Gli imprevisti del chiedere un passaggio agli sconosciuti

Scritto da , il 2022-01-09, genere orge

Quella sera in discoteca avevo litigato con le mie compagne di uscita.
Non sopportavo più che mi trattassero come la verginella del gruppo, vantandosi delle loro avventurette con ragazzi più grandi mentre io finora avevo fatto solo un paio di sveltine con coetanei imbranatelli.
Così, all'ennesimo sfottò, le avevo mollate. Sarei tornata a casa da sola, chiedendo un passaggio a qualcuno. Magari proprio ad un ragazzo più grande, così gliela avrei fatta vedere io, a quelle smorfiose.

Mentre ballavo, sapevo che prima o poi qualcuno si sarebbe fatto avanti. So bene come sbavano i maschi nel veder dimenarsi una bella biondina vestita solo con una minigonna e una maglietta che arriva poco sopra all’ombelico.
Tra le strusciate sulla pista da ballo e qualche bicchiere di troppo, ero parecchio su di giri...così non feci troppe storie ad attaccare discorso con ALEX, un tipo che mi aveva adocchiato.
Era belloccio, anche se già sui 30 anni. Ciò mi metteva un po’ in soggezione; non sapevo se sarei stata capace di compiacere un ragazzo adulto. Comunque io ero già soddisfatta di essermi fatta agganciare da lui; adesso le mie amiche non mi avrebbero più fatto pesare la mia inesperienza.

Si era fatta mezzanotte, per me era ora di ritornare a casa (guai se avessi violato il coprifuoco imposto dai miei!) Alex si offrì di darmi un passaggio. Accettai, pensando che magari ci scappava anche un po' di lingua-in-bocca. Non avevo intenzione di andare oltre a quello, per la prima volta che flirtavo con un ragazzo più grande di me.

Uscimmo nel parcheggio della discoteca. Credevo che avesse un’auto, e invece...sorpresa: era un CAMPER. Ottimo; pensai che almeno saremmo stati comodi...
...ma appena salita, rimasi un po’ delusa: sul camper c’erano anche due suoi amici.
– «Questi sono Luca e Marco», disse Alex presentandomeli.
– «Piacere...Liliana!», replicai io freddamente, pensando che a quel punto i miei propositi di farmi una pomiciatina in santa pace con Alex se ne erano andati in malora.

Mentre Alex guidava, mi accomodai su un divanetto nel retro con gli altri due. Pure loro non erano niente male, anche se avevano la stessa età di Alex.
Tra una chiacchiera e l’altra, Marco mi mise una mano su una coscia e cominciò ad accarezzarmela.
Ero un po’ indecisa...Cosa dovevo fare? Se fossimo stati da soli avrei potuto magari ricambiare le sue avances, ma così...
Avendo notato il mio imbarazzo, Luca diede man forte al suo amico passandomi una mano sul ventre scoperto.
– «M-ma che fate? No, dai, siete in due...», dissi con un sorriso forzato.
– «Vuoi dire che due non ti bastano? In tal caso c’è anche Alex!»
– «No, intendevo dire che io non...»
Non mi lasciarono finire la frase: Marco mi tappò la bocca con un bacio mentre Luca mi mise le mani sulle tette, stuzzicandomi i capezzoli da sopra la stoffa della maglietta.
A quel punto mi sentii avvolgere da una vampata di calore, e istintivamente risposi al bacio di Marco offrendogli la lingua.
Ero un po’ nervosa, non avevo mai pomiciato con due ragazzi assieme...ma al diavolo, perché non provare almeno per un po’? Così avrei potuto far schiattare d’invidia le mie amiche; nessuna di loro era mai stata con più di un ragazzo alla volta...

Notai che Alex ci stava osservando dallo specchietto retrovisore, con un sorriso compiaciuto.
Mentre mi slimonava, Marco guidò la mia mano sul suo pacco. Sentii una sberla di cazzo, già durissimo.
Nel contempo Luca mi insinuò una mano tra le gambe. Eh no, qui si stava esagerando con le confidenze! Pensai di fermarlo...invece d’istinto allargai le cosce per consentirgli di palparmi meglio. Cosa diavolo mi stava succedendo? Il mio corpo si muoveva per conto proprio...
Non mi era mai capitato di provare un tale contrasto di sensazioni. Iniziai ad ansimare sussultando per quei tocchi sapienti. Stavo proprio partendo.

