di sposarsi un paio di anni fa.
Sin dal primo giorno che mise piede in casa nostra Viola si è dimostrata alla mano, mettendoci a nostro agio e mettendo da parte quegli stupidi formalismi che molto spesso caratterizzano i rapporti suoceri/nuora. Sempre disponibile in cucina a dare una mano a mia moglie e spesso a dialogare con lei di argomenti vari. Probabilmente tra me e mia moglie si sente più vicina a questa, vuoi perchè i loro argomenti (quasi tutti imperniati sui problemi della scuola) m'interessano poco o niente, vuoi perchè, tra le due donne c'è quella logica "comunanza" dei sessi.
A Giugno scorso Viola, gasatissima, ci diede la notizia che era stata contattata dalla RAI per partecipare, come concorrente, ad una nota trasmissione televisiva, alla quale tempo prima aveva fatto richiesta.
Doveva trovarsi a Milano due giorni dopo; avrebbe avuto gratuitamente il costo del viaggio per due persone e l'alloggio in hotel convenzionato con la RAI, ma da lì a poco subentrarono dei problemi; per vari motivi non si riusciva a trovare una persona che potesse accompagnarla: mia moglie era presa con gli esami a scuola (Viola non ha genitori), mio figlio era impegnato a Malta col suo lavoro e l'unico suo fratello (poco più che maggiorenne) non era in grado di assicurarle quella protezione che tutti quanti volevamo per lei. Io stesso proposi di farle avere la presenza di una mia sorella che abita a Gallarate, o al limite di rinunciare all'alloggio gratuito e farla dormire in un collegio religioso poco distante da Corso Sempione dove erano gli studi televisivi; per tanti motivi che non sto a raccontare, tutte le proposte vennero inesorabilmente bocciate, al punto che, mia moglie se ne uscì con l'ultima soluzione che rimaneva: l'avrei accompagnata io. Ovviamente fui io, da quel momento in poi ad accampare scuse e problemi vari, ma fu tutto inutile; ero l'unica persona "fidata" che potesse accompagnare mia nuora a Milano. Certo, da quel momento in poi, mille pensieri ed altrettante remore mi pervasero la mente, ma cercavo di minimizzarle più che potevo.
Quando 2 giorni dopo arrivammo all'aeroporto di Linate c'era un pullmino della RAI che ci attendeva e che ci portò dritto in Corso Sempione; alle 18.00 si sarebbe registrata la puntata che sarebbe andata in onda due giorni dopo. Viola era agitatissima ma felice; una signorina della produzione ci disse che alla fine della registrazione saremmo dovuti andare all'Hotel Mozart per prendere possesso della nostra camera che avremmo conservato nel caso fosse diventata campionessa; ci diede il denaro di rimborso spese di viaggio e ci disse che la cena l'avremmo potuta consumare alla mensa della stessa RAI. Filava tutto liscio. Viola rispose correttamente a quasi tutte le domande diventando campionessa della puntata e vincendo la non indifferente somma di 16.000 euro. Eravamo felicissimi tutti e due per come erano andate le cose; ognuno di noi, mentre si raggiungeva l'Hotel Mozart parlava al cellulare con tutti i parenti ed amici per annunciare loro la bellissima notizia. Avevamo ancora i telefonini attaccati agli orecchi quando varcammo la soglia della nostra camera; probabilmente anche mia nuora si accorse del problema che si presentò ai nostri occhi, ma ebbe la prontezza di rispondere a mia moglie dicendole che la camera era confortevole, spaziosa e...con i letti separati. Non era vero! C'era il letto matrimoniale. La cosa un po' mi infastidì, a tal punto che subito dopo telefonai alla reception chiedendo un'altra camera con letti separati, ma allo stesso tempo, riflettendo, chiesi a Viola il perché della bugia. Mia nuora mi rispose che non voleva mettere pensieri strani nelle teste di tutti i nostri parenti; forse aveva fatto bene, pensai. La reception però mi rispose dicendomi che per quella notte non erano disponibili altre camere e che avremmo potuto effettuare il cambio il giorno dopo.
Eravamo imbarazzatissimi; lei cercava di sminuire la tensione che mi si vedeva in faccia, cercando di scherzarci su. "Se inizi a russare - mi disse - mi verrà più facile darti un calcione" e giù risate; ed io di rimando "costruiamo una diga con le coperte che ci sono nell'armadio, così nessuno dei due può superare il confine di competenza" il tutto con altre risate. Uscimmo quasi subito per andare a cena; non approfittammo della mensa Rai; d'altronde era diventata campionessa con una bella vincita e quindi potevamo permetterci un bel ristorante. Mise un bel vestito elegante che non mancava di metterne in risalto il corpo e non potei fare a meno di arrossire vistosamente.
