Viaggio di lavoro

di
genere
prime esperienze

Mi chiamo Anna ho 37 anni alta 1,70 capelli castani occhi verdi 3 di seno snella, frequento una palestra quindi bei glutei, sposata con Marco un bell’uomo ma noioso da morire specialmente a letto. Sono una dirigente D’Azienda a Milano, Sono abituata a comandare e spesso sono un po’ stronza così almeno dicono le voci di corridoio. La mia azienda spesso organizza viaggi di lavoro con le aziende affiliate. Proprio in un viaggio organizzato ho conosciuto Claudio, come me dirigente d’azienda che mi ha fatto completamente perdere la testa. Una di quelle persone galanti, raffinate un bell’uomo che sa quello che vuole e sa come ottenerlo. Eravamo in un Hotel nel centro di Parigi, dopo aver lavorato con altri colleghi su degli appalti, la sera siamo andati al ristorante, e parlando di lavoro abbiamo cenato e bevuto, a un certo punto Claudio mi strizza l’occhio e mi fa cenno di seguirlo fuori dal ristorante, lo seguo e fumando una sigaretta mi invita a lasciare gli altri colleghi per un giro nella Parigi nottambula. Ho detto si, non ci vedevo niente di male, nel girare Parigi città romantica abbiamo riso e scherzato, poi Claudio inizia a farmi i complimenti per come ero vestita per la mia competenza e intelligenza e per la mia bellezza, insomma un adulatore, poi di getto mi ha baciata, chiaramente ho cercato di allontanarlo ma devo dire che quel bacio mi ha turbato. Claudio mi chiede scusa e io un po’ frastornata gli ho risposto che non doveva scusarsi facendo capire che avevo gradito, allora lui mi ha ribaciata e io lo ho assecondato baciandolo a mia volta, forse l’aria Parigina. Rientrati in albergo mi ha proposto di salire in camera sua, gli ho detto di no ma forse il mio tentennamento mi ha tradito e lui ha proposto di pensarci per la sera dopo prima di ripartire per Milano. Il giorno dopo non ci siamo visti e mi sono resa conto che mi mancava. La sera Claudio mi ha invitata a mangiare fuori, lontani dai colleghi di lavoro. Seduti al tavolo abbiamo parlato e Claudio prima di uscire mi ha detto che voleva fare sesso con me, ero perplessa ma l’idea mi attirava e gli dissi di si. Arrivati in hotel Claudio mi disse di aspettare fuori dalla sua stanza, rimasi perplessa, poco dopo uscì con una grossa busta e mi disse di andare in camera mia aprire la busta e indossare quello che aveva comprato per me. Entrata in camera mia aprii la busta e con mia meraviglia scoprii che erano abiti intimi. Avevo bevuto, ero eccitata, Claudio non era come mio marito Marco, era Un Uomo con la U maiuscola, indossai il tutto e….

