La mia prima volta - prima parte -

Scritto da , il 2021-04-05, genere gay

Ogni anno con i miei genitori ci recavamo nella casa al mare che affittavamo per 15 giorni durante l’estate.
Andavo sempre con loro, il posto era carino e soprattutto era una occasione per poter fare nuove amicizie.
Negli anni mi ero creato pure una specie di fidanzatina del posto, con la quale ogni anno ci divertivamo insieme.
Durante l’estate dei miei 18 anni venni a sapere che lei si era trovata un ragazzo con il quale intraprendere una relazione più stabile, evitando così ogni tipo di rapporto con me.
Mi sentivo un po’ perso e soprattutto solo quell’estate, anche perché gli altri amici con cui mi ci vedevo stavano in gruppo insieme con la tipa e ovviamente non ero più ben visto tra di loro.
Ogni tanto con qualcuno mi ci trovavo per andare al mare insieme o per berci qualcosa la sera, ma sentivo che le cose erano cambiate e che non era più piacevole come negli anni passati.
Decisi quindi dopo quella vacanza di non tornare più e di godermela a pieno ogni giorno prima della partenza.

Una delle ultime sere di vacanza venni a sapere di una festa in spiaggia e che nessuno delle vecchie amicizie sarebbe venuto, così colsi l’occasione ed andai da solo, sperando di poter fare così nuove conoscenze.
Bevvi molto durante la sera, provando a inserirmi il più possibile all’interno del contesto e provando a socializzare con più persone possibili.
Iniziai infatti a fare amicizia con Roberto, un ragazzo coetaneo in vacanza pure lui, con il quale mi ci trovai subito bene.
Era molto simpatico e soprattutto molto gentile, offrendomi la sua compagnia e soprattutto da bere per tutta la sera.
Scherzavamo e ridevamo molto, probabilmente anche per tutto l’alcol che avevamo ingurgitato durante la serata, per poi iniziare a fare scommesse idiote, dove in palio c’erano altre bevute.
Verso le tre di notte decidemmo di allontanarci dalla festa e di riposarci e riprenderci prima di fare ritorno a casa, per poi sedersi lungo la spiaggia sopra ad un grosso tronco di un albero.
Eravamo da soli, la festa era in lontananza e si poteva solo sentire la musica in sottofondo venite da lontano e mentre eravamo seduti in silenzio ad osservare il mare e le stelle, Roberto mi disse :

“Posso farti una domanda?”
“Certo, dimmi pure!”
“Hai mai avuto rapporti sessuali con un ragazzo?”
“No...”
“E ti piacerebbe provare ad averne uno?”
“Beh...non lo so...no! perché me lo chiedi?”
“Così, tanto per parlare!”
“E te lo hai mai fatto con un uomo?”
“No io nemmeno, ma non posso nascondere che sarei curioso di provare...”
“Davvero? E cosa ti incuriosisce?”
“Boh non saprei! So solo che mi eccita l’idea di provare a farlo! Il pensiero di poter sottomettere un ragazzo mi fa impazzire!”
“Ah...ok...capito...”

Rimanemmo in silenzio per qualche secondo e mentre ripensavo un po’ imbarazzato alla conversazione appena avvenuta, il ragazzo mi chiese nuovamente:

“Che dici di provare? Te la senti?”
“Hey no...mi piace altro a me...”
“Ma se non hai mai provato come fai a dire che non ti piace?”
“Beh vero...ma non credo mi possa piacere...non ci ho mai pensato fino a ora!”
“Allora proviamo dai! Se poi vedi che non ti piace smettiamo subito!”
“No dai...”
“Pensa che non hai nulla da perderci! Se ti piace ci hai guadagnato una serata eccitante, se non ti piace finiamo subito e amici come prima. Oltretutto manco ci conosciamo, abitiamo in città completamente diverse e molto probabilmente non ci rivedremo mai più!”
“Mi metti in difficoltà...sono pure ubriaco...certe cose non si fanno quando si è bevuto...”

Nel frattempo vidi il ragazzo iniziare a toccarsi in modo sempre più accentuato sopra al suo pacco, per poi iniziare a sganciarsi i pantaloncini del costume e tirare così fuori il suo uccello.
Abbassai lo sguardo per poi girare la testa di scatto subito dopo ed esclamare:

“Dai ma che fai?! Copriti! Non mi sembra il caso!”
“Guardalo per bene invece! Girati! Sicuro che non ti piace l’idea di poterci giocarci un po’?”

Girai nuovamente la testa verso il basso per poi notare il ragazzo intento a masturbarsi molto lentamente il suo cazzo, che oltretutto si stava indurendo sempre di più.
Rimassi a fissarlo per un po’, come se fossi ipnotizzato da quella mano che lentamente scappellava il suo cazzo, iniziando a rendermi conto che quella vista non era poi così male.
Roberto se ne accorse e mentre cominciò a giocare con il suo cazzo più velocemente mi disse :

“Non dobbiamo per forza scopare se non te la senti, puoi limitarti anche a farmi una bella sega e se ti va puoi farmi pure un bel pompino!”
“Dai no...uffa...”
“Dai prendilo in mano! Almeno prova!”

Molto velocemente mi afferrò una mano per poi posizionarla proprio sopra al suo arnese oramai duro come la pietra.
Lo guardai dritto negli occhi come a dirli “ che cazzo fai!” , senza però rendermi conto che nel frattempo avevo strinto la presa sul suo uccello e che oltre a tenerla li, iniziai pure a muoverla in su e in giù, ritrovandomi così senza averlo deciso a masturbare quel ragazzo.