Mio figlio era davvero un uomo fortunato.
La serata fu splendida: durante la cena commentavamo le fasi del gioco nonché gli altri concorrenti, quello scontroso e quell'altra molto carina, ma dalla voce di gallina; ridevamo e bevevamo, mandando giù il contenuto di due bottiglie di ottimo Corvo e continuavamo a ridere rumorosamente sia sul taxi che ci accompagnava in hotel sia all'interno della nostra camera. Viola era brilla; glielo feci notare; mi rispose con un "non preoccuparti per me...piuttosto preoccupati per te che sei anzianotto"...ridacchiando e dandomi una pacca sulla spalla.
"Quale lato preferisci?" le chiesi, rimanendo serio vicino la porta. "Quello di sinistra, se per te va bene" mi rispose. La mezzanotte era passata da poco. Di colpo mi fa "Senti, vai in bagno prima tu perchè io farò una doccia e ci metterò un bel po'" Le risposi "Vabbè, faccio una doccia veloce anch'io e ti lascio il campo libero" Dopo 10 minuti ero già uscito dal bagno col telo avvolto attorno alla vita e gli indumenti avvolti disordinatamente in mano, e meraviglia delle meraviglie la trovai in slip e reggiseno accovacciata sul letto che sfogliava una rivista; feci finta di nulla e aspettai che anche lei andasse sotto la doccia per avere il tempo e la comodità di infilarmi un paio di slip e il pigiama. Mentre anch'io sfogliavo la stessa rivista la sentivo cantare e ogni tanto sentivo che richiamava la mia attenzione: "Ti sei accorto che il conduttore, fuori dalle telecamere, se la tira troppo? Nemmeno se si credesse chissà chi....a me sta antipatico e a te?" "I
dem" le rispondevo io. Ero diventato teso di colpo. Pensavo e ripensavo cose assurde, ma cercavo di allontanarle dalla mente. Era vero che stavo per passare la notte con una gran bella ragazza, ma quella ragazza era pur sempre la moglie di mio figlio. Mi davo dello stronzo se avessi continuato ad avere pensieri impuri su di lei. Ma non potevo negare che Viola mi piaceva parecchio, e ormai non riuscivo più a considerarla solo una figlia adottiva.
Dopo una mezz'oretta spuntò lei, avvolta anch'essa nel telo da doccia; già da un pezzo avevo provveduto a spegnere la luce centrale e a tenere accesa quella del suo comodino; quella penombra ci aiutava ad avere la sensazione di una parvenza di privacy che in realtà non c'era. Le vidi scivolare il telo per infilarsi il pigiama e notai che non aveva indossato gli slip. "Dormi?" mi fa con una vocina flebile quasi a non volermi disturbare. "Ancora no. Buona notte Viola."
Aveva messo addosso un buonissimo profumo che mi dava alla testa; già vedendola, seppur per pochi secondi, tutta nuda, con quelle cosce e quel piccolo seno scoperti, mi aveva fatto l'effetto che cercavo di allontanare ad ogni costo; mi si era indurito a dismisura! Non saprei dire quanto tempo trascorse da quel momento, saranno stati pochi minuti oppure ore; mi giravo a letto facendo attenzione a non farlo sobbalzare più di tanto; sentivo anche lei che si girava e rigirava in continuazione; ogni tanto percepivo il suo respiro vicino al mio e mi accorgevo che nè io nè lei rispettavamo i nostri spazi che sarebbero stati quelli vicino al bordo letto di nostra competenza; all'improvviso, mentre io stavo girato dalla sua parte, lei si gira dandomi le spalle e appoggiandosi col culo a me, in una sorta di posizione rannicchiata.Fu un attimo; quel contatto mi fece diventare il cazzo durissimo a tal punto che io stesso mi accorgevo che mano a mano che ingrossava spingeva sempre più forte contro di lei. Viola faceva finta di dormire; per pochi secondi si mantenne immobile, poi, piano piano cominciò a spingere il suo culo contro il mio cazzo e ogni tanto dava dei colpetti col bacino per cercare meglio una posizione che le facesse più piacere. Non parlavamo e i nostri respiri si erano fatti più forti. All'improvviso lei si allontanò da me e capii subito che quel fruscio sotto le lenzuola non era altro che ...stava togliendosi il pigiama; sentii benissimo il rumore soffocato degli indumenti buttati sulla poltrona vicino a lei; se ne stette ferma per qualche