La voglia

Scritto da , il 2021-01-07, genere gay

Era da un po' di tempo che quando facevo sesso con la mia compagna, all'atto del pompino le chiedevo di stuzzicarmi il buco del culo. Dai oggi e dai domani, una sera che eravamo entrambi particolarmente eccitati, sempre mentre mi spompinava il suo dito non si fermò ed iniziò a penetrarmi nel buco. Mentre lei da pompinara nata si dedicava alla mia cappella infuocata, le dissi che mi piaceva ed allora pian piano le dita divennero due e poi tre. Provavo sensazioni di piacere mai vissuto, così la invitai a penetrarmi tutto e lei mi inculò di brutto con le dita, slabbrandomi il culo e facendomi godere come un matto mentre le sborravo in bocca un litro di succo bollente. Finalmente appagati, lei mi disse che avevo bisogno di un cazzo vero per godere ancora di più ed io che da sempre sono un maiale le chiesi se era un invito a farlo a tre. Lei disse: magari!!! Cosi ci preoccupammo di trovare un bel maschio e dopo qualche giorno combinammo la cosa. Lui era veramente bello e da nudo ci fece fischiare per la sua dotazione, un cazzo lungo e grosso, con due coglioni come grandi susine. Ci abbrancammo in un terzetto di porcelloni ed iniziammo a giocare da prima entrambi con lei, dopo che ce l'avevamo scopata ed inculata alla grande, da soddisfatta disse che ora toccava a me. Mi convinse a leccargli il cazzo e fu una cosa sconvolgente sentire la verga che si ingrossava e pulsava nella mia bocca, guidato dai suggerimenti della mia compagna gli feci un pompino stratosferico, tanto che lui non resistette a lungo e si lasciò andare in una copiosa e bollente sborrata che mi riempì la bocca ed il viso. Mi era piaciuto molto! La mia compagna disse che voleva fare un sessantanove con me e posizionatasi sotto mi attirò a lei ed iniziammo a succhiarci tra noi. Il giovane era nuovamente eccitato e così iniziò a lubrificarmi il buco, poi si appoggiò con la cappella e spingendo con calma, ma inesorabilmente, si fece strada nel mio intestino, facendomi prima urlare dal dolore e poi per invitarlo a darmene sempre di più. Mi inculò lungamente facendomi godere come un matto, tanto che sborrai in gola alla mia donna due volte prima di ricevere la sua abbondante colata di succo di coglioni.Fu una serata memorabile, che ripetemmo più volte, ma senza che la mia compagna lo sapesse, più volte mi vidi con lui e sempre mi inculò prepotentemente facendomi sentire una vacca in calora, ma dandomi un godimento eccelso. Sono così diventato un bisex che gode sempre come un matto e mi piace da matti scopare e farmi inculare, ma anche spompinare e leccare la figa.

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