Il mio amico contadino

Scritto da , il 2020-07-02, genere gay

Il mio amico contadino si chiama Cesare mi chiamò una sera mi disse che era caricò che doveva urgente di scaricare io le dico di arrivare venerdì sera io mi preparo facendomi un bel clistere Cesare mi disse bene mio amico io arrivo verso le ore venti Cesare era in cucina era nudo che mi aspettava Cessare mi abbracciò mi stringeva baciandomi in bocca nel frattempo Cessare mi spogliò restando nudo mi disse girati che te lo leccò il buco me lo lubrificco' poi Cesare si sedette su una sedia Cesare ha un cazzo di ventisei cm mi disse vieni a sederti sopra mio il mio cazzo io le dico ma tu mi sventri con quel cazzo Cesare mi disse sbrigati io le vado sopra con le gambe divarcate le allargò bene il mio buco trovò subito il suo cazzo dentro come un siluro Cesare mi abbracciò baciandomi in bocca Cesare mi disse sei mia troia sarai mia per sempre lo sentivo tutto dentro nella mia pancia cominciò a pompare con il mio culo dopo dieci minuti mi disse ti sboro dentro poi andiamo a fare una bella doccia

Questo racconto di è stato letto 3 2 9 3 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.