Dolce nonno grasso

Scritto da , il 2022-10-31, genere gay

Questa storia ha inizio quando io avevo 14 anni: non sapevo bene ancora interpretare la mia sessualità, avevo amiche femmine ed amici maschi, ma iniziai a notare qualcosa di strano in me quando incontravo mio nonno. All’epoca aveva 83 anni: una faccia tonda, abbastanza alto, ma il suo dettaglio più evidente erano i suoi chili di troppo. Aveva una grossa pancia ed un sedere enorme che, sin da piccolo mi hanno sempre attirato. Ogni fine settimana andavo nella sua villetta in cui viveva con la nonna, e mi faceva vedere tutto ciò che aveva fatto nei giorni precedenti. Ho sognato più volte la sua faccia, le sue grandi mani pelose ed i suoi piedi che io reputavo enormi. Un giorno mi sedetti timidamente più vicino a lui sul divano e gli misi un braccio intorno al collo. Già solo quella vicinanza mi stava provocando un erezione e allora lui, probabilmente notandola, mi strinse più forte vicino a lui. Era estate, quindi io vestivo una t-shirt mentre lui una canottiera bianca in cui intravedevo i suoi peli ed i suoi capezzoli. Mise il suo braccio intorno al mio collo e avvicinandomi riuscivo a sentire l’odore delle sue ascelle: quell’aroma mi mandò fuori di testa, non riuscivo a controllarmi ed iniziai a leccare i suoi peli energicamente, mentre il mio cazzo esplodeva nei pantaloni. Nel vedere cosa stavo facendo, mi allontanò da lui, ma io mi ributtai sul nonno questa volta mirando alla sua bocca: lui però ebbe la stessa idea e finimmo per baciarci molto passionalmente. La sua lingua anziana dominava il mio palato mentre il suo alito acre (che già in precedenza, solo annusandolo, mi aveva eccitato) mi riempiva la bocca mandandomi in estasi. Improvvisamente prese i miei pantaloni e li abbassó, liberando il mio cazzo in preda all’esplosione, mentre continuavamo il nostro bacio. Io toccavo la sua grossa panciona, esplorando tutti gli angoli di essa e raggiungendo tutti i peli esistenti, mentre ogni tanto sfregavano i suoi capezzoli. Lui si tolse quindi tutti i vestiti ed io lo seguii: mentre ero intento a spogliarmi, non mi accorsi che aveva liberato il suo grosso uccello. La sua pancia era ancora più grossa e cadeva al di sopra di un bastone molto lungo che già colava di pre-sperma. Entrambi eravamo sudatissimi. Senza lasciarmi un attimo di tempo, mi porto nella stanza da letto e mi fece sdraiare: eravamo da soli in casa. Senza poter reagire, mi trovai in una posizione di 69 ma il nonno con tutto il suo peso era sdraiato su di me fino a quasi farmi male. Poi riuscii a vederlo: puntato sulla mia bocca, c’era il suo lungo cazzo che gocciolava pre sperma sul mio naso, accompagnato da due palle enormi, grandi quanto le mie mani, per finire con la sporgenza del suo sedere enorme e ricoperto da peli grigi. Aprii la bocca dallo stupore ma lui ne approfittò: con un movimento rapido mise tutto il suo cazzo dentro la mia bocca. Iniziò a fare dei movimenti con le anche, molto lenti poiché il suo peso non glielo permetteva, togliendo e rimettendo il cazzo nella mia gola. L’ odore forte del suo cazzo era quasi nauseante, ma mi eccitò a tal punto che venni senza toccarmi il pisello: i miei schizzi probabilmente arrivarono anche in faccia al nonnino, poiché si fermò un attimo, per poi riprendere come un trapano. Riuscì ad un certo punto ad aumentare la velocità sbattendo le palle proprio sopra i miei occhi con forza insistente e io sentivo che stava per accadere qualcosa, ed infatti il nonno tirò fuori il suo cazzone dalla mia bocca e puntava a tutta la mia faccia: con gli occhi riuscii a vedere una parte del volto di nonno nascosto fra la sua panciona e i suoi capezzoli penzolanti, e riconoscevo il ghigno sulla sua bocca. Guardai di nuovo il cazzo, puntato su di me, ma questa volta sparò una quantità infinita di sperma caldo che ricopriva tutto il mio volto: non si fermò fino a quando le sue palle non erano completamente svuotate (chissà da quanto tempo non eiaculava). Rimasi così per poco tempo, perché inaspettatamente mi spostò e mi pulì gli occhi, mi disse di aprirli per quadrare quello che stava facendo, e quando lo feci quasi mi spaventai: lui aveva di nuovo un erezione, ma questa volta invece che il suo cazzo, puntato su di me c’era il suo grosso e peloso culo. Mi disse solo che voleva una ripulita, quando una goccia di sudore cadde dal suo ano sulla mia bocca e allora capii cosa voleva fare. Tuttavia leccare il suo culo era stato uno dei miei sogni erotici più grandi, e quindi aspettai che si abbassò, fino a sedersi completamente sulla mia faccia. Non riuscivo a reggere il suo peso