“Visto? Non è mica poi così tanto male prendere un cazzo in mano! Dai continua che stai andando bene!” Disse Roberto

In effetti non era affatto spiacevole tutta quella situazione, stavo facendo una sega ad un ragazzo sconosciuto ma tutto sommato lentamente mi stavo abituando sempre più all’idea, iniziando così a masturbarlo con più energia e passione.
Roberto evidentemente soddisfatto da cosa era riuscito ad ottenere senza troppa fatica, iniziò ad accarezzarmi la testa per poi lentamente far scivolare due dita sopra alla mia bocca, accarezzandola dolcemente.

“Che belle labbra morbide che hai...” disse
“...”
“Sarebbe proprio bello poterle sentire scivolare sul mio cazzo!”

Rimasi in silenzio mentre nel frattempo aprii leggermente la bocca istintivamente dando così modo al ragazzo di inserirci le dita.
Iniziai a leccare lentamente quelle dita, iniziando pure io ad eccitarmi sempre di più e a sentirmi più a mio agio in quella situazione decisamente assurda.
Dopo poco Roberto mi invitò a scendere con la testa ed iniziare così a succhiarli il cazzo e senza pensarci più di tanto sopra, accettai.
A quel punto mi inginocchiai nel mezzo alle sue gambe e dopo essersi tolto il costume di dosso, iniziai a fare il mio primo pompino proprio a quel ragazzo.
Non avevo le idee molto chiare su come si potesse fare, mi limitai quindi a imitare quei movimenti visti e rivisti nei film porno dalle pornostar, provando a capire cosa li potesse procurare più piacere rispetto ad altro.
Oltretutto proprio l’idea di sapere che grazie a me quel ragazzo stava provando piacere, mi faceva eccitare così tanto da gustarmi sempre di più il suo uccello.

“Wow! Per essere la tua prima volta sei veramente bravo a fare i pompini !”
“Ti piace?”
“Moltissimo! A te piace?”
“Si...mi piace...”
“Bene allora non ti fermare che stai andando alla grande!”

Nel frattempo il ragazzo mi accompagnava nei movimenti con le sue mani sopra la mia testa, fino a quando preso dall’eccitazione decise di tenermi la testa schiacciata a lui mentre contemporaneamente mi spingeva la sua cappellona dritta nella gola.
Provai a tenerlo il più possibile lì dentro fino a quando sentii come uno stimolo a vomitare e a produrre un sacco di saliva, lubrificando così a pieno il suo cazzo.
A quel punto Roberto iniziò a scoparmi la gola, conficcandomi con fare energico e deciso il suo cazzo più a fondo che poteva ripetutamente, fino a quando esausto decisi di interromperlo.
A quel punto mi disse :

“Wow, spettacolo! Era la prima volta che scopavo la bocca e nonostante tutto te lo sei lasciato fare senza troppi problemi! Ti piace?”
“Si...ma di questo passo ho paura di vomitare...ho bevuto molto...”
“Si capisco! Allora che ne dici di lasciarmi scopare il tuo culetto?”
“Ma sei matto? No...non lo voglio prendere nel culo!”
“Dai che sarà mai! Sono sicuro che ti piacerà farti scopare”
“No non voglio! È già tanto che ti stia succhiando il cazzo...”
“Dai voglio provare! Lasciati scopare se poi non ti piace ci fermiamo...”
“No ti ho detto che non voglio...anzi se insisti mi passa pure la voglia di continuare a farti un pompino...”
“Ok ok...come vuoi! Allora però continua che voglio godere!”

Ripresi quindi a succhiare il suo cazzo, nonostante quella sua insistenza nel volermi mettere il suo cazzo nel culo mi avesse fatto passare un po’ la voglia di continuare, ma nonostante tutto volevo far godere quel ragazzo, volevo vederlo gemere per un mio pompino.
Dopo qualche minuto infatti sentii Roberto iniziare a gemere e ad ansimare sempre più forte, fino a quando riuscii a togliermi di bocca il suo cazzo proprio nel momento in cui iniziò ad eiaculare, iniziando a spruzzare forti getti di sperma su tutta la mia faccia.
Avevo il viso completamente bagnato dal suo latte caldo e molte di quelle gocce erano finite inesorabilmente sulle labbra e nella mia bocca, assaporando così la sua sborra.
Devo dire che come prima impressione non era così tanto male il sapore e la consistenza della sua crema, ma non ingoiai quelle gocce, risputandole così sopra al suo cazzo.

“Wow, è stato bellissimo e sei stato veramente bravo!”
“Grazie...”

Mi alzai di scatto a quel punto e la fine dell’eccitazione, il sapore del suo sprema e soprattutto lo stimolo procuratori dal suo cazzo nella gola, mi fece iniziare a vomitare tutto quello che avevo bevuto quella sera, inginocchiandomi poco distante da dove avevamo consumato il nostro primo rapporto orale.
Una volta finito il ragazzo mi passo dei fazzoletti per potermi pulire la faccia dallo sperma e la bocca dal vomito e dirmi ridendo:

“Se succhiare il cazzo ti faceva così schifo da vomitare potevi dirmelo subito...ahahah!”
“Ma no scemo...è che ho bevuto troppo stasera!”
“Si sì tranquillo, volevo solo riderci su!”
“Eheheh”

Iniziammo quindi ad incamminarci verso le proprie abitazioni e prima di dividerci per strada Roberto mi disse :

“Mi hai fatto stare bene prima! “
“Ti sei tolto la curiosità che avevi?”
“Beh si, ma ora vorrei rifarlo di nuovo!”
“Io ora preferisco andare a casa...”
“Si direi che è meglio! Ma se ti va domani sera ci possiamo vedere nuovamente, che ne dici?”
“Ok...per me va bene!”
“Ottimo allora a domani bello, buona notte!”
“Buona notte a te!”

-Fine prima parte-

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