secondo e come se stesse ancora dormendo ritornò a poggiare il sedere contro il mio membro. Da quel nuovo contatto ebbi la conferma che fosse totalmente nuda. I suoi movimenti di bacino continuavano, finchè non presi una decisione coraggiosa. Abbassai il pigiama e le appoggiai il cazzo sulle natiche. La cosa più eccitante di quei momenti era il fatto che tutti e due "fingevamo" di dormire; era come se quello fosse un sogno che facevamo; la sentivo "aggiustarsi" meglio perchè il mio cazzo andasse proprio al centro delle sue chiappe. Presi coraggio e allungai una mano appoggiandola sui seni e nel frattempo cominciai a spingere anch'io sempre di più, sino ad arrivare alla sua fica. In quel momento lei si girò di scatto e con voce seria mi disse "NO, non voglio!" Mi sentii un verme, so di avere balbettato qualcosa ma non ricordo che cosa; mi scostai da lei colmo di vergogna, ma lei continuò con voce suadente
"Non voglio ....che ti lasci il pigiama" Lei stessa mi aiutò a sfilarlo non senza sfiorare il mio cazzo con le sue mani. Ero imbambolato, era lì, davanti a me, in ginocchio sul letto, nuda e con l'espressione vogliosa. "Sai una cosa? - mi disse - ho sempre sognato di scopare con una persona molto più grande di me" e continuando " Sarai molto esperto in materia, quindi mi darai i voti" e dicendo questo, strusciandomi sopra, prese a leccarmi il cazzo andando su e giù per prenderlo totalmente in quella sua boccuccia piccola e sensuale. Ero in estasi. Mia nuora mi stava facendo un pompino e da lì a poco l'avrei anche scopata.
Ma prima di tutto volevo ricambiare il favore.
Afferrai Viola per i fianchi e la feci stendere sotto di me, baciandola con ardore. Lei non si tirò indietro e limonammo come due fidanzatini a lungo, mentre le accarezzavo i capelli e strusciavo il pisello sull'interno coscia.
Ripreso fiato, cominciai a percorrere il suo magnifico corpo con la bocca. Collo, seno, pancia, interno cosce, non disdegnando qualche morso che notai piacerle molto, fino ad arrivare al frutto proibito che leccai avidamente, gustandomi i suoi deliziosi umori mentre urlava di piacere.
"Ammmm... Fantastico" mormorò subito prima che le saltassi addosso, pronto a penetrarla.
Viola mi sorrise provocante e con uno scatto che mi sorprese ribaltò le posizioni e mi disse
"Ho una gran voglia di festeggiare come si deve, per cui adesso voglio che mi scopi selvaggiamente" e dicendomi questo si posizionò sopra di me e in solo colpo fece affondare il mio cazzo nella sua fica. Ci vollero molti secondi perchè anch'io iniziassi a muovermi e stringere quei seni che mi sballonzolavano davanti al viso. "Sei una porca" le dissi e lei di rimando "Sìì...mi piace sentirmelo dire da mio suocero...dai, continua " Sborrai in continuazione per almeno un minuto; era un continuo getto di sborra quello che le feci arrivare dentro. Eravamo felici. Quella notte lo facemmo per 4 volte, e l'ultima volle che le prendessi il culo. "Giacomo lo ha già fatto, quindi nessuna paura che possa accorgersi della novità".
Modestia a parte, credo sia stata una delle migliori prestazioni nella storia del sesso.
"Mmm... La notte migliore della mia vita..." mi disse Viola la mattina dopo, ancora avvinghiata al mio corpo.
"La notte migliore della tua vita finora, piccola" ribattei baciandole la testa e carezzandole la schiena. Ridemmo felici, abbastanza incuranti dell'incesto consumato.
La reception poco dopo ci comunicò la disponibilità di una camera con letti separati, ma gentilmente rifiutammo. Gli sviluppi di quella sera ormai la rendevano inutile.
Viola partecipò ad altre dieci puntate, portando a casa altri 20000 euro, ma ovviamente i momenti che preferivamo erano le nostre notti di passione in quella camera d'albergo.
Mio figlio non era l'unico uomo fortunato.
Le ho sempre voluto bene come si vuol bene ad una figlia; gentile, dai modi delicati, affettuosa; lei è Viola una dolcissima 27enne, moglie di mio figlio Giacomo. Una ragazza normale, molto carina e molto colta, dai lunghi capelli castani con riflessi ramati e un fisico di tutto rispetto.
