Acqua passata 3 - Giulia, la prima volta con un altro uomo

Scritto da , il 2022-10-24, genere tradimenti

Vedere che incassavo senza sbraitare mazzate, come quelle che mi stava raccontando, incoraggiò Giulia, che si sciolse un po' e cominciò ad inseguire i suoi ricordi con meno preoccupazione e precauzioni di prima.
Paradossalmente le pareva che parlare così liberamente di un argomento così delicato ci donasse una nuova intimitá. Ebbi l'impressione che avere meno segreti le facesse bene.
Io cercavo di mostrarmi razionale e tranquillo per non interrompere quel flusso di verità.
Sembrava aver abbandonato un po' quella modalità “verbale dei Carabinieri”, che aveva contraddistinto i suoi primi racconti. Aggiungeva, a volte e sorrideva come quando si raccontano le marachelle di quando si era bambini. Ne approfittai per arrivare al sodo.
“Quando l'avete fatto la prima volta?”
“Ah il giorno stesso che ci siamo lasciati. Mai prima”
“Ci credo, racconta”
“Quando abbiamo litigato alla stazione, poi tu hai chiesto se te ne dovevi andare e io ho risposto sì……”
“Continua, poi?”
“Siamo andati a pranzo con dei compagni di corso, senza dire una parola su quello che c’era successo, nemmeno tra di noi. Poi quando siamo usciti dalla mensa, senza dircelo, siamo andati a casa sua.
“Poi?”
“Non lo so, ma mi sentivo che fosse una cosa da fare in quel momento. Ho preso l'iniziativa io: ci siamo spogliati e lo abbiamo fatto.”
”Questo l'ho capito, come lo avete fatto?”
“L’ho spogliato, poi lo ho spinto sul letto…..”Aveva giá il cazzo duro, immagino” “Ah sí….. lui erano anni che sognava quel momento……poi ho fatto un passo indietro e mi sono sbottonata la camicetta” “Lentamente?” “Sí dai, un minimo di atmosfera ci vuole….” “Poi il reggiseno?” “No, non l'avevo, era estate, poi con la mia seconda non c'era bisogno….” “Sei rimasta in topless davanti a lui” “Sì un momento solo, poi ho continuato a spogliarmi”. “Dimmi di lui e di te, mentre ti sfilavi le mutandine” “Lui era una statua, paralizzato non respirava nemmeno……io in quel momento sí, mi sono sentita strana, ho sentito che stavo per fare una cosa che mi cambiava la vita, fino alla camicetta non avevo avuto questa sensazione, ma togliendomi le mutandine, con lui nudo davanti mi sono sentita strana”. “Poi?” ”Lui era seduto sul letto, io sono salita e mi sono messa a cavalcioni” Già? Subito così?” “Vabbè aspetta, prima ci siamo baciati, un bacio lungo e dolcissimo, forse perché avevamo bisogno l'uno dell'altra in quel momento…….lui mi ha sfiorato il seno, tutto tremante….poi sono scesa piano piano dalle ginocchia e….” Scusa, aspetta, ma non ti è venuto in mente di fargli mettere un preservativo? È anche una questione di sicurezza…..lui non ha detto niente?” “Ah lo so, a pensarci oggi ti do ragione in pieno, però….io quel giorno lì non me la sono sentita, mi sembrava che proprio non ci stesse quella frase, in fondo prendevo la pillola…….” “E lui?” “Lui come ti ho detto era una pietra e non fiatava, forse però si è stupito che non gliel'abbia chiesto perché quando ho iniziato ad abbassare il bacino per riceverlo ha avuto un sussulto…..forse ha realizzato in quell'istante che lo facevo venire dentro e, potendo scegliere, probabilmente avrebbe preferito così. Poi gliel'ho preso, ho appoggiato….dai… la cappella e sono scesa piano piano….mi sono fermata due secondi quando era entrata solo la cappella come per immortalare l'evento, atteso da tanto tempo, poi sono andata giù” “Lui? “ “Ah non ti dico, credevo venisse subito, vibrava tutto, poi ho cominciato a fare un po’ su e giù, lui prima mi ha messo le mani sulle tette, poi quando ho iniziato a pompare un po’ di più ha messo le braccia lungo il corpo con i pugni stretti……per concentrarsi e resistere più che poteva. Io non l'ho aiutato molto, perché non ho avuto molta fantasia, ho preso il mio ritmo e non ho badato molto a lui.., “Sei venuta?” “Allora, no,….o meglio sì, ma è stato un orgasmo strano, io ho accelerato perché credevo che a lui fosse rimasto poco e avevo paura di non venire in tempo, poi lui ha detto “sborro!” ho sentito che stava venendo, avrá avuto lo sperma a 43°, e anche se ormai eravamo alle ultime spinte…. sono venuta anch'io”