Vedendomi cotta al punto giusto, Alex sostò il camper in una piazzola e si portò anche lui nel retro.
– «Ehi, lasciatene un po’ anche per me...Dopotutto ve l’ho rimediata io!»
– «E no, dai, in tre siete troppi...», obiettai timidamente.
– «E che problema c’è; non hai forse tre buchi?»
– «Di uno di quei buchi non se ne parla proprio!», puntualizzai credendo di scoraggiarli.
– «Quindi significa che ti va bene darci gli altri due. Okay, ce li faremo bastare!»

Qualunque cosa dicessi, la rigiravano come pareva a loro. Era snervante...però non volevo neanche passare per una smorfiosetta che prima stuzzica e poi si tira indietro. E comunque gli avrei concesso solo qualche palpatina, niente di più...
– «E prova; se poi non ti piace basta dirlo, no?»
– «Okay...Ma solo per un po’, eh? Quando dico di smettere, si smette!», dissi sforzandomi di assumere un tono deciso.
– «Sì, sì, senz’altro», risposero con un mezzo sogghigno...Comunque confidavo che avrebbero rispettato il patto, quindi non mi opposi quando cominciarono a palpeggiarmi tutti e tre inseme.
Uno mi ficcò la lingua in bocca, l’altro mi massaggiava le tette, e il terzo mi mise le mani nelle mutandine...E a quel punto sfido chiunque a voler dire “Basta così“!
Sentivo il sangue andarmi alla testa, mentre la libidine cresceva inarrestabile. Quei tre ci sapevano fare; altro che i ragazzini inesperti con cui ero stata finora!

Mi sfilarono gli slip e mi sollevarono la maglietta al di sopra delle tette, poi due di loro cominciarono a ciucciarmi i capezzoli mentre il terzo mi ravanava la figa ormai fradicia.
Che libidine essere toccata così! Ansimavo come un mantice; ormai la testa stava per partirmi. Non mi accorsi neanche che Marco aveva preso in mano una handycam per filmare la scena.
– «N-no, aspetta...N-non mi va di venire ripresa così...Dai...», balbettai confusamente.
– «Tranquilla, tanto poi cancelliamo tutto!» (E sì, allora cosa filmava a fare?!)

La situazione mi stava sfuggendo di mano. Credevo di potermi tirare indietro quando volevo, ma l’eccitazione sovrastava tutte le mie remore. Qualcosa dentro di me VOLEVA sperimentare quella nuova, esaltante situazione.

Alex mi fece sdraiare di schiena, mi allargò bene le gambe e si mise a leccarmi la fica, mentre Luca mi stuzzicava i capezzoli. Mmmh, che brividi!
Continuando a filmare, Marco mi infilò in bocca un dito, facendoselo ciucciare come se fosse un cazzo.
Quel triplice assalto mi portò al massimo dell’eccitazione. Certo che pomiciare in gruppo era tutt’altra cosa che farsi una sveltina con un ragazzino impacciato. Qui non avevo neanche un secondo di tregua per tirare il fiato; era una goduria a ciclo continuo.
E anche l’imbarazzo che mi procurava la presenza di quella telecamera così indiscreta, a suo modo mi faceva sentire...porca!

Alex iniziò a leccarmi anche il buchetto posteriore. Mai provato...ma finché ci metteva solo la lingua, poteva anche andarmi bene. Anzi, non pensavo che lo stimolarmi quella zona mi avrebbe procurato tanto piacere. Questi tre avevano appena cominciato...e io stavo già impazzendo dalla goduria! Come facevo a fermarli proprio adesso?