ma non riuscivo neanche ad aprire bocca per parlare e quindi iniziai a leccare come un forsennato accarezzando le sue grosse chiappe che mi coprivano, sperando che dopo un po’ si sarebbe alzato da solo. Ma non andò così: infatti non si muoveva dalla sua posizione ed io stavo finendo il respiro, al ché aprii la bocca per dire qualcosa ma mentre lo facevo, lui fece una rumorosa scoreggia lunga circa 5 secondi che assaporai tutta fino a farmi venire le lacrime agli occhi. Solo dopo ciò si alzò una volta, ma per colpa del suo peso ricadde di nuovo sul letto mentre il mio viso era rimasto incollato al suo grosso sederone a causa dello sperma che aveva fatto da colla. Neanche una seconda volta ci riuscì, e allora tenendomi il collo, mosse il culo staccandomi ed infine si rialzò. Mi stava umiliando totalmente, eppure questo mi piaceva a tal punto che volevo continuasse, mentre il mio cazzo era duro ancora una volta.
La mia faccia era un agglomerato di peli pubici, grigiastri e sperma, sporcato da tutto ciò che avevo leccato dal vecchio ano del nonno. Lui si sdraiò sul letto e mi avvicinò a lui: i nostri cazzi in erezione per l’ennesima volta erano in contatto con le cappelle scoperte.
Mi disse di leccare tutto il suo corpo sudato, partendo dal suo collo, succhiando i suoi capezzoli, riempiendomi la bocca di peli leccando tutta la sua pancia, scendendo fino ad arrivare al suo cazzo eretto. Baciai la sua cappella e una goccia di sperma rimase sulle mie labbra creando un filo molto sottile e appiccicoso. Ma ciò che mi interessava erano le sue palle grandissime e pelose, a cui dedicai molto tempo e tutta la mia lingua. Scesi baciandolo lungo tutte le gambe fino ad arrivare ai piedi: erano i classici di un anziano, grossi e piatti, molto sporchi e ricoperti di peli grigi. Mi fermai a guardarli e lui capì che ne ero attirato così mi fece scendere dal letto e sdraiare per terra mentre lui si sistemava. Il mio corpo era interamente sotto al letto e si vedeva fuori solo la mia faccia con le spalle. Ad un certo punto il nonno era pronto: dal basso vedevo in ordine i suoi piedi lerci, il cazzone che spingeva la sua grassa pancia ed il suo volto, caratterizzato ancora una volta da quel sorriso. Alzò i suoi due piedoni e li fece cadere sulla mi faccia, facendo un rumore di applauso. Io aprii la bocca e lui inizio a massaggiarmi e sporcarmi tutta la faccia con i suoi due piedoni, come fossi uno zerbino, mi metteva in bocca il suo alluce e io succhiavo tutto ciò che potevo, quell’odore fortissimo mi causò per la terza volta schizzi di sperma che sporcarono tutta la parte sotto del materasso. Quando si stancò mi disse che voleva fare una cosa da tantissimo tempo e che voleva “liberarsi”. Mi chiese di leccare le dita delle sue mani e mentre lo facevo mi accarezzava e io segavo il suo bastone. Quando finii di leccare le sue dita, mi fece sdraiare pancia in giù e si mise sotto di me. Questa volta nel 69 io ero sopra di lui: mentre gli facevo una pompa a 5 stelle lui sfregava la sua lingua sul mio culetto che non era niente in confronto al suo, e senza avvisarmi iniziò a penetrarmi con le sue dita aggiungendo sempre più enfasi ogni volta che ripeteva il movimento. Nel mentre il suo cazzo era diventato di marmo. Mi fece alzare dal letto e mi fece piegare sulla cassa panca: allargò con le mani il mio buco del culo e con un rapido movimento infilò il suo completo arnese dentro di me. Ormai ero diventato il suo giocattolo. Non potei nemmeno urlare perché mi aveva legato la bocca con le sue mutande sporche. Ogni volta che usciva e rientrava nel mio culo, le sue grosse palle sbattevano contro le mie molto più piccole, fino a che dopo 10 minuti aumentò la velocità e scarico tutto il suo sperma dentro di me. Eravamo sfiniti e completamente sudati entrambi, il nonnino si lasciò cadere su di me ma io non riuscì a reggere il suo peso, così mi ritrovai sdraiato per terra con un maialone sopra di me. La sua facciona era proprio alla mia sinistra e allora ne approfittai ber baciarlo, mentre pregustavo l’odore delle sue ascelle sudatissime. Mi accorsi anche che avevo sborrato per la 4 volta mentre il nonno era caduto sopra di me, ma non potevo nemmeno preoccuparmi perché il nonno, probabilmente troppo rilassato, aveva lasciato il suo pisello dentro di me e non si disturbò a pisciare dentro al mio culo. Quando ebbe finito di fare tutto, mi mise un dito nel culo per non fare uscire tutto il liquido, mi abbracciò ringraziandomi per tutto quello che avevamo fatto insieme e mi accompagnò a fare una doccia con lui.

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