Borse di latte 2
di
AAA2
genere
incesti
Dopo la prima poppata tutto era come un sogno, la mia matrigna era diventata la mia nuova mamma e io il suo piccolo.Quando mio padre non c'era Elena girava per casa senza reggiseno con le mammelle al vento; ormai il pancione era alla sua massima espansione e non faceva altro che ingrandire quelle borse di latte calde.Cercava in tutti i modi di catturare il mio sguardo e la mia bocca, se doveva tirarsi il latte usava me come suo personale attrezzo.Scherzava nell'infilarmi a caso le tettone in bocca o si piegava in mutande davanti a me.Diventammo sempre più trasgressivi in pubblico e facevamo sedute anche al parco.A volte allattava pure sconosciuti .In quel periodo lì l'unico lavoro che poteva fare era allattare e allora decise ,che fin quando poteva , di andava a fare la balia.Il lavoro era molto facile,consisteva nel andare a casa di ragazzi/e e passare le giornate con loro.Quando uno di loro faceva i capricci o si lamentava la prima soluzione per Elena era tirare fuori la tetta per farli stare zitti.Questo aveva sempre funzionava con me.
Finita la giornata tornava a casa stanca e di solito facevamo la doccia insieme, ma proprio in quei momenti di intimità sentivo che c era qualcosa in più tra noi due.
Un giorno le chiesi se voleva andare a fare un bagno al mare,così per staccare un po' la spina e rilassarsi.Elena accetto con piacere e il weekend seguente alle 7:00 del mattino eravamo in macchina diretti verso la spiaggia.
Per l occasione andammo il giorno prima a comprare un nuovo costume che potesse sostenere quel ben di Dio,e sotto mio consiglio si prese un due pezzi nero con un motivo a mucca.Lei all inizio non voleva ma la riuscì a convincere...
Quel completo appena toccata la sabbia del lido attirò su di lei lo sguardo di tutti;dalle mamme invidiose per le sue forme ,ai bambini con la bava alla bocca.Presi lo sdraio e dei giochi che ci eravamo portati per dirigerci sotto l ombrellone.
La mamma voleva andare subito a fare un bagno e senza indugiare entrammo in acqua.
Io:"Elena vieni qui che fa freddissimo,scaldami tu!!"
Elena:" se vuoi puoi infilarti qui "
Indicando le sue tette e con un gesto amorevole le afferrò divaricandole.
Corsi in mezzo e mi ritrovai tra quei salvagenti a coprirmi la faccia visto che ero aggrappato al suo pancione.Eravamo seduti con l acqua che ci arrivava alle gambe.
Io ero eccitatissimo e il mio cazzo spingeva contro il suo ombelico,la mia malsana mente non aspettava altro che poter infilare il mio cazzo nella sua morbida figa.
Io:"ma mamma io non sono uscito dalla tua vagina come possiamo rimediare ?"
Elena non credeva a quello che le avevo detto..."scusa in che senso,ora vorresti poter uscire da lì sotto ?"
Io:"ma anche entrare non sarebbe male "
Elena:"non so quanto sia larga ma potremmo provarci"
Cercai di strofinare il mio cazzo sulla sua patata e cercavo di premerlo il più possibile.
Elena:"a me sembra che ti ci stia già provando"
Si infilò una mano lì sotto e si spostò di lato il costume lasciando l ibero l ingresso.Prese il mio pisello e lo appoggiò sopra alle sue grandi labbra.
Elena:"vorresti provare veramente?"
Ero su di giro e senza perdere tempo cominciai a infilare prima la cappella e poi arrivai fino in fondo.
Sentivo la sua vagina calda che avvolgeva il mio cazzo ma avevo bisogno di altro....
Io:"mammina ma posso un po' di latte che ho fame ?"
Fece cenno di si e con un sorriso sul viso tirò fuori ,di poco, il capezzolone e iniziai voracemente a succhire.Nel mentre mi accarezzava la testa e faceva il cavalluccio con le gambe.Il suo latte era una droga per me è non sapevo come avrei fatto senza di esso.
Mentre il mio cazzo si ingrandiva sempre di più succhiavo il suo latte,non riuscì a resistere e le riempi la figa di sborra calda ansimando.
Quando ero attaccato il mondo esterno non esisteva più e per mia mamma pure ,non le importava che cosa dicevano gli altri ma lei lo faceva per me.
Elena:"sei stato davvero bravo sai amore ,da ora in poi potrò pure io avere un po' del tuo latte visto che mi hai farcito tantissimo"
Nel mentre un gruppo di ragazzi si stava avvicinando e lanciarono una palla vicino a noi...
Uno di loro:"Ma guarda questo che succhia ancora la tetta !"
Mia madre lo fulminò con lo sguardo e con la mano si tirò su una tettona.