– «Hai visto che non è poi così male, dolcezza?», disse Alex, «E adesso tocca a te...Facci vedere cosa sai fare con quella boccuccia!»
Mi sollevò dal divano e mi fece mettere in ginocchio. Tutti e tre tirarono fuori gli uccelli e me li sbatterono davanti al naso. Spettacolo! Ma adesso cosa dovevo fare? Non avevo proprio la minima idea di come gestire tre cazzi in una volta sola...
Vedendomi indecisa, Alex prese l’iniziativa e mi cacciò l’uccello in gola. Iniziai a succhiarlo molto lentamente, volevo prendere tempo per capire quale fosse la cosa migliore da fare...
Impaziente, Marco cercò di ficcarmelo in bocca anche lui. O cielo...Due cazzi insieme! Con un po’ di fatica riuscii a farli entrare...ma a quel punto mi resi conto che non potevo farli scorrere. Rimasi lì ferma con la bocca piena di cazzi senza sapere come andare avanti.
– «Questa sciacquetta non è un granché a fare pompini!», disse Marco con tono deluso.
Mi sentii toccata nell’orgoglio; nessuno si è mai lamentato dei miei pompini...quando ho potuto farli uno alla volta!
Allora decisi di lasciar stare la doppia ingoiata, e iniziai a praticare un pompino alla volta, spostandomi velocemente da un cazzo all’altro.
– «Però!...Impara in fretta, la porcellina!», disse Alex, «Vediamo se di figa è brava come di bocca!»

Mi fece alzare e mi condusse verso il divanetto.
– «Hai qualche preferenza, signorinella?»
Non feci in tempo a dire neanche una parola, che Luca prese l’iniziativa:
– «Macché preferenza, guarda come muore dalla voglia...Le va bene tutto, basta che la scopiamo!»
Ciò detto mi trascinò sul divano mettendomi a cavallo del suo cazzo. Me lo schiaffò dentro senza troppi riguardi...Meno male che avevo già la fica fradicia come una spugna.
Inziai a cavalcarlo lentamente, mentre Marco si portò dietro al divano per mettermi il cazzo in bocca mentre mi riprendeva con la handycam. (Per un attimo mi chiesi PERCHE' ci tenevano così tanto a filmare la scena, dato che non mi sembravano i tipi da eccitarsi nel rivedere le proprie scopate...ma in quel momento non poteva importarmene di meno)

Per me era tutto nuovo; cavalcavo cercando di sincronizzare i movimenti del bacino con quelli della succhiata. Non era affatto facile, dovevo prenderci un po’ la mano. Al che, Marco mi afferrò la testa e mi impose il ritmo giusto.
– «Impara alla svelta, la puttanella!», commentò Marco.
– «Allora è tempo per una nuova lezione!», gli fece eco Alex da dietro di me.
Subito dopo, con mia sorpresa, sentii un dito che mi premeva contro il buco del culo. Al che, mi voltai preoccupata.
– «No, no, ma cosa fai? Non mi va così...»
– «Chiudi il becco e lascia fare ai grandi, cretinetta!», disse Marco ricacciandomi in gola l’uccello e tenendomi la testa ben salda sulla sua nerchia, in modo che Alex potesse proseguire a violarmi il culo in santa pace.

Mi infilò dentro un dito e subito dopo un altro, rigirandoli per allargare meglio l’apertura. Io avrei voluto protestare, ma non potevo fare altro che emettere mugugni.
– «MH!...MMMNNHH!!!...»
– «Senti come se la gode, la troietta!», disse Marco,
– «E adesso arriva il meglio!», replicò Alex.
Appoggiò il suo uccello al mio ano, e premette per fare entrare la cappella. Io sussultai nel sentirmi aprire di colpo lo sfintere, poi sentii quel palo scivolare dentro di me per tutta la sua lunghezza, fino alle palle.
Avere un cazzo nel culo era una cosa stranissima, per me che non avevo mai provato neanche con un dito. Era più la sorpresa che il dolore.
Non riuscivo a crederci: per la prima volta avevo un rapporto anale! E non solo: mentre accadeva ciò, avevo pure gli altri buchi farciti da due grossi cazzi! E il tutto veniva ripreso da una telecamera! WOW!! Era troppo, in una volta sola.