“Beh fantastico venire assieme alla prima scopata è segno di una grande intesa sessuale, complimenti!”
“Non è cosí, tu vuoi farmi dire quello che vuoi tu: è una cosa strana non sono venuta mentre mi pompava come fai tu, sono venuta quando ho sentito che veniva lui, è un orgasmo…. psicologico, è stata un po' la situazione, lui in pratica non ha fatto niente, non so come spiegarmi……”
“Hai sentito dentro il suo schizzo?” “Sí. I primi tre molto bene” “Cosa hai provato mentre ti sborrava dentro un altro uomo?”
“Ecco lo sapevo che oggi era una giornata difficile……cosa ti devo dire, ti avevo lasciato……non stavo con nessuno……”
“Io ero ancora sul treno per tornare a casa e tu ti facevi riempire l’utero di sperma da un altro….cosa devo dire io? Cosa hai provato?” “Ho sentito che lo avevo reso felice, mi sono sentita una donna nuova, questo sí……..quando l'ho sentito venire ho pensato che lui aveva molta voglia di me e che forse mi meritava più di te. Comunque ho pensato a meno cose di quello che credi. Ma poi non capisco cosa ti cambia….ti sto raccontando la verità e ti incazzi! Ma che sia venuto dentro o fuori, nel profilattico o sulle tette, dopo venticinque anni cosa cambia? Mi dovresti chiedere se oggi vado con qualcuno, ma che abbia goduto o no quando scopavo con uno e tu non eri il mio fidanzato……cosa cambia oggi?.”
“Poi cosa è successo?”
“Poi siamo stati stesi abbracciati, senza dormire. Poi abbracciati, io ero stesa su un fianco e lui mi cingeva da dietro con il braccio. Poi se lo vuoi sapere verso sera l'abbiamo fatto un'altra volta. Sempre all'amazzone, questa volta lui ha durato di più forse perché aveva le palle vuote. Basta? Posso ritenermi libera per oggi? Vado a comprare del terriccio per le piante”.
Non le risposi. Rimasi con il mento sulle mani a riflettere. Non c'era davvero nulla di strano nel suo racconto. La classica scopata semplice, da ragazzi. Certo che questo fatto del venirle dentro…..questo faticavo a mettermelo via. Ma perché non se l'è sentita di chiedergli il preservativo? Questo se ne metteva due se glielo chiedevi. Poi proprio ora che quando la scopo vengo nel mio sacchettino di gomma, devo stare qui a pensare al primo che passa che la riempie come un bignè ogni volta che vuole……
Poi anche questo rimarcare che ha sentito il suo sperma che la invadeva, ma non si rende conto di come potró stare? È vero, gliel'ho chiesto io di essere sincera, peró diciamolo, con un preservativo questa storia faceva male la metá. Ci siamo fidanzati quando lei aveva 18 anni, non aveva avuto altri ragazzi, era vergine e dopo cinque anni si fa riempire di sborra, godendo, lo stesso giorno che mi lascia?
Difficile da accettare, anche se in fondo lo sapevo da 25 anni: non ho mai avuto il coraggio di chiederlo, ma sapevo bene che prendeva la pillola, perché avrebbe dovuto comportarsi diversamente? Una speranza per la veritá l'avevo conservata. Magari mi lascia, scopa con uno, ma avverte che è una cosa diversa rispetto all'avere rapporti con il tuo fidanzato da cinque anni. Magari lo sente che non è del tutto finita e non ci mette proprio sullo stesso piano, lui e me. Diciamo che anche se le probabilità erano contro di me io da lei mi aspettavo più riguardo e più prudenza.
Nonostante tutto mi sentivo più forte. Acciaccato perché certe botte fanno male, ma più forte. Mi fidavo di lei e della sua scomoda verità.
La sera guardammo un film assieme ai ragazzi, sereni e con la voglia di ridere. Ci ringraziammo, con uno sguardo silenzioso. Giulia aveva fatto lo sforzo di aprirsi, io di accettarla. Nulla era superato, sapevo però che ciò che Giulia non mi raccontava, non era successo. Fu un po' come rientrare a casa propria, dopo tanti anni.

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