Si conobbero all'università e fu subito colpo di fulmine, decisero di sposarsi un paio di anni fa.
Sin dal primo giorno che mise piede in casa nostra Viola si è dimostrata alla mano, mettendoci a nostro agio e mettendo da parte quegli stupidi formalismi che molto spesso caratterizzano i rapporti suoceri/nuora. Sempre disponibile in cucina a dare una mano a mia moglie e spesso a dialogare con lei di argomenti vari. Probabilmente tra me e mia moglie si sente più vicina a questa, vuoi perchè i loro argomenti (quasi tutti imperniati sui problemi della scuola) m'interessano poco o niente, vuoi perchè, tra le due donne c'è quella logica "comunanza" dei sessi.
A Giugno scorso Viola, gasatissima, ci diede la notizia che era stata contattata dalla RAI per partecipare, come concorrente, ad una nota trasmissione televisiva, alla quale tempo prima aveva fatto richiesta.
Doveva trovarsi a Milano due giorni dopo; avrebbe avuto gratuitamente il costo del viaggio per due persone e l'alloggio in hotel convenzionato con la RAI, ma da lì a poco subentrarono dei problemi; per vari motivi non si riusciva a trovare una persona che potesse accompagnarla: mia moglie era presa con gli esami a scuola (Viola non ha genitori), mio figlio era impegnato a Malta col suo lavoro e l'unico suo fratello (poco più che maggiorenne) non era in grado di assicurarle quella protezione che tutti quanti volevamo per lei. Io stesso proposi di farle avere la presenza di una mia sorella che abita a Gallarate, o al limite di rinunciare all'alloggio gratuito e farla dormire in un collegio religioso poco distante da Corso Sempione dove erano gli studi televisivi; per tanti motivi che non sto a raccontare, tutte le proposte vennero inesorabilmente bocciate, al punto che, mia moglie se ne uscì con l'ultima soluzione che rimaneva: l'avrei accompagnata io. Ovviamente fui io, da quel momento in poi ad accampare scuse e problemi vari, ma fu tutto inutile; ero l'unica persona "fidata" che potesse accompagnare mia nuora a Milano. Certo, da quel momento in poi, mille pensieri ed altrettante remore mi pervasero la mente, ma cercavo di minimizzarle più che potevo.
Quando 2 giorni dopo arrivammo all'aeroporto di Linate c'era un pullmino della RAI che ci attendeva e che ci portò dritto in Corso Sempione; alle 18.00 si sarebbe registrata la puntata che sarebbe andata in onda due giorni dopo. Viola era agitatissima ma felice; una signorina della produzione ci disse che alla fine della registrazione saremmo dovuti andare all'Hotel Mozart per prendere possesso della nostra camera che avremmo conservato nel caso fosse diventata campionessa; ci diede il denaro di rimborso spese di viaggio e ci disse che la cena l'avremmo potuta consumare alla mensa della stessa RAI. Filava tutto liscio. Viola rispose correttamente a quasi tutte le domande diventando campionessa della puntata e vincendo la non indifferente somma di 16.000 euro. Eravamo felicissimi tutti e due per come erano andate le cose; ognuno di noi, mentre si raggiungeva l'Hotel Mozart parlava al cellulare con tutti i parenti ed amici per annunciare loro la bellissima notizia. Avevamo ancora i telefonini attaccati agli orecchi quando varcammo la soglia della nostra camera; probabilmente anche mia nuora si accorse del problema che si presentò ai nostri occhi, ma ebbe la prontezza di rispondere a mia moglie dicendole che la camera era confortevole, spaziosa e...con i letti separati. Non era vero! C'era il letto matrimoniale. La cosa un po' mi infastidì, a tal punto che subito dopo telefonai alla reception chiedendo un'altra camera con letti separati, ma allo stesso tempo, riflettendo, chiesi a Viola il perché della bugia. Mia nuora mi rispose che non voleva mettere pensieri strani nelle teste di tutti i nostri parenti; forse aveva fatto bene, pensai. La reception però mi rispose dicendomi che per quella notte non erano disponibili altre camere e che avremmo potuto effettuare il cambio il giorno dopo.