non c'è più bisogno di pensare, oggi sarò la sua PUTTANA.
Entro nella sua stanza tolgo il cappotto e mi appoggio alla porta e resto così a farmi ammirare, il corsetto in pizzo rosso e nero trasparente, calze autoreggenti nere velate, un perizoma trasparente lascia intravedere la mia figa depilata.
Ho messo sulle labbra un rossetto rosso fuoco.
Mi mangia con gli occhi, offuscati dalla lussuria, le sue mani aprono l’accappatoio bianco io resto come ipnotizzata, sto ansimando dalla voglia, mi sento eccitata e bagnata il suo cazzo in tiro, niente a che vedere con quello di Marco questa è una taglia XL.
Si avvicina lento, sembra un felino con la sua preda, mi sfiora il viso con le mani scende sul collo, sui capezzoli, mi mordo le labbra mentre guardo le sue così vicine, stò impazzendo.
Con la cintura dell’accappatoio mi fascia il collo come fosse un guinzaglio e finalmente mi attira verso di se.
La sua bocca famelica è sulla mia.
Mi apre le labbra e infila la lingua a cercare la mia.
Ora sono intrecciate, ci lecchiamo e ci mordiamo come animali.
Il rossetto è fuso e spalmato sulle nostre bocche.
Le sue mani strizzano i miei capezzoli tanto da farmi urlare di dolore e piacere.
Le mie mani sono tra i suoi capelli, li tiro per sentirlo ancora più vicino,
Scendo sul viso, sul collo, sul suo torace villoso, gioco coi i suoi capezzoli tenendoli tra le dita.
Il suo respiro è pesante, quasi affannoso.
Mi afferra per i capelli, stacca la bocca dalla mia e mi obbliga a guardarlo.
"Puttana!"
Non mi era mai successo, ansimo forte, mi eccito come non mai.
Con un movimento veloce abbasso mi abbassa la testa verso l suo cazzo è talmente duro e grosso che resta attaccato alla sua pancia. La cappella svetta verso l'ombelico.
Lo afferro e inizio a girare il pollice sul prepuzio fradicio di umori.
"Sei una lurida PUTTANA!"
"Sono la tua PUTTANA!"
Mi ritrovo con le tette fuori, ha abbassato le spalline con un movimento feroce, sento la sua urgenza di possedermi, di scoparmi il corpo dopo avermi scopato la mente.
Abbassa la testa e si tuffa sui capezzoli. Succhia e morde tanto da farmi urlare. E godo, mi bagno, lo voglio e gli dico di scoparmi. Lui mi dice ancora "PUTTANA!" e io mi eccito ancora di più..
ora tutto è a sua disposizione anche Il mio culo.
Tondo, giunonico, pronto per le sue mani ed il suo cazzo.
Strappa il perizoma, mi passa le dita sulla fessura fradicia di umori.
"PUTTANA!"
Una sculacciata secca veloce ed inaspettata mi fa sussultare.
Sposto il culo all'indietro...
Ogni sculacciata è accompagnata dal termine PUTTANA sa quanto mi eccita sentirmi puttana e vacca e troia.
Ormai sono un fiume in piena, gli umori scendono sulle mie gambe.
Il culo è ormai viola e sensibile.
Mi tiene premuta col corpo alla porta.
Le braccia bloccate dietro la schiena dalla sua mano.
Ora sento che afferra il cazzo, mi fa aprire le gambe e le blocca mettendo le sue in mezzo alle mie.
Sfrega la cappella sulle labbra della mia figa fradicia.
Mi lascia le mani e mi apre le natiche per scoprire il buco.
"Ti sfondo il culo PUTTANA!", io gli dico noo.. è troppo grosso.
ma lui spinge la cappella dentro, mi sento lacerare e urlo.
Lo sento grugnire come un porco e spinge, spinge, spinge ed io mi sento piena del suo cazzo.
Mi tiene stretta tramite la cintura dell’accappatoio sul collo, si muove facendo uscire quasi completamente il cazzo dal culo e lo rimette fino in fondo con colpi sempre più profondi.
Con l'altra mano mi tormenta i capezzoli, mi morde il collo ed il lobo dell'orecchio, il suo ansimare ed il suo respiro caldo insieme alla lingua ed ai denti mi procurano brividi di piacere.
Sono vicina all’ orgasmo di culo mai provato, lo sente, mi sto irrigidendo, stringo il culo, afferro le sue braccia e godo, e urlo di piacere, i liquidi escono sui suoi piedi nudi!
Non riesco a prendere fiato perché adesso è entrato nella figa e mi scopa sempre più forte.
Il culo è oscenamente aperto, e questo lo eccita, esce e si abbassa a leccarmi.
"Sei un lurido porco!"
"Godi TROIA!" ricomincia a scoparmi ma adesso nella figa, e poi di nuovo nel culo.
Tremo di orgasmi, è insaziabile, instancabile!
"Una puttana come te deve bere tutta la sborra!"
Mi afferra per i capelli e mi fa mettere in ginocchio davanti al suo cazzo pieno dei miei umori. Lo lecco, lo succhio e lo pulisco per bene. È duro grosso e viola, so che sta per sborrare. "Apri la bocca!"
Me lo infila tutto dentro, quasi mi soffoca.
Inizia a scoparmi la bocca premendo la mia testa contro la porta.
Non ho via di scampo, inizia a pompare facendomi uscire suoni disumani dalla bocca, sbavo saliva sul cazzo tanto tanto mi riempie che mi cola sulle tette.
" Dai che sborro! PUTTANA cazzo sei una lurida PUTTANA!"
Sento i getti di sborra colpire il palato, è talmente eccitato che mi sta schiaffeggiando le tette.
"BEVI! PUTTANA BEVI!"
Ingoio tutto fino all'ultima goccia.
Succhiare il cazzo mi ha fatto di nuovo eccitare, lo voglio ancora dentro,mi tocco la figa e lo guardo con una faccia da porca vogliosa.
Mi solleva, mi butta finalmente sul letto e si tuffa tra le mie gambe tenendole spalancate.
Lecca e morde il clitoride gonfio ed eccitato fino a farmi esplodere in un ennesimo orgasmo, mi gira alla pecorina e inizia a cavalcarmi come un toro, lo sento dentro che mi riempie ho orgasmi multipli mai provati prima, poi insaliva bene lo sfintere e mi spinge il cazzo nel culo, sempre più dentro, ormai il culo che non ho mai voluto dare a mio marito è rotto e lui spinge sempre di più è un dolore misto a godimento, è un toro poi sfinito mi viene dentro inondando l’intestino sento lo sperma bruciarmi dentro e alla fine crolla sfinito sul letto. Senza dire niente ci siamo addormentati sfiniti. La mattina dovevamo prendere l’aereo per Milano, ci siamo alzati, io sono rientrata in camera mia, mi sono fatta una doccia, colazione veloce e aeroporto, il tutto senza dirci una parola.
In aeroporto mi ha detto se mi era piaciuto, gli ho detto che l’azienda stava organizzando altri viaggi e che la prossima volta non sarebbe stata solo una notte, lui mi ha sussurrato “Sei una dolcissima Puttana”. Nel frattempo ha squillato il mio cellulare era mio marito che voleva sepere se la partenza era in orario, Con Claudio vicino gli ho detto..”Si amore mio, sono un po’ stanca ma tutto benissimo, non vedo l’ora di abbracciarti”..e Claudio nell’orecchio “sei proprio una gran troia”.
di
scritto il
2022-10-24
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