Racconto breve ma intenso di dominazione lesbica
di
dino croci
genere
dominazione
Si tratta di uno stralcio del racconto da me immaginato di una ''seduta di piacere'' di 2
padrone con le loro 3 schiave. Chi fosse interessato a questo o altri racconti di dominazione può senz'altro richiedermeli:dino.croci@virgilio.it.
Intanto l'altra padrona se la spassa alla grande, gemendo di goduria accovacciata sul viso della schiava sdraiata sul letto sotto di lei: tenendosi alla capace spalliera di ferro, si dondola lentamente avanti e indietro, imponendo così alla sua sottoposta (è
proprio il caso di chiamarla così) di sollazzarla con due servizievoli trastulli che si
alternano in continuazione: si fa leccare la figa o la strofina sul volto della schiava
mentre si fa leccare il culo, godendosi così ''fino in fondo'' le delizie che le donano
quella calda e morbida linguetta. Dopo un bel pò di questo meraviglioso andazzo, sempre
più eccitata dalle continue leccate e nel rendersi conto che il suo godimento ha comple-
tamente impiastricciato di umori appiccicosi il viso del suo strumento di goduria, sempre
tenendosi alla spalliera, smette di dondolare e si ferma al posto giusto per farsi rega-
lare le ultime sublimi leccate di figa dalla schiava (la quale, compresa la situazione,
trova anche il tempo di mormorare dolcemente: ''Godi, padrona...''), prima di venirle
trionfalmente in bocca urlando di piacere.
padrone con le loro 3 schiave. Chi fosse interessato a questo o altri racconti di dominazione può senz'altro richiedermeli:dino.croci@virgilio.it.
Intanto l'altra padrona se la spassa alla grande, gemendo di goduria accovacciata sul viso della schiava sdraiata sul letto sotto di lei: tenendosi alla capace spalliera di ferro, si dondola lentamente avanti e indietro, imponendo così alla sua sottoposta (è
proprio il caso di chiamarla così) di sollazzarla con due servizievoli trastulli che si
alternano in continuazione: si fa leccare la figa o la strofina sul volto della schiava
mentre si fa leccare il culo, godendosi così ''fino in fondo'' le delizie che le donano
quella calda e morbida linguetta. Dopo un bel pò di questo meraviglioso andazzo, sempre
più eccitata dalle continue leccate e nel rendersi conto che il suo godimento ha comple-
tamente impiastricciato di umori appiccicosi il viso del suo strumento di goduria, sempre
tenendosi alla spalliera, smette di dondolare e si ferma al posto giusto per farsi rega-
lare le ultime sublimi leccate di figa dalla schiava (la quale, compresa la situazione,
trova anche il tempo di mormorare dolcemente: ''Godi, padrona...''), prima di venirle
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