Eravamo imbarazzatissimi; lei cercava di sminuire la tensione che mi si vedeva in faccia, cercando di scherzarci su. "Se inizi a russare - mi disse - mi verrà più facile darti un calcione" e giù risate; ed io di rimando "costruiamo una diga con le coperte che ci sono nell'armadio, così nessuno dei due può superare il confine di competenza" il tutto con altre risate. Uscimmo quasi subito per andare a cena; non approfittammo della mensa Rai; d'altronde era diventata campionessa con una bella vincita e quindi potevamo permetterci un bel ristorante. Mise un bel vestito elegante che non mancava di metterne in risalto il corpo e non potei fare a meno di arrossire vistosamente.
Mio figlio era davvero un uomo fortunato.
La serata fu splendida: durante la cena commentavamo le fasi del gioco nonché gli altri concorrenti, quello scontroso e quell'altra molto carina, ma dalla voce di gallina; ridevamo e bevevamo, mandando giù il contenuto di due bottiglie di ottimo Corvo e continuavamo a ridere rumorosamente sia sul taxi che ci accompagnava in hotel sia all'interno della nostra camera. Viola era brilla; glielo feci notare; mi rispose con un "non preoccuparti per me...piuttosto preoccupati per te che sei anzianotto"...ridacchiando e dandomi una pacca sulla spalla.
"Quale lato preferisci?" le chiesi, rimanendo serio vicino la porta. "Quello di sinistra, se per te va bene" mi rispose. La mezzanotte era passata da poco. Di colpo mi fa "Senti, vai in bagno prima tu perchè io farò una doccia e ci metterò un bel po'" Le risposi "Vabbè, faccio una doccia veloce anch'io e ti lascio il campo libero" Dopo 10 minuti ero già uscito dal bagno col telo avvolto attorno alla vita e gli indumenti avvolti disordinatamente in mano, e meraviglia delle meraviglie la trovai in slip e reggiseno accovacciata sul letto che sfogliava una rivista; feci finta di nulla e aspettai che anche lei andasse sotto la doccia per avere il tempo e la comodità di infilarmi un paio di slip e il pigiama. Mentre anch'io sfogliavo la stessa rivista la sentivo cantare e ogni tanto sentivo che richiamava la mia attenzione: "Ti sei accorto che il conduttore, fuori dalle telecamere, se la tira troppo? Nemmeno se si credesse chissà chi....a me sta antipatico e a te?" "I
dem" le rispondevo io. Ero diventato teso di colpo. Pensavo e ripensavo cose assurde, ma cercavo di allontanarle dalla mente. Era vero che stavo per passare la notte con una gran bella ragazza, ma quella ragazza era pur sempre la moglie di mio figlio. Mi davo dello stronzo se avessi continuato ad avere pensieri impuri su di lei. Ma non potevo negare che Viola mi piaceva parecchio, e ormai non riuscivo più a considerarla solo una figlia adottiva.
Dopo una mezz'oretta spuntò lei, avvolta anch'essa nel telo da doccia; già da un pezzo avevo provveduto a spegnere la luce centrale e a tenere accesa quella del suo comodino; quella penombra ci aiutava ad avere la sensazione di una parvenza di privacy che in realtà non c'era. Le vidi scivolare il telo per infilarsi il pigiama e notai che non aveva indossato gli slip. "Dormi?" mi fa con una vocina flebile quasi a non volermi disturbare. "Ancora no. Buona notte Viola."
