Inculando-la in presenza di Anna

Scritto da , il 2022-09-25, genere esibizionismo

E' noto che i calciatori, per esempio, se hanno un folto pubblico che assiste alle loro performance, danno il meglio e di puù, mentre giocherebbero svogliati senza pubblico. Questo aspetto esibizionistico incide non poco nelle prestazioni sessuali in presenza di una donna, particolarmente percepita come oggetto di desiderio. Insomma, scopare di fronte ad una sgangherata che ti fa pure schifo, non aumenta le performance, indubbiamente. Però scopare in presenza di una femmina, che magari ti ci sei fatto pure delle seghe, immaginandola presente, è un incentivo formidabile. Anche lei, la donna che si fa scopare, in genere si eccita se sa che c'è una donna di sua conoscenza, con la quale ha un rapporto intrigante, che la guarda. A proposito: mi ricorderò sempre, quando ero poco più che ventenne e mi iculavo una ragazzetta, per non metterla in cinta, ovviamente, ma anche perchè mi gustava molto di più. Quando la inculai in campagna e le infilai la nerchia diametro 5 in culo, Paoletta strillò al momento dell'entrata violenta in sfintere, poi strinse i denti durante tutta lastantuffata. In seguito mi capitò di trovarmi nella casa al mare di Paola, che rimanemmo soli nella sua stanza, ma sua madre era nell'altra stanza. Arrapato non poco dalla mamma di Paola in vestaglia, con sotto il costume, molto più bona della figlia, girai Paola sul letto e glielo infilai nel culo, con l'aspettativa che uno strilletto avrebbe dovuto farlo. Non fece uno strilletto, ma urlò come una forsennata, attirando, credo facendolo apposta, l'attenzione della mamma. E durante la stantuffata continuò a strillare a più non posso. Tanto che la madre venne ad aprire la porta, chiedendo che cazzo stessimo facendo. Poi la risposta se la dette da sola, quando vide che nerchia stava facendo su e giù nel culo della figlia. E più che preoccupata per il culo della figlia dolente, mi sembrò che si mordesse le labbra dall'eccitazione sessuale che la pervase vedere la scena di me che stantuffavo come un forsennato e della figlia che si torceva sotto di me, strillando. Tanto che sborrai in meno che non si dica nel culo di Paola, con un getto che non finiva mai, in presenza della mamma di Paola.
A parte questo ricordo, che non mi si cancellerà mai dalla memoria, nel racconto di ora volevo rievocare quanto è stata paracula, nel senso di gustarsi il sesso, una mia fidanzata amica di Anna. Anna era amica mia da molti anni prima. La mia fidanzata lo sapeva che Anna mi mandava fuori di testa, quando ci veniva a trovare, si sedeva su una poltrona e mostrava generosamente le cosce. Infatti capitava che quando Anna se ne andava via, prendevo su di peso Mimma, la mia fidanzata, la sbatocchiavo alla pecorina sul tavolo della sala e previa una passata di burro da cucina nel culo, me la inculavo con il cazzo molto, molto più duro del solito. E con quella durezzza di cazzo la facevo lacrimare. Mimma non strillava, trovandolo inutile. Anche l'ultima volta che Anna venne, mi arrapai non poco, tanto che dovetti andare in bagno a farmi una sega. Mimma mi seguì e mi fece abortire la sega, bussando sulla porta. Uscii tutto rosso e Mimma mi trascinò in sala da Anna, dicendole senza remore, che con le sue cosce mi aveva fatto arrapare come un cane e stavo in bagno in procinto di farmi una sega.
Anna prontamente, rivolgendosi a me: - portala in camera e fatti una scopata, che sei coglione a farti una sega. Io vi aspetto qui in sala. Fate pure con comodo.
Mimma stava per mettersi alla pecorina sul tavolo della sala, dicendo: - che mi ncula qui, di solito, quando te ne vai, cara Anna e mi fa vedere le stelle.
Anna: - fate pure, me ne sto andando. Mimma: - No rimani Anna, voglio vedere come mi incula con te presente. Anna: - andate in camera a farlo, per favore. Già questi discorsi mi hanno fatto venire una voglia. Un conto che sento, un conto che vedo.
Mimma mi ha preso la mano e mi ha trascinato in camera. Si è stesa sul letto con le gambe fuori, per stare alla pecorina e farselo andare su nell'intestino e non premere sulla piega del retto. Prima che io cominciassi ad infilarglielo, mi ha detto provocatoriamente di andare un sala a cazzo dritto a farlo vedere ad Anna, così mi sarebbe venuto ancora più dritto e duro da culo. Solo l'idea me lo ha fatto diventare una barra d'acciaio. Sul comodino c'era la vasellina, che Mimma si era introdotta ben bene. Questa paracula di Mimma quando glielo ho infilato in sfintere ha urlato come una pazza, come non faceva mai, ovviamente per attirare l'attenzione di Anna. Poi ha cominciato ad urlare: - Anna mi sbudella, vieni qua! Quando ha sentito i tacchetti di Anna che stava venendo di corsa e li ho sentiti pure io, il mio cazzo credo che sia triplicato di dimensioni e mi immaginavo di stare nel culo di Anna, non in quello di Mimma. Anna era sulla porta. Si mordeva le labbra dall'eccitazione. Io ho dato colpi di reni all'impazzata mandandolo su più che potevo. Mimma si è messa amordere il coscino e ad infilare sotto al cuscino stesso le mani. Senza farsi vedere da Anna ha preso una bottiglietta di plastica di quegli yogurt densi, ma liquidi alla fragola. E lo yogurt lo ha ingurgitato dopo che io le ho sborrato dentro e avrei sfilato il cazzo. Si è alzata dal letto fulminea, correndo in bagno e "vomitando" lo yogurt dopo aver superato di poco Anna raggelata sulla porta. E si è visto il getto che finiva in terra nel corridoio lasciando una scia rosa. Anna non ne poteva più dall'eccitazione sessuale. Era rimasta senza parole ed io a cazzo semidritto, sgocciolante di sborra, davanti ad Anna che faceva mentalmente le proporzioni tra il culetto di Mimma e quel coso cilindrico, che non poteva non esserele andato su tutto. Sono sicuro che le faceva. Io non sapevo che cazzo dire ad Anna ed Anna non sapeva che cazzo dire. E' tornata Mimma dicendo che le avevo fatto molto male e che glielo avevo mandato su fino a farle sentire un senso di vomito nello stomaco. A questo punto Anna è andata in bagno, credo a farsi una stimolazione con le dita, per venire, che non ne poteva più.
Ma non ce lo ha detto. Ha preferito salutarci e andarsene.
Mimma si è incazzata, dicendo: - ti ci vuole Anna presente in casa per fartelo venire duro, come ti è venuto duro oggi?
Se è così, la facciamo venire sempre Anna. Ovviamente non le andava giù che mi tirassero molto, molto, molto di più le cosce di Anna, più che cinquantenne, che le sue di trentenne. Così era, però. La fantasia che mi stavo inculando Anna e non Mimma, mi ha mandato al settimo cielo e il cazzo ha reagito alla mia fantasia mentale indurendosi come non mai. Che spettacolo di inculata.

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