03_Bea_la chat telegram_seconda parte
di
fantmarc2980
genere
dominazione
Come detto questo racconto è il continuo della storia 02_Bea_la chat telegram_prima parte
Ma con un diverso nickname
Bea terminò di prepararsi così come concordato con Marco ed uscì. I leggins erano molto aderenti ed ad uno sguardo attento si sarebbero intravisti i lineamenti della sua intimità e proprio questa cosa la mandava in estasi.....erano i limiti che voleva superare come aveva fatto in passato, come aveva smesso di fare da quando si era trasferita in quel tranquillo paesino ed aveva iniziato una nuova vita da fidanzata perfetta con il suo ragazzo.....ma dentro l’inquietudine stava crescendo e Marco era quello che desiderava, qualcuno che la portasse ad esibirsi, a scoprirsi, a tornare a sentirsi viva.....
Ovviamente doveva contenere tutti questi pensieri perchè se si fosse eccitata la sua eccitazione sarebbe stata troppo visibile, così come la sua intimità. Maledisse se stessa per aver scelto una maglietta corta, la voglia di colpire Marco con la sua audacia l’aveva fregata ma al tempo stesso l’idea di aver fatto colpo su Marco le piaceva molto. Uscì dalla porta e scrisse a Marco “Partita”.
Iniziò a camminare e si concentrò sulla natura, sui suoi rumori, sul vento che accarezzava la sua pelle e così facendo riuscì a rilassarsi. Durante il tragitto non incontrò nessuno, del resto il posto dove abitava era molto tranquillo, era un giorno lavorativo e per di più lei aveva scelto un percorso sempre molto poco frequentato, vista la sua condizione.
Continuo a camminare per circa un quarto d’ora, poi decise che era abbastanza distante e scrisse a Marco
- Eccomi, sono fuori ad un quarto d’ora da casa....la mia sorpresa?
Marco nel frattempo aveva avuto modo di preparare le sue sorprese per Bea, quindi appena ricevuto il messaggio era già pronto per la risposta. La risposta fu un messaggio vocale preregistrato. Ecco cosa diceva:
“Ciao Bea, sono Marco e questa è la mia voce, spero ti piaccia. “
Eccome se le piaceva...appena l’ascoltò Bea sentì una scossa. Marco aveva una bellissima voce, decisa, forte ma al tempo stesso suadente e seducente, un mix letale per lei. La scossa subito portò Bea ad eccitarsi...sentiva i capezzoli indurirsi e la figa iniziare ad inumidirsi mentre continuava a sentire il messaggio di Marco.
“Voglio che sfili per me, immagina che io sia dietro di te in questo momento, non girarti, continua a camminare, seducimi con il tuo sculettare, io sono qui che ti seguo, che ti osservo, che osservo il tuo sedere muoversi per me, chiamarmi, pregarlo di prenderlo, di farlo mio e chissà, da un momento all’altro potrei farlo, potrei avanzare velocemente verso di te, prenderti da dietro, spingerti contro il muro, strapparti i leggins e penetrarti mentre con le mani ti torturo i capezzoli ed il clitoride....e tu saresti mia, senza poterti girare, bloccata dalla mia presa mentre godi esposta ai tuoi vicini che potrebbero vederti in qualsiasi momento mentre godi per i mie colpi....e poi dopo averti portata all’orgasmo finalmente mi prenderei il tuo culo, penetrandoti con colpi secchi, profondi e decisi fino a quando non mi pregherai di aumentare la velocità e di farti godere.”
Bea nel sentire quel messaggio si perse in quella fantasia perdendo completamente il controllo...iniziò a camminare sculettando in modo quasi osceno, senza mai girarsi indietro ma sentendosi sempre più eccitata. Quando il messaggio finì il bip di un nuovo messaggio quasi la risveglio da quella fantasia...
Bea riprese contatto con la realtà e si rese conto che era a 10 minuti da casa, con i capezzoli così duri che quasi bucavano la maglietta e con tutta la sua eccitazione che aveva bagnato i leggins proprio lì, rendendo la sua intimità incredibilmente esposta. Vide che il messaggio era di Marco e lo ascoltò mentre correva verso casa.
“Piaciuta la sorpresa, mia Bea?”
Decise di rispondere al vocale con un vocale
“Molto, la tua voce è molto bella e seducente, solo che adesso devo correre a casa sperando di non incontrare nessuno perchè sono indecente”
La risposta di Marco non si fece attendere
“Che bella voce che hai, non vedo l’ora di sentirla quando gemi e godi con me”
Ecco un altro colpo a quel pò di controllo che Bea aveva sul suo corpo e sulla sua eccitazione.