Aveva messo addosso un buonissimo profumo che mi dava alla testa; già vedendola, seppur per pochi secondi, tutta nuda, con quelle cosce e quel piccolo seno scoperti, mi aveva fatto l'effetto che cercavo di allontanare ad ogni costo; mi si era indurito a dismisura! Non saprei dire quanto tempo trascorse da quel momento, saranno stati pochi minuti oppure ore; mi giravo a letto facendo attenzione a non farlo sobbalzare più di tanto; sentivo anche lei che si girava e rigirava in continuazione; ogni tanto percepivo il suo respiro vicino al mio e mi accorgevo che nè io nè lei rispettavamo i nostri spazi che sarebbero stati quelli vicino al bordo letto di nostra competenza; all'improvviso, mentre io stavo girato dalla sua parte, lei si gira dandomi le spalle e appoggiandosi col culo a me, in una sorta di posizione rannicchiata.Fu un attimo; quel contatto mi fece diventare il cazzo durissimo a tal punto che io stesso mi accorgevo che mano a mano che ingrossava spingeva sempre più forte contro di lei. Viola faceva finta di dormire; per pochi secondi si mantenne immobile, poi, piano piano cominciò a spingere il suo culo contro il mio cazzo e ogni tanto dava dei colpetti col bacino per cercare meglio una posizione che le facesse più piacere. Non parlavamo e i nostri respiri si erano fatti più forti. All'improvviso lei si allontanò da me e capii subito che quel fruscio sotto le lenzuola non era altro che ...stava togliendosi il pigiama; sentii benissimo il rumore soffocato degli indumenti buttati sulla poltrona vicino a lei; se ne stette ferma per qualche secondo e come se stesse ancora dormendo ritornò a poggiare il sedere contro il mio membro. Da quel nuovo contatto ebbi la conferma che fosse totalmente nuda. I suoi movimenti di bacino continuavano, finchè non presi una decisione coraggiosa. Abbassai il pigiama e le appoggiai il cazzo sulle natiche. La cosa più eccitante di quei momenti era il fatto che tutti e due "fingevamo" di dormire; era come se quello fosse un sogno che facevamo; la sentivo "aggiustarsi" meglio perchè il mio cazzo andasse proprio al centro delle sue chiappe. Presi coraggio e allungai una mano appoggiandola sui seni e nel frattempo cominciai a spingere anch'io sempre di più, sino ad arrivare alla sua fica. In quel momento lei si girò di scatto e con voce seria mi disse "NO, non voglio!" Mi sentii un verme, so di avere balbettato qualcosa ma non ricordo che cosa; mi scostai da lei colmo di vergogna, ma lei continuò con voce suadente
"Non voglio ....che ti lasci il pigiama" Lei stessa mi aiutò a sfilarlo non senza sfiorare il mio cazzo con le sue mani. Ero imbambolato, era lì, davanti a me, in ginocchio sul letto, nuda e con l'espressione vogliosa. "Sai una cosa? - mi disse - ho sempre sognato di scopare con una persona molto più grande di me" e continuando " Sarai molto esperto in materia, quindi mi darai i voti" e dicendo questo, strusciandomi sopra, prese a leccarmi il cazzo andando su e giù per prenderlo totalmente in quella sua boccuccia piccola e sensuale. Ero in estasi. Mia nuora mi stava facendo un pompino e da lì a poco l'avrei anche scopata.
Ma prima di tutto volevo ricambiare il favore.
Afferrai Viola per i fianchi e la feci stendere sotto di me, baciandola con ardore. Lei non si tirò indietro e limonammo come due fidanzatini a lungo, mentre le accarezzavo i capelli e strusciavo il pisello sull'interno coscia.
Ripreso fiato, cominciai a percorrere il suo magnifico corpo con la bocca. Collo, seno, pancia, interno cosce, non disdegnando qualche morso che notai piacerle molto, fino ad arrivare al frutto proibito che leccai avidamente, gustandomi i suoi deliziosi umori mentre urlava di piacere.
"Ammmm... Fantastico" mormorò subito prima che le saltassi addosso, pronto a penetrarla.
Viola mi sorrise provocante e con uno scatto che mi sorprese ribaltò le posizioni e mi disse
"Ho una gran voglia di festeggiare come si deve, per cui adesso voglio che mi scopi selvaggiamente" e dicendomi questo si posizionò sopra di me e in solo colpo fece affondare il mio cazzo nella sua fica. Ci vollero molti secondi perchè anch'io iniziassi a muovermi e stringere quei seni che mi sballonzolavano davanti al viso. "Sei una porca" le dissi e lei di rimando "Sìì...mi piace sentirmelo dire da mio suocero...dai, continua " Sborrai in continuazione per almeno un minuto; era un continuo getto di sborra quello che le feci arrivare dentro. Eravamo felici. Quella notte lo facemmo per 4 volte, e l'ultima volle che le prendessi il culo. "Giacomo lo ha già fatto, quindi nessuna paura che possa accorgersi della novità".
Modestia a parte, credo sia stata una delle migliori prestazioni nella storia del sesso.
"Mmm... La notte migliore della mia vita..." mi disse Viola la mattina dopo, ancora avvinghiata al mio corpo.
"La notte migliore della tua vita finora, piccola" ribattei baciandole la testa e carezzandole la schiena. Ridemmo felici, abbastanza incuranti dell'incesto consumato.
La reception poco dopo ci comunicò la disponibilità di una camera con letti separati, ma gentilmente rifiutammo. Gli sviluppi di quella sera ormai la rendevano inutile.
Viola partecipò ad altre dieci puntate, portando a casa altri 20000 euro, ma ovviamente i momenti che preferivamo erano le nostre notti di passione in quella camera d'albergo.
Mio figlio non era l'unico uomo fortunato.
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Commenti dei lettori al racconto erotico