Elena:"per caso tua madre non te ne ha date abbastanza,le vuoi povero cucciolo "
Il ragazzo non sapeva che rispondere ma spavaldo si avvicinò
"allora posso ?"
Elena:"se non lo faccio che succede?"
Il ragazzo:"bhe non ne avresti il coraggio"
Mia madre allora tirò fuori l altra tetta e la porse al tipo ,ma mi staccai e cercai di allontanarli.Ma mia mamma ancora furiosa...
Elena:"allora tua madre non te ne ha date abbastanza se sei qui ,corri da lei".
Finito la merenda era l ora di tornare sul ettino per prendere un po' di sole visto che eravamo bianchi come delle mozzarelle ,ma niente in confronto alle mozzarellone che avevo vicino.
Era sdraiata in topless con i capezzoli che fissavano i passanti e per sua sfortuna arrivò un gruppo di mamme con a seguito la ciurma di bimbi.Senza neanche dirglielo si alzò e andò a presentarsi a loro,ovviamente ancora in topless, per magari guadagnare qualcosa.
Mia mamma si presentò e dopo poco che parlavano tra di loro mi fece cenno di seguirla; diciamo che il suo biglietto da visita per il lavoro era la massa dei suoi seni che avevano ,anche questa volta, fatto strike.
Mentre che le signore erano a farsi il bagno noi li tendavamo i ragazzi ,però si vedeva che a mia mamma piaceva quel lavoro e le si illuminavano gli occhi.Al contrario le si svuotavano le tette che dopo tutte quelle poppate erano delle prugne secche.
Alla fine della giornata non era riuscita a resistere al suo istinto materno.
Quando pensavamo di poter finalmente andare via nel parcheggio ci fermo il tipo con cui avevamo discusso in acqua...
chiedendo a mia mamma ,dopo aver sentito che faceva la balia ,se potesse farlo a lei.
Elena:"alla fine in qualche modo ti ho fatto venire la voglia ahah"
Si chiamava Marco e diceva che avrebbe pagato il doppio per farlo ,per stare con lui un pomeriggio intero.
Elena:"se vuoi posso darti un assaggio "
Marco:"posso davvero?!"
Elena decise di sedersi sul bordo del bagagliaio e si sfilò la sua 9 di seno ancora una volta,stava diventando una vacca da latte e incominciò ad allattarlo .
Elena:"allora può andare?"
Marco:"certamente,domani possiamo incontrarci?"
Finito di mettersi d accordo nel viaggio per tornare a casa mi sorse l idea di usare mia mamma come la migliore macchina da soldi.
Io:"mamma sa lo facessi sempre questo lavoro,anche dopo il parto o per sempre.Tanto le hai enormi e non ti mancherà mai il latte ,poi pagherebbe molta gente e tanto"
Mamma:"sarebbero soldi facili ,sai non è i na brutta idea."
Da quel giorno lì cominciarono ad arrivare centinaia di richieste .Mamma Elena aveva iniziato la sua carriera di vacca da latte.
Finita la giornata tornava a casa stanca e di solito facevamo la doccia insieme, ma proprio in quei momenti di intimità sentivo che c era qualcosa in più tra noi due.
Un giorno le chiesi se voleva andare a fare un bagno al mare,così per staccare un po' la spina e rilassarsi.Elena accetto con piacere e il weekend seguente alle 7:00 del mattino eravamo in macchina diretti verso la spiaggia.
Per l occasione andammo il giorno prima a comprare un nuovo costume che potesse sostenere quel ben di Dio,e sotto mio consiglio si prese un due pezzi nero con un motivo a mucca.Lei all inizio non voleva ma la riuscì a convincere...
Quel completo appena toccata la sabbia del lido attirò su di lei lo sguardo di tutti;dalle mamme invidiose per le sue forme ,ai bambini con la bava alla bocca.Presi lo sdraio e dei giochi che ci eravamo portati per dirigerci sotto l ombrellone.
La mamma voleva andare subito a fare un bagno e senza indugiare entrammo in acqua.
Io:"Elena vieni qui che fa freddissimo,scaldami tu!!"
Elena:" se vuoi puoi infilarti qui "
Indicando le sue tette e con un gesto amorevole le afferrò divaricandole.
Corsi in mezzo e mi ritrovai tra quei salvagenti a coprirmi la faccia visto che ero aggrappato al suo pancione.Eravamo seduti con l acqua che ci arrivava alle gambe.
Io ero eccitatissimo e il mio cazzo spingeva contro il suo ombelico,la mia malsana mente non aspettava altro che poter infilare il mio cazzo nella sua morbida figa.
Io:"ma mamma io non sono uscito dalla tua vagina come possiamo rimediare ?"
Elena non credeva a quello che le avevo detto..."scusa in che senso,ora vorresti poter uscire da lì sotto ?"
