Mia suocera 3

Scritto da , il 2021-02-10, genere incesti

dopo qualche settimana dall' ultimo rapporto veloce, tra un' occhiatina e l'altra, trovammo il modo di parlare a quattr' occhi, capire cosa avevamo fatto , ecc.
da li capimmo che non potava finire in quel modo, senza avere avuto un vero rapporto amoroso, così organizzammo un giorno che mia moglie era in gita scolastica con i miei figli, le cognate impegnate in ufficio, tutto era pronto per incontrarci a casa sua, che se qualcuno fosse venuto, stavo riparando qualcosa.
busso al citofono, anche se avevo le chiavi, mi viene ad aprire in sottoveste nera velata, nuda sotto, era uno spettacolo, vedere quei seni enormi, la fica curata, non aveva più quel cespuglio informe di peli, ma era una bellissima V, a quella vista, appena mi sono chiuso la porta dietro le spalle, la abbraccio con molta foga, stavo ricominciando ad andare veloce, lei mi ferma un attimo, dicendomi che per farlo la prima volta in un letto, voleva farlo con molta calma, così lei comincio a spogliarmi, lentamente, mentre lo faceva, mi baciava il collo, i capezzoli, scendendo all' ombellico, lascia cadere il pantalone a terra, prende la cappella in bocca, assaporandola come un gelato per una ragazzina, mi fa distendere nel letto, mi bacia tutto, poi passa sotto, la bacio io tutta, la era fradicia, gli punto il cazzo all' ingresso della fica, senza entrare, la stuzzicavo, lei con un colpo di reni, mi fa entrare di colpo, non mi sembrava vero, ero dentro la fica di mia suocera, siamo stati qualche istante fermi, poi mi sono messo a muovermi piano, facendola impazzire dal piacere, era stupendo, quando lei al culmine della goduria , ha voluto che le venissi dentro, è stato fantastico il modo di come mi stringeva a se dopo averle scaricato il mio seme dentro di lei.
eravamo entrambi sodisfatti, ad un certo punto, ha voluto " pulirmi " il cazzo dallo sperma e dai suoi umori, facendolo tornare nuovamente duro, da li abbiamo ricominciato, adesso con molta calma , abbiamo continuato sino al pomeriggio, lasciandoci come due fidanzati innamorati, con la promessa di rifarlo, ma in albergo, senza paure improvvise.
al prossimo racconto

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