Ma Marco le inviò un altro messaggio
“Solo che non ti ho detto di correre, voglio che rientri camminando lentamente e sculettando come se ti stessi osservando...e quando arriverai davanti la porta di casa prima di entrare voglio che ti pieghi a 90° e resti così per un minuto.....e mentre fai tutto questo pensa che io sono dietro di te e ti guardo...voglio che immagini i miei occhi su di te. Avvisami quando sei dentro casa.”
Bea quasi si gelò quando ascoltò questo messaggio.....era molto eccitata dalle richieste di Marco ma aveva paura di incontrare qualcuno lungo la strada. Certo, avrebbe potuto mentire a Marco, ma non voleva interrompere il gioco e non voleva deluderlo, così decise di obbedire agli ordini di Marco.
La camminata le sembrò infinita, così come il tempo che passò davanti la porta...ma al tempo stesso nel fare quanto ordinato da Marco sentiva l’adrenalina e l’eccitazione come non le provava da tempo...ed ogni volta che pensava agli occhi di Marco su di lei una scarica di eccitazione l’attraversava tutta.
Una volta arrivata a casa mando un vocale a Marco: “Arrivata”
“Bene... e come ti senti? Hai incontrato qualcuno lungo la strada?”
“Non ho incontrato nessuno. Ho il cuore che batte a mille e sono molto eccitata, nel pensare ai tuoi occhi su di me i capezzoli quasi bucavano la maglietta per quanto sono duri e mi sono bagnata tutto il leggins”
“Brava Bea, eccoti la seconda sorpresa, te la sei meritata...ho pensato che visto che non hai l’intimo era giusto che ti mostrassi il mio...”
Bea aprì la foto e c’era un ragazzo in slip. Non era visibile il volto, il fisico era asciutto e leggermente scolpito, non troppo ma si vedeva che era un fisico curato e con una solida base muscolare ma non uno di quelli iperpalestrati. Oltre al fisico si vedevano degli slip che sembravano decisamente pieni, ma ovviamente la prospettiva poteva ingannare. Ma quello che fece perdere la testa a Bea fu il vedere che sugli addominali del ragazzo c’era scritto in rosso “BEA”.
Ma con un diverso nickname
Bea terminò di prepararsi così come concordato con Marco ed uscì. I leggins erano molto aderenti ed ad uno sguardo attento si sarebbero intravisti i lineamenti della sua intimità e proprio questa cosa la mandava in estasi.....erano i limiti che voleva superare come aveva fatto in passato, come aveva smesso di fare da quando si era trasferita in quel tranquillo paesino ed aveva iniziato una nuova vita da fidanzata perfetta con il suo ragazzo.....ma dentro l’inquietudine stava crescendo e Marco era quello che desiderava, qualcuno che la portasse ad esibirsi, a scoprirsi, a tornare a sentirsi viva.....
Ovviamente doveva contenere tutti questi pensieri perchè se si fosse eccitata la sua eccitazione sarebbe stata troppo visibile, così come la sua intimità. Maledisse se stessa per aver scelto una maglietta corta, la voglia di colpire Marco con la sua audacia l’aveva fregata ma al tempo stesso l’idea di aver fatto colpo su Marco le piaceva molto. Uscì dalla porta e scrisse a Marco “Partita”.
Iniziò a camminare e si concentrò sulla natura, sui suoi rumori, sul vento che accarezzava la sua pelle e così facendo riuscì a rilassarsi. Durante il tragitto non incontrò nessuno, del resto il posto dove abitava era molto tranquillo, era un giorno lavorativo e per di più lei aveva scelto un percorso sempre molto poco frequentato, vista la sua condizione.
Continuo a camminare per circa un quarto d’ora, poi decise che era abbastanza distante e scrisse a Marco
- Eccomi, sono fuori ad un quarto d’ora da casa....la mia sorpresa?
Marco nel frattempo aveva avuto modo di preparare le sue sorprese per Bea, quindi appena ricevuto il messaggio era già pronto per la risposta. La risposta fu un messaggio vocale preregistrato. Ecco cosa diceva:
“Ciao Bea, sono Marco e questa è la mia voce, spero ti piaccia. “
Eccome se le piaceva...appena l’ascoltò Bea sentì una scossa. Marco aveva una bellissima voce, decisa, forte ma al tempo stesso suadente e seducente, un mix letale per lei. La scossa subito portò Bea ad eccitarsi...sentiva i capezzoli indurirsi e la figa iniziare ad inumidirsi mentre continuava a sentire il messaggio di Marco.