Alex iniziò a far scorrere l’uccello avanti e indietro, prima piano e poi sempre più velocemente. E a quel punto...MAGIA! Il dolore era praticamente scomparso, sovrastato da un piacere del tutto nuovo.
Sentivo quei due pali di carne che si facevano strada nelle mie viscere, sfregandosi l’uno contro l’altro. Quell’attrito mi stimolava dei punti sensibili ancora inesplorati. Bellissimo!!
Mugolavo dalla goduria, ogni buco mandava alla mia testa una varietà di piaceri che si sommavano uno con l’altro. Mi sentivo farcita come un tacchino a natale, ormai non capivo più nulla.

D’improvviso fui investita da un orgasmo di una potenza pazzesca, inaspettata. Mai avrei pensato che fosse possibile provare un piacere così acuto, così totale. Avrei voluto urlare a squarciagola, ma il cazzo che mi ritrovavo piantato in bocca trasformò le mie grida in muggiti soffocati.
– «Mh...Mh...Mh?...M-M-M-MMMMMMMMMMHHHHH!! MMNNHHH!!!»
OH DIO!! Ero stata sparata in paradiso in un lampo! Mi sono sentita vibrare tutta, le contrazioni della mia fica erano così forti che mi facevano tremare come la coda di un crotalo! PAAAZZESCO!!!

– «Ti è piaciuto, vero, troietta?», disse Marco stappandomi il cazzo di bocca. Io annaspai, ancora in preda agli ultimi sussulti di orgasmo.
– «Ahnf!...Ahnf!...Oh, dio...Ahnf!...C-che botta...»
Subito dopo Marco si spostò dietro di me, per filmare da vicino la doppia penetrazione in corso.
– «Dai, Alex, fammi vedere come hai conciato il buco di questa zoccolina!»
Detto fatto: Alex mi sfilò il cazzo dal culo in modo che Marco potesse inquadrare bene il mio ano palpitante. Poi mi ripenetrò, diede un affondo e si sfilò di nuovo. Andò avanti così per un paio di minuti, finché il mio buco non tendeva più a richiudersi, restando bene allargato per la gioia del “regista”.
– «WHUOOAAAH!! E pensare che lì era vergine...Adesso ci potrebbe passare in mezzo un treno!»

Poi Alex riprese a stantuffarmi gli intestini, mentre Marco puntava la telecamera sul mio viso estasiato.
Quel pistonamento simultaneo di fica e culo era TROPPO BELLO! Sentii un nuovo orgasmo montarmi dentro...e questa volta potevo urlare tutto il mio piacere.
– «Oh! Oh! Oooh!...O mamma...C-cosa mi sta succ...O-O-O-OOOOOWWWHAAAAAHHH!!!»
CHE RAZZA DI MAZZATA!! Se possibile, questo orgasmo fu ancora più intenso di quello di prima! Fu una vera scossa di terremoto che mi sconquassò tutti gli organi. Non so quanto è durato, so solo che alla fine mi abbandonai inerte sul corpo del ragazzo sotto di me.
Ero stravolta da quelle esperienze del tutto nuove. Mi trovavo in uno stato confusionale, volevo fermarmi a riprendere fiato...ma quei tre maiali non erano dello stesso parere.

– «E ora un nuovo giochino, troietta...Ti va?»
Come se gliene fregasse qualcosa di una mia risposta! Alex e Marco mi sollevarono di peso, mi girarono di schiena, e mi calarono sul cazzo di Luca. Questa volta l’uccello puntò direttamente al mio buco del culo.
L’asta mi impalò fino alla radice, ma ormai non mi faceva più male. Anzi, per me fu una sorpresa scoprire che si può godere anche solo di culo...Eccome se si può!
Alex salì sul divano e mi porse il cazzo da ciucciare. E per completare il cerchio, Marco mi farcì la passera col suo uccello. E VAI! Nuova tripla, ma stavolta in una posizione del tutto diversa.

Mi trapanavano ogni buco in maniera selvaggia, senza tregua. Il cuore mi batteva da scoppiare, godevo come una pazza, ormai la testa mi era partita del tutto.
Pompandomi a quel ritmo forsennato, non ci misero molto a farmi raggiungere un nuovo, devastante orgasmo.
Appena iniziai a venire, Marco si sfilò dalla mia fica per filmarne le contrazioni nel momento del climax.
– «Questa scrofetta sta sbrodolando come una vacca in calore!», commentò mentre mi teneva ben allargate le labbra vaginali con la mano libera.
Poi mi ficcò due dita dentro, le rigirò per bene e me le ficcò in bocca. E io mi gustai il sapore dei miei stessi umori. Li trovavo deliziosi, in quel momento mi sentivo porca fino all’anima.

