Lei

Scritto da , il 2021-08-22, genere etero

Sei lontana, distante, lo vedo da come ti comporti, lo sento da come ti rapporti, sei lontana; distante da me.
Forse troppo casino quella sera, forse troppi amici e parenti, forse troppo imbarazzo e troppa timidezza tra noi. Ti guardo da lontano, nascosto nel mio angolo che mi divide dal mondo, sei bellissima come sempre con quel fisico slanciato, la faccia sublime e quegli occhi scuri: scuri come la pece, scuri di mistero, di sfida.
Ti guardo dal mio nascondiglio sicuro, ti guardo mentre scherzi, ridi, bevi, abbracci; ti guardo mentre mi eviti, mentre mi mandi occhiate di tanto in tanto, mentre ridi divertita per nascondere la verità dei fatti; una verità che ci vede come amici, amanti, coppia...
Guardo il tuo corpo da lontano, ti guardo mentre saluti tutti e scambi due parole formali, ti guardo mentre ti muovi elegante e perfetta tra gli uomini che chiedono la tua attenzione, che ti bramano.
E la voglia è di ammazzare tutti, tutti quanti quelli a cui hai rivolto un sorriso, a cui hai lasciato un bacio, una carezza.
Mando giù della vodka mentre sento nelle orecchie i commenti dei miei amici, sei l'attrazione della serata; non ce la faccio più, vederti sorridere, fare festa mi uccide: sono paranoico, geloso, egoista, non posso vederti felice senza di me.
Prendo la bottiglia ed esco a respirare l'aria pura di campagna, la testa inebriata dall'alcool, i pensieri che mi fanno esplodere il cuore.
"Che cazzo fai Mamy?". Il mio migliore amico mi mette una mano sulla spalla .
"Prendo aria". Rispondo seccato.
" Vorrei ben dire dato che la tua ex sta facendo scaldare tutti". Dice sarcastico.
Una frazione di secondo e le mie nocche sbattono sul suo petto.
" Non chiamarla così". Lo guardo mentre i suoi occhi si trasformano in rabbia per il pugno ricevuto; non una parola e si allontana.
Finalmente solo mi accendo una sigaretta, aspiro e guardo il fumo perdersi nel buio mentre cerco di stare in piedi, sento delle voci avvicinarsi, spero che non sia lei.
Ed invece eccola, la riconosco anche nel buio, la riconoscerei anche solo dall'odore, viene verso di me con un corteo alle spalle.
Finalmente ci vediamo, finalmente ci rivolgiamo un saluto freddo, di rito, ma anche solo quel saluto mi fa scoppiare il cuore in petto, il sangue in un secondo si pulisce dall' alcool, ora non sto in piedi per l'emozione, o forse dovrei dire 'dalla Gioia'.

" Allora stasera che si fa?". Sua cugina mi chiede sorridendo.
" Abbiamo alcool, fumo e un posticino caldo che ci aspetta". La risposta arriva da dietro le mie spalle.
Un brivido mi scuote, una serata con lei e pochi altri non so se riuscirò a sfangarla, non ce la faccio a vederla insieme a qualcun altro mentre si diverte.
Prendo in mano la situazione: " Allora avviamoci che qui fa fin troppo freddo".Parliamo, in mezzo al casino, in mezzo agli amici, ci diciamo ciò che da troppo portiamo nel cuore, ci insultiamo, ci scusiamo.
Ti bacio, da quanto cazzo di tempo volevo rifarlo, da quanto tempo volevo di nuovo sentire le tue labbra umide sulle mie.
E tutto precipita, un bacio innocente diventa passione con la foga nello stringersi e la voglia di aversi, le lingue si incontrano, le braccia si avvinghiano, musica, alcool, buio, fumo; tutto svanisce e ci rinchiude in una bolla, una bolla che ci divide dal frastuono del mondo.