Io:"ma anche entrare non sarebbe male "
Elena:"non so quanto sia larga ma potremmo provarci"
Cercai di strofinare il mio cazzo sulla sua patata e cercavo di premerlo il più possibile.
Elena:"a me sembra che ti ci stia già provando"
Si infilò una mano lì sotto e si spostò di lato il costume lasciando l ibero l ingresso.Prese il mio pisello e lo appoggiò sopra alle sue grandi labbra.
Elena:"vorresti provare veramente?"
Ero su di giro e senza perdere tempo cominciai a infilare prima la cappella e poi arrivai fino in fondo.
Sentivo la sua vagina calda che avvolgeva il mio cazzo ma avevo bisogno di altro....
Io:"mammina ma posso un po' di latte che ho fame ?"
Fece cenno di si e con un sorriso sul viso tirò fuori ,di poco, il capezzolone e iniziai voracemente a succhire.Nel mentre mi accarezzava la testa e faceva il cavalluccio con le gambe.Il suo latte era una droga per me è non sapevo come avrei fatto senza di esso.
Mentre il mio cazzo si ingrandiva sempre di più succhiavo il suo latte,non riuscì a resistere e le riempi la figa di sborra calda ansimando.
Quando ero attaccato il mondo esterno non esisteva più e per mia mamma pure ,non le importava che cosa dicevano gli altri ma lei lo faceva per me.
Elena:"sei stato davvero bravo sai amore ,da ora in poi potrò pure io avere un po' del tuo latte visto che mi hai farcito tantissimo"
Nel mentre un gruppo di ragazzi si stava avvicinando e lanciarono una palla vicino a noi...
Uno di loro:"Ma guarda questo che succhia ancora la tetta !"
Mia madre lo fulminò con lo sguardo e con la mano si tirò su una tettona.
Elena:"per caso tua madre non te ne ha date abbastanza,le vuoi povero cucciolo "
Il ragazzo non sapeva che rispondere ma spavaldo si avvicinò
"allora posso ?"
Elena:"se non lo faccio che succede?"
Il ragazzo:"bhe non ne avresti il coraggio"
Mia madre allora tirò fuori l altra tetta e la porse al tipo ,ma mi staccai e cercai di allontanarli.Ma mia mamma ancora furiosa...
Elena:"allora tua madre non te ne ha date abbastanza se sei qui ,corri da lei".
Finito la merenda era l ora di tornare sul ettino per prendere un po' di sole visto che eravamo bianchi come delle mozzarelle ,ma niente in confronto alle mozzarellone che avevo vicino.
Era sdraiata in topless con i capezzoli che fissavano i passanti e per sua sfortuna arrivò un gruppo di mamme con a seguito la ciurma di bimbi.Senza neanche dirglielo si alzò e andò a presentarsi a loro,ovviamente ancora in topless, per magari guadagnare qualcosa.
Mia mamma si presentò e dopo poco che parlavano tra di loro mi fece cenno di seguirla; diciamo che il suo biglietto da visita per il lavoro era la massa dei suoi seni che avevano ,anche questa volta, fatto strike.
Mentre che le signore erano a farsi il bagno noi li tendavamo i ragazzi ,però si vedeva che a mia mamma piaceva quel lavoro e le si illuminavano gli occhi.Al contrario le si svuotavano le tette che dopo tutte quelle poppate erano delle prugne secche.
Alla fine della giornata non era riuscita a resistere al suo istinto materno.
Quando pensavamo di poter finalmente andare via nel parcheggio ci fermo il tipo con cui avevamo discusso in acqua...
chiedendo a mia mamma ,dopo aver sentito che faceva la balia ,se potesse farlo a lei.
Elena:"alla fine in qualche modo ti ho fatto venire la voglia ahah"
Si chiamava Marco e diceva che avrebbe pagato il doppio per farlo ,per stare con lui un pomeriggio intero.
Elena:"se vuoi posso darti un assaggio "
Marco:"posso davvero?!"
Elena decise di sedersi sul bordo del bagagliaio e si sfilò la sua 9 di seno ancora una volta,stava diventando una vacca da latte e incominciò ad allattarlo .
Elena:"allora può andare?"
Marco:"certamente,domani possiamo incontrarci?"
Finito di mettersi d accordo nel viaggio per tornare a casa mi sorse l idea di usare mia mamma come la migliore macchina da soldi.
Io:"mamma sa lo facessi sempre questo lavoro,anche dopo il parto o per sempre.Tanto le hai enormi e non ti mancherà mai il latte ,poi pagherebbe molta gente e tanto"
Mamma:"sarebbero soldi facili ,sai non è i na brutta idea."
Da quel giorno lì cominciarono ad arrivare centinaia di richieste .Mamma Elena aveva iniziato la sua carriera di vacca da latte.
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