Venezia

di
genere
etero

Mi avvio verso la stazione, devo prendere un treno per Venezia e mi domando perché ho accettato. Massimo mi aspetta alla stazione, ci siamo conosciuti in chat, lui è un poliziotto, quindi sono tranquilla. Durante il viaggio leggo ma la mia mente è altrove, penso all'avventura che mi aspetta. Mi immagino 1000 volte il nostro incontro e sono ansiosa di arrivare. Finalmente la stazione di Firenze. Mi avvio verso l'uscita e un po' mi sale l'ansia dell'incontro con questo sconosciuto. Mi fermo e vedo appoggiato al muro uno splendido poliziotto in divisa. Sarà lui ? Alto, moro con gli occhi scuri......  gli ho detto che mi avrebbe riconosciuta dal foulard sulle spalle e dai lunghi capelli ramati. Si è lui, ci avviciniamo piano e con un po' di imbarazzo ci salutiamo. Dopo i soliti convenevoli mi propone, vista l'ora tardi, di andare a cena, per il dopo cena ci avremmo pensato. Splendida cena e compagnia perfetta. Abbiamo deciso di andare a casa sua, è tardi. In macchina cerco di immaginarmi il suo corpo nudo, così aitante. Mentre guida e chiacchieriamo gli sfioro i capelli mossi e gli segno il contorno del naso, lui mi prende la  mano e l'appoggia sui calzoni, ha il pene duro, mi aspetta una notte di passione !!! Casa sua è accogliente, mi abbraccia stretta sulla vita e mi bacia appassionatamente. Non ho il tempo di respirare, quest'uomo è passionale, mi sfila i vestiti e io sfilo i suoi.... Vedo una porta semichiusa con una fievole luce all'interno, quella sarà la camera, mi libero dal suo abbraccio e corro verso la stanza. Mi butto sul letto nuda come mamma mi ha fatto..........lui si avvicina e mi mette i lunghi capelli dietro le orecchie. Lui è in piedi davanti a me, come è duro il suo pene, lo accarezzo smaniosa e lo infilo in bocca. Non ho il tempo di respirare che mi sdraia sul letto inginocchiandosi davanti me, mi accarezza il seno e lo bacia con passione. Labbra morbide e vogliose mi tolgono il respiro quando le appoggia sulle mie e mi bacia. E' calda la sua pelle sul mio corpo e dopo avermi legato le mani alla testiera del letto inizia a baciarmi sul corpo sino ai piedi. E' eccitante non potermi muovere con le mani, solo con il corpo che ansima, poi si  mette in ginocchio davanti alla mia bocca e ci mette il suo pene sempre più duro. Inizio a leccarlo e succhiarlo, poi lui, sempre più eccitato, si sdraia su di me e mi bacia, mi libera le mani e inizia a giocare con il pene sul mio corpo. Lo  mette nella mia bocca e lo toglie  per poi strofinarlo nella mia vagina umida, che non chiede altro di essere sua. Mi stimola il clitoride e io inizio ad ampliare il gusto del piacere che mi porta ad allargare le mie gambe. Il suo abbraccio è forte e io mi sento al sicuro. Lo abbraccio e lo bacio appassionatamente cingendo le mie gambe alla sua vita. E' un attimo ... lui è dentro me e inizia a salire e scendere ritmicamente, il suo respiro è sempre più affannoso e si mescola con il mio. E' una danza indigena l'appartenere a lui e sempre più in profondità arriva il suo pene che mi dona brividi di piacere. Io raggiungo l'orgasmo e lui mi inonda la vagina con il suo sperma. Siamo piacevolmente stanchi e godiamo della presenza dell'altro. Arriva la mattina e io devo prendere il treno per tornare a Modena. Un caffè veloce, un bacio di promesse future e mi accompagna alla stazione. Prendo il treno e lo saluto dal finestrino, con ancora in bocca il suo ultimo bacio........ 

Elen
di
scritto il
2021-10-21
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