Il post partita

Scritto da , il 2020-11-25, genere gay

Giacomo ed io tornavamo da una partita di calcetto, pioveva molto ma per fortuna abitavamo a pochi palazzi di distanza, e comunque eravamo con la macchina. Ci fermammo un po' sotto al palazzo a parlare del più del meno e delle fantasie erotiche segrete. C'era la curiosità di entrambi di provare tutto nella vita, niente escluso... Siccome non era tardi decidemmo di salire da giacomo per bere qualcosa,posammo la macchina in garage e il tempo di uscire ed entrare nel palazzo ci inzuppammo i vestiti. Una volta a casa lui si spoglió di tutti gli indumenti compresa la mutanda poiché era fradicia anche quella. Era completamente nudo davanti a me, l'avevo già visto un'oretta prima sotto la doccia ma ora mi faceva un altro effetto. Si avvicinò a me e mi aiutò a spogliarmi, le nostre bocche si sfiorarono e ij un istante successe il macello: ci baciammo intrecciando le lingue e strusciandoci i nostri peni nudi l'uno contro l'altro, le mani che toccavano ogni parte del corpo arrivarono ovunque. Così facendo ci spostammo dal corridoio alla sua stanza dove ci stendemmo sul letto continuando a baciarci. Io ero su di lui e iniziai a scendere giù baciando il suo corpo, dal collo arrivai al petto leccando e mordicchiando i suoi capezzoli turgidi, li succhiai come se mi stesse allattando, poi mi spostai più giù... Mi infilò due dita in bocca che ciucciai e che lui si infilò nel culo. Nel frattempo ero arrivato al suo cazzo, così duro, carnoso, bello. Lo volevo, non avevo mai provato il desiderio di un pisello ma quella sera l'avrei fatto mio. Presi a leccare la pelle del cazzo sino alle palle, poi salii e baciai la capocchia, ingoiai il suo cazzo e gli feci un pompino, succhiavo e mi muovevo su e giù con la testa mentre lui mi teneva e si godeva i miei movimenti. Prima che venisse mi fermai, e scesi più giù, leccandogli le gambe ed arrivando ai piedi. Aveva un odore buonissimo e ne fui subito attratto. Presi a leccare prima uno, poi l'altro piedi, li infilai in bocca fino al collo del piede e poi girai giacomo sulla pancia. Mi avventura verso il suo culo e presi a leccare il suo ano. Mordei le chiappe e mi introdussi con tutta la faccia in quella meraviglia che era il suo culo. Finito questo giochino di bocca lui prese il mio cazzo tra le mani e cominciò a masturbarmi guardandomi negli occhi, poi usò i piedi e mi fece la migliore sega della mia vita. Mi succhió il cazzo e prima di farmi venire mi disse che voleva essere scopato da me. Allora lo feci mettere a carponi e delicatamente affondai il pisello dentro il suo buco del culo, una volta che fu entrato presi a muovermi e cominciai a fotterlo. Sentire le mie palle sbattere sulle sue chiappe mi eccitó da morire, lui ansimava e mi pregava di scoparlo ancora e ancora ad ogni botta che gli davo. Gli strinsi le natiche tra le mani e presi a fotterlo più forte ancora. Poi cambiamo posizione, mi sdraiai e lui si sedette su di me. Ora era lui a muoversi, saltava sulle mie palle mentre ci guardavamo negli occhi come due teneri amanti. Avvicinò la bocca alla mia e mi gemette in bocca, gli leccai le labbra e lui mi baciò, ci tenemmo le mani mentre lui si muoveva sempre più forte. Lo feci stendere a pancia sotto e gli alzai i piedi sopra la mia testa, poi lo penetrai di nuovo. Adesso lo stavo scopando mentre gli tenevo le gambe sollevate e gli leccavo i piedi. Dopo qualche minuto mi lasciai andare e sborrai dentro lui. Il tempo di uscire che mi mise a pecora e mi penetró anche lui. Cominciò a scoparmi perché tutto quel sesso l'aveva arrapato ed ora voleva venire dentro di me. Lo supplicai di scoparmi forte, il mio primo cazzo, la mia prima volta con un ragazzo era stata magnifica fino a quel momento e quindi ne volevo di più. Il culo non mi faceva male ma provavo solo piacere ad avere quel pezzo di marmo infilato dentro. Mi scopô per qualche minuto finché non venne e ci accasciammo sul letto entrambi sfiniti.

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