Infine Luca mi si sfilò dal culo e mi fece mettere in ginocchio.
– «E ora tocca a te farci godere...Dai, biondina, muoviti!»
Così ripresi a spompinare il trio di cazzi. Ora sapevo come farlo bene.
In breve tempo mi sborrarono in faccia tutti e tre, a turno, uno dopo l’altro. Alla fine avevo il viso tutto ricoperto di sborra gocciolante. Una sensazione fantastica, mai provata. I pochi pompini che avevo fatto in precedenza, si limitavano a qualche schizzetto che scansavo un po’ schifata; niente in confronto al sentirsi la faccia tutta ricoperta di sperma! E che dire del sapore di sborra sulla lingua?...WOW!!!
Me ne restai lì a gustarmi quella sensazione inebriante, mentre Marco mi filmava in primo piano commentando il mio aspetto da troia scafata. Che poi era in effetti come mi sentivo. Ed ero felice di sentirmi tale! Da oggi, non avrei più avuto paura di prestarmi a nuove esperienze. (E dire che all'inizio non volevo andare più in là di una slimonata con Alex..)

Comunque per me era proprio l'ora di tornare a casa. Avevo già sforato di brutto il coprifuoco imposto dai miei genitori...e non potevo certo raccontargli il motivo di tutto quel ritardo!
Alex mi invitò a stendermi un attimo sul divanetto; mi avrebbe avvisata lui quando saremmo arrivati a casa mia. Era una questione di pochi minuti...ma spossata com’ero, piombai subito in un sonno profondo.

*****

Quando riaprii gli occhi mi resi conto che eravamo sì davanti a casa mia...MA ERA GIA' MATTINA!! Mica mi avevano svegliata, quei balordi. Adesso sì che ero veramente nei guai!
E non era mica finita. Sul divanetto, intorno a me, i tre ragazzoni stavano guardando su un PC portatile il filmato fatto ieri.
– «La nostra pornostar si è svegliata, finalmente?»
– «Ah, ma allora non lo avete cancellato!», li rimbrottai io.
– «Ma vuoi scherzare? Questo è un filmato da oscar del porno! Guarda che faccino da troia che avevi!»
– «Yeah, si trova già sul nostro sito Internet...Ha già avuto migliaia di contatti!»
– «Diventerai molto popolare...Sei contenta, bimba?»

Dunque era questo che facevano, quei tre maiali: rimorchiare delle ragazzine in discoteca e filmarle mentre se le scopavano in gruppo, per poi sbattere quei video su Internet senza neanche chiedergli il permesso. Che canaglie! Avrei dovuto sentirmi indignata...se solo l’idea che adesso la mia fica era in bella mostra sul Web a disposizione di qualsiasi segaiolo non fosse stata così tremendamente eccitante!
E poi, in fondo, in questo modo avevo la prova della mia avventura: nessuna delle mie amiche avrebbe potuto dubitare che ero stata davvero con tre ragazzi più grandi e mi ero fatta sfondare in tutti i buchi. Le avrei fatte schiattare d’invidia, quelle smorfiosette vanitose!

Così mi misi anch’io a guardare il filmato. Rivedermi in video mi esaltava, era come se stessi rivivendo la stessa scopata attraverso il corpo di un’altra persona.
– «Sai che un sacco di utenti ci hanno chiesto il bis? Prendi la telecamera, Marco!», disse Alex insinuandomi una mano tra le gambe.
– «Oh cielo, non vorrete ricominciare di nuovo?! Sono già in ritardo mostruoso...Cosa gli racconto ai miei?», dissi con tono preoccupato...
...ma in realtà stavo pensando: chi se ne frega; se mi fanno godere come ieri, su questo camper ci rimango anche fino alla prossima mezzanotte!

E' proprio vero: nel chiedere un passaggio agli sconosciuti si rischiano imprevisti...ma non è detto che siano tutti spiacevoli.

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