Domata, sottomessa e sua.

Scritto da , il 2012-04-13, genere dominazione

Come ho già raccontato in "l'amore di una bisbetica domata", il mio percorso di cambiamento è stato duro e doloroso...ma anche eccitante. La mia folle gelosia si è tramutata in un serpeggiante e languido piacere quando il mio Paolo mi impone di assistere zitta ed immobile ai suoi focosi giochi erotici con altre donne. Da un pò di tempo lui ripete che il mio disinteresse per altri uomini lo infastidisce, facendolo sentire invaso da questa mia fedele ammirazione per lui.Dice di sentirsi prigioniero! Qualche settimana fa mi ha chiesto di uscire a cena con lui, obbligandomi ad indossare un tubino nero aderente e sottilissimo; niente reggiseno ed uno slip piccolo ed aderente. Prima di infilare l'abito, mi fece distendere nuda e supina sul letto; con pazienza mi attorcigliò un filo sottile attorno ai capezzoli che, stimolati dal filo, ad ogni minimo movimento si indurivano ed erigevano come bottoncini duri e pulsanti. Paolo continuò, poi, allargandomi le labbra della fighetta e ponendo sul clitoride una specie di grosso dito di gommma completamente richiuso dalle grandi labbra. Mi infilò gli slip aderenti che mi tenevano fermo ed aderente l'aggeggio contro il clitoride.Mi alzai ed infilai l'abito. Feci qualche passo e un capogiro mi assali':ad ogni passo l'aggeggio mi masturbava e ad ogni movimento
i capezzoli già duri per la trazione del filo, si gonfiavano per lo stropiccio contro la stoffa ruvida dell'abitino. Non capivo..ma Paolo era felice e lo fui anch'io....ma non capivo! Lui mi disse che stava educandomi al piacere proveniente da cose al di fuori da lui. Mi chiese di lasciarmi andare libera alle sensazioni. Nel tragitto verso il ristorante mi accorsi di essere eccitata e bagnata. Gli uomini incrociati avvertivano i miei umori e mi scopavano con gli occhi. Paolo osservava...Dopo cena mi propose di bere qualcosa
e si diresse in un privè. Ero eccitata ma timorosa. Volevo lui e lui solo! Ci appartammo e presi a baciarlo.Lui mi tirò giu' la lampo lasciandomi il busto nudo e cominciò a leccarmi e succhiarmi i capezzoli doloranti ma gonfi. Ero persa e mi contorcevo come un'anguilla; il clitoride mi doleva e lui mi tirò via il resto del vestito e gli slip; mi allargò la figa facendo scivolare via l'aggeggio che premeva il mio clitoride e, afferrandolo con un fazzoletto (perchè impossibile da afferrare vista l'enorme quantità di umori), in modo sicuro e violento vi applicò una clip con una catenella medio lunga. Sentii un dolore terribile ma lui fini' di stroncarmi tirando la catenella che mi pendeva dalla vulva provocandomi un dolore ancora piu' forte; ma ormai tutto si cofondeva e non capivo piu' i limiti tra dolore, piacere ed eccitazione. Mentre ero li' a strabagnarmi e contorcermi sotto le sue mani, mi accorsi di altri due uomini che mi toccavano i seni e mi carezzavano il volto ed i capezzoli con i loro enormi cazzi. Paolo si fece da parte invitandoli a continuare. Mi ritrassi e li respinsi, ma loro si eccitarono di piu'. Urlai a Paolo di aiutarmi ma fu li' che, dopo avermi calmata con un bacio lungo e profondo, mi bloccò le braccia tirandole in alto, al di sopra della mia testa e mi fece bloccare le cosce allargate da un altro; ero supina e bloccata ed il mio corpo offerto ad ogni tipo di erotismo! Fui presa in ogni modo ed in ogni modo ho goduto! Il momento di massima partecipazione è stato quando uno mi riempiva la bocca, uno la vagina, uno il culo e le mie mani stringevano i sessi di altri due uomini. Non pensavo potesse accadere ma anche con altri uomini sono riuscita a godere alla follia. Tornati a casa, Paolo mi volle prendere e partecipò con una foga che non gli riscontravo piu' da qualche tempo. Gli lessi negli occhi il dubbio che mi fosse piaciuto troppo scopare anche con altri diversi da lui.L'allieva
rischia di superare il maestro? Chissà!!! Vi racconterò
di sicuro quanto succederà in seguito.

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