“Voglio che sfili per me, immagina che io sia dietro di te in questo momento, non girarti, continua a camminare, seducimi con il tuo sculettare, io sono qui che ti seguo, che ti osservo, che osservo il tuo sedere muoversi per me, chiamarmi, pregarlo di prenderlo, di farlo mio e chissà, da un momento all’altro potrei farlo, potrei avanzare velocemente verso di te, prenderti da dietro, spingerti contro il muro, strapparti i leggins e penetrarti mentre con le mani ti torturo i capezzoli ed il clitoride....e tu saresti mia, senza poterti girare, bloccata dalla mia presa mentre godi esposta ai tuoi vicini che potrebbero vederti in qualsiasi momento mentre godi per i mie colpi....e poi dopo averti portata all’orgasmo finalmente mi prenderei il tuo culo, penetrandoti con colpi secchi, profondi e decisi fino a quando non mi pregherai di aumentare la velocità e di farti godere.”
Bea nel sentire quel messaggio si perse in quella fantasia perdendo completamente il controllo...iniziò a camminare sculettando in modo quasi osceno, senza mai girarsi indietro ma sentendosi sempre più eccitata. Quando il messaggio finì il bip di un nuovo messaggio quasi la risveglio da quella fantasia...
Bea riprese contatto con la realtà e si rese conto che era a 10 minuti da casa, con i capezzoli così duri che quasi bucavano la maglietta e con tutta la sua eccitazione che aveva bagnato i leggins proprio lì, rendendo la sua intimità incredibilmente esposta. Vide che il messaggio era di Marco e lo ascoltò mentre correva verso casa.
“Piaciuta la sorpresa, mia Bea?”
Decise di rispondere al vocale con un vocale
“Molto, la tua voce è molto bella e seducente, solo che adesso devo correre a casa sperando di non incontrare nessuno perchè sono indecente”
La risposta di Marco non si fece attendere
“Che bella voce che hai, non vedo l’ora di sentirla quando gemi e godi con me”
Ecco un altro colpo a quel pò di controllo che Bea aveva sul suo corpo e sulla sua eccitazione.
Ma Marco le inviò un altro messaggio
“Solo che non ti ho detto di correre, voglio che rientri camminando lentamente e sculettando come se ti stessi osservando...e quando arriverai davanti la porta di casa prima di entrare voglio che ti pieghi a 90° e resti così per un minuto.....e mentre fai tutto questo pensa che io sono dietro di te e ti guardo...voglio che immagini i miei occhi su di te. Avvisami quando sei dentro casa.”
Bea quasi si gelò quando ascoltò questo messaggio.....era molto eccitata dalle richieste di Marco ma aveva paura di incontrare qualcuno lungo la strada. Certo, avrebbe potuto mentire a Marco, ma non voleva interrompere il gioco e non voleva deluderlo, così decise di obbedire agli ordini di Marco.
La camminata le sembrò infinita, così come il tempo che passò davanti la porta...ma al tempo stesso nel fare quanto ordinato da Marco sentiva l’adrenalina e l’eccitazione come non le provava da tempo...ed ogni volta che pensava agli occhi di Marco su di lei una scarica di eccitazione l’attraversava tutta.
Una volta arrivata a casa mando un vocale a Marco: “Arrivata”
“Bene... e come ti senti? Hai incontrato qualcuno lungo la strada?”
“Non ho incontrato nessuno. Ho il cuore che batte a mille e sono molto eccitata, nel pensare ai tuoi occhi su di me i capezzoli quasi bucavano la maglietta per quanto sono duri e mi sono bagnata tutto il leggins”
“Brava Bea, eccoti la seconda sorpresa, te la sei meritata...ho pensato che visto che non hai l’intimo era giusto che ti mostrassi il mio...”
Bea aprì la foto e c’era un ragazzo in slip. Non era visibile il volto, il fisico era asciutto e leggermente scolpito, non troppo ma si vedeva che era un fisico curato e con una solida base muscolare ma non uno di quelli iperpalestrati. Oltre al fisico si vedevano degli slip che sembravano decisamente pieni, ma ovviamente la prospettiva poteva ingannare. Ma quello che fece perdere la testa a Bea fu il vedere che sugli addominali del ragazzo c’era scritto in rosso “BEA”.
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