Credete nel destino? Parte 1

di
genere
etero

C'è chi lo chiamerebbe destino o karma, c'è chi invece direbbe solo una coincidenza, i più sofisticati oserebbero dire “una botta di culo!” ... ma io non ne sarei così sicuro... Era una serata di agosto, ed avevo come proposito quello di divertirmi un po' tra amici (giusto per staccare la spina dal lavoro e dallo stress estivo). Uno dei miei amici propose di fare un salto in discoteca in quanto ci fosse un evento, e visto che a nessuno dispiacque come idea, non ci pensammo due volte. Arrivammo lì già abbastanza su di giri e pronti per la serata, e una volta dentro, iniziammo a scimmiottare qua e là per la discoteca senza farci mancare i pit stop ai banconi degli alcolici. Proprio durante uno di quei pit stop, arrivarono accanto a noi un gruppetto di ragazze. Non perdemmo tempo nel proporre una bevuta gratis in cambio di “un balletto insieme in pista”. Ma....... nel bel mezzo delle trattative, qualcosa mi afferrò il braccio. D’istinto, mi voltai subito di scatto, trovandomi di fronte una ragazza... uno splendore di ragazza! Una ragazza bionda e riccia, occhi chiari, con un vestitino estivo bianco che le partiva da sotto le spalle fino alle cosce, in tacchi aperti a spillo anch’essi bianchi così come lo smalto alle unghie dei piedi - Perché il cocktail non lo offri a me? Disse sorridendo. -Volentieri... Risposi mentre cercavo di capire cosa stesse succedendo...
-Scommetto che non ti stai ricordando di me vero? E se ti dicessi fiat 500 al parcheggio? E fu lì, che dopo qualche attimo di vuoto, ricordai tutto... (2 settimane prima) Avevo appena terminato una serata in un pub e stavo raggiungendo la mia auto situata nella zona parcheggio sul retro... poco prima della mia auto c'era appunto questa fiat 500 con all'interno una ragazza in lacrime e un paio di fazzolettini sparsi sul cruscotto. Non volendo urtare maggiormente la sua sensibilità, feci finta di niente e giunsi presso la mia auto. Stavo per aprire la portiera… ma poi ci ripensai… appoggiandomi sulla fiancata, tirai fuori il pacchetto di sigarette e me ne accesi una… poi senza nemmeno dire una parola, feci un semplice gesto manuale, facendole capire che gliene stessi offrendo una. Rimasi per qualche secondo con il pacchetto a mezz’aria mentre lei, nel totale imbarazzo, cercava di distogliere lo sguardo facendo finta di nulla. Capito il suo rifiuto, rimisi il pacchetto nella tasca e una volta finito di fumare, mi voltai per entrare in macchina… ma… un colpo di clacson! Scese dalla sua auto, si diresse verso di me, si appoggiò sulla fiancata della mia auto e mi chiese una sigaretta. Le chiesi se fosse successo qualcosa di grave, o se fossero “solo” lacrime di delusione. Come immaginai, fu la seconda opzione! Parlammo giusto il tempo di quella sigaretta… senza entrare nei dettagli. Dopo che ci salutammo, rientrai in macchina, accesi il motore e mi affiancai alla sua auto un ultimo secondo. - “Le prossime lacrime che verserai, dovranno essere solo di gioia, perché ti sei liberata di un coglione che non ti meritava!”, e me ne andai. (Ritorno alla serata in disco) Riacquisita la lucidità, l’abbracciai! Aveva un profumo incredibile. Presi subito due cocktail e ci appartammo da soli in una zona tranquilla... Lì, mi raccontò tutto… della relazione complicata col suo ex, dei giorni passati dopo la rottura… e di quanto le furono state d’ aiuto le mie parole sulla quale fece leva proprio nei giorni a seguire… infatti si spinse ad uscire con le sue amiche finendo quella sera in discoteca. Finimmo il cocktail ed incominciai a sdrammatizzare… anche per rientrare nel mood allegro e divertente per la serata. Ci raggiunse una sua amica dopo che ci adocchiò a distanza, facemmo conoscenza e poi andarono entrambe al bagno. Mentre aspettavo il loro ritorno, mandai qualche messaggio ai miei amici. Una vota uscite dal bagno, si divisero… la sua amica ritornò dalle altre e lei ritornò da me… sedendosi questa volta sulle mie gambe! Non mancò di certo la mia risposta… e infatti… prima avvicinai di più il suo bacino verso il mio, poi le spostai i capelli dal viso ed infine la baciai. Ci scambiammo diversi baci passionali… che innescarono subito un’altra reazione. Avevo letteralmente il pene durissimo che stava per strappare i pantaloni… fortunatamente c’era lei di sopra seduta che copriva il tutto e gradendo molto la situazione. Aprì leggermente le gambe… giusto lo spazio per far passare la sua mano… incominciando ad accarezzarmi il glande. Avvicinai il suo viso al mio… iniziai a leccarle il collo… dolcemente… con qualche bacio di mezzo… per poi passare al lobo dell’orecchio. Con una mano le accarezzavo l’altra estremità del collo, mentre con l’altra… una coscia… che piano piano si spostava sempre di più verso l’interno. Le nostre lingue si incrociavano spesso, scambiando molta passione. Eravamo nella classica zona tattica delle discoteche… quella zona “tranquilla” e poco illuminata, dove ci sono le poltrone e divanetti… con qualche rialzo tra un reparto e l’altro… non avevamo nemmeno tanta gente intorno… quindi… dal suo interno coscia, la mano giunse a destinazione! Le spalancai un po' di più le gambe, e iniziai ad accarezzarle delicatamente il clitoride da sopra le sue mutandine a vita bassa. Era già più che pronta… tutta bella bagnata! Spostai le mutandine di lato, scoprendo tutta la sua vagina. Le infilai inizialmente l’indice, mentre continuavo a limonarla con passione, poi sempre con la lingua, ritornai sul collo… mentre di sotto insieme all’indice, si aggiunse anche il medio, continuando a masturbarla internamente, aumentando di volta in volta il ritmo! Controllai la situazione intorno a noi… era tutto tranquillo. Decisi quindi di abbassarle da un lato il vestitino e spostai il reggiseno scoprendo una tetta… - “Tranquilla ho tutto sotto controllo, lasciati andare!”, le sussurrai nell’orecchio. Dopodiché iniziai a succhiarle il capezzolo e ad aumentare ancor di più il ritmo sotto… - “Non fermarti, non fermarti!” continuava a ripetermi mentre ansimava vicino al mio orecchio! Non era assolutamente mia intenzione… le abbassai anche l’altro lato del vestito, mi spostai con la bocca sull’altra tetta, iniziai a stuzzicarle anche il clitoride con la mano libera, mentre l’altra continuava internamente! Non riuscì più a trattenersi… mi strinse i capelli, iniziò a contrarre l’addome e a stringere sempre di più le gambe, ed infine si lasciò andare anche con qualche verso liberatorio di piacere!!! Le dita erano tutte ricoperte dal suo liquido e dalle sue secrezioni vaginali! Leccai tutto quanto, sentendo e gustando tutto il suo sapore!! Lei mentre ancora si godeva i postumi dell’orgasmo, incominciò anche a ricomporsi pian piano… risistemandosi il reggiseno, le mutandine e il vestitino. Una volta ricomposta, si piegò verso di me, mi bacio nuovamente e poi mi sussurrò nell’orecchio… - “Adesso è il mio turno!”.
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scritto il
2022-05-12
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