Accendi la luce, chiudi la porta a chiave, ancora non ci siamo staccati da quel bacio infinito; ti guardo mentre ci sdraiamo a terra, il cuore batte sempre più forte, il mio pisello diventa duro mentre sento il tuo corpo strofinarsi sulla mia erezione.
Ti prendo la testa e ti spingo ancora di più contro le mie labbra, sei mia! Solo mia! Ora e per sempre.
Sono eccitato, sono voglioso, lascio cadere la mano sul tuo collo, poi scendo, scendo facendomi spazio tra i maglioni e ti afferro il seno, quelle tette così perfette, così eccitanti...
Tu rispondi prendendo il mio cazzo voglioso e stringendolo, Dio quanto mi ecciti, Dio quanto sei brava!.
Le tue tette non mi bastano e in preda alla lussuria scendo sulla tua pancia e continuo fino ai pantaloni; non mi fermo, passo con le dita i bottoni e lascio cadere la mano tra le tue cosce, cerco la tua fica nascosta dai jeans.
Mi fermo, godo, le tue dita sul mio pisello mi fanno svenire, essere toccato da te porta il piacere su un altro livello.
Adesso basta! Mi alzo sulle ginocchia, mi spoglio, faccio lo stesso con te, mentre guardo estasiato ogni parte del tuo corpo da dea, quel corpo che tanto ho bramato, che tanto ho sognato.
Ti spingo con la schiena per terra, ti bacio, ti bacio in ogni parte del corpo, mi soffermo con la lingua sui capezzoli turgidi, li lecco, li succhio, mentre con la mano ti massaggio le tette.
Continuo a baciarti, sulla pancia, l'ombelico, sempre più giù, con la lingua arrivo alla fica, quella fica così bagnata, così vogliosa. Ti apro le gambe mentre guardo le labbra della vagina che si distendono e lasciano intravedere quel rosa che si nasconde dentro.
Con la lingua ti lecco la parte esterna della fica mentre sento i tuoi muscoli contratti dal piacere, ascolto quei gemiti compiaciuti che escono dalla tua bocca, mi ecciti, mi ecciti come non sapevo di poter fare.
Mi stacco dalla tua vagina guardandoti, gli occhi chiusi, il piacere che ti fa sorridere, sei bellissima nel tuo corpo nudo ed eccitato.
Ti alzi sulla schiena l, ci guardiamo, ci baciamo mentre con la mano mi stringi il pisello, lo scappelli, lo tocchi; alzo la testa e godo di quel momento, sento le tue dita che spingono l'uccello avanti e indietro, ti sento toccare la cappella, i vogliono, il buco del culo.
Ti stringo una mano intorno al collo e ti ributto per terra sulla schiena ti stringo le tette nelle mie mani, con le dita accarezzo i capezzoli mentre ti guardo contorcere ad ogni mio tocco.
Potrei venire senza fare nulla, potrei venire anche se tu fossi vestita, sei magnifica, tenera, calda...
Mi piego su di te, lascio che tutto il peso del mio corpo si adagi sul tuo, sento il tuo seno pigiato contro il mio petto e la tua mano furba che cerca il mio pisello; lo trovi, lo seghi e poi... e poi il piacere più grosso: la mia cappella entra tra le labbra strette della tua fica vogliosa, sento il caldo e l'umido che c'è dentro di te, sei accogliente, sei fottutamente perfetta.
Mi spingo in avanti, sento la cappella che entra sempre più dentro di te, sento il pisello toccare le pareti del tuo utero, ti sento calda, ti sento MIA.
E da quello che era un movimento lento e indeciso nasce una foga infinita, inizio a spingere fino a che non ti sento tesa, fino a che non sento i tuoi urletti di dolore, e poi ritorno indietro, lascio sdrusciare il pisello dentro di te, come godo.
Ti guardo mentre con gli occhi chiusi segui i movimenti del mio corpo, le tue mani che scivolano nel mio culo, che lo stringono, le tue dita che cercano il mio ano per stuzzicarlo, sei fantastica!.
Il ritmo si fa più sostenuto e noi godiamo di conseguenza, sei completamente bagnata adesso e quando spingo il pene dentro di te scivola indemoniato tra i tuoi umori bagnati.
Dentro, fuori, dentro, fuori, dentro, ti vedo eccitata, ti sento in preda al piacere, fuori, dentro, fuori, la tua bocca aperta mi invita a fare di più, dentro, fuori, dentro fuori, dentro, fuori, con le unghie mi tagli la pelle dietro la schiena mentre mi urli di andare più veloce, dentro, fuori, dentro, fuori sto arrivando, lo sento, sento la sborra che vuole uscire, dentro, fuori, dent.... Vengo, oh sì che figata, tengo il pisello spinto dentro di te mentre sento la sborra calda che ti entra dentro, ci abbracciamo mentre ancora il mio pisello duro si svuota dentro di te, chiudo gli occhi, stampo questo momento nella mente. Me lo ricorderò per sempre; ti ricorderò per sempre!.

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