Guardando mia suocera

Scritto da , il 2020-06-08, genere voyeur

Salve a tutti sono Lorenzo e scrivo come sempre fatti realmente accaduti, e questa ha mia suocera come protagonista.
Parto col descrivervi lei, Simona all'epoca dei fatti 56 anni, carnagione bianchissima, capelli ricci tinti neri, corporatura esile, seno piccolo una seconda scarsa direi, fianchi leggermente larghi con una leggera pancetta dovuta all'età e un culetto tondo ma non più sodo!
Potreste pensare che non sia niente di ché, ma il suo modo di tenersi e truccarsi le fa perdere almeno 6/7 anni e se anche fisicamente i suoi anni, li mostra tutti, per me è sempre stata un sogno erotico.

Sono fidanzato da ormai 8 anni, una storia che va a gonfie e vele, i miei suoceri due persone fantastiche.
Il problema sono io, io e la mia ossessione per il voyeurismo, infatti non posso stare senza spiare qualsi donna mi capiti in casa.
Sin dai primi tempi in cui ho iniziato a frequentare casa di Simona non perdevo occasione per cercare nel cesto della biancheria, mutandine o reggiseni che avessero il suo odore!
Non era semplice capitare nei giorni in cui il cesto era pieno e spesso anche quando c era tanta roba non trovavo nulla, o non potevo approfittarne.
Questa mia brama di trovare qualcosa ha fatto diventare la ricerca della biancheria un'abitudine.

Tutta la serie di eventi che andrò a raccontarvi ha fatto crescere in me la fantasia di vedere Simona nuda.
Uno dei motivi per il quale mia suocera è diventata oggetto della mia fantasia è stato l'averla potuta involontariamente ammirarla in biancheria o topless.

E'capitato spesso, soprattutto a tarda notte, quando io e la mia ragazza tornavamo da una serata, che ci scordassimo le chiavi di casa, e così ci attaccavamo al citofono per farci aprire. Quando era Simona ad aprirci era per me uno spettacolo puro e un attimo di paradiso! Arrivava sempre con indosso solo la canotta da notte, quindi lasciava inevitabilmente visibile buona parte del culetto, che avevo il privilegio di ammirare mentre lei salendo le scale tornava a letto.
Questa scena si è ripetuta almeno una decina di volte, accrescendo in me il desiderio di spiarla, fino a quando hanno iniziato a lasciarci le chiavi di casa nascoste in un vaso per non essere svegliati nel cuore della notte.
In tutte queste volte, c è sempre stato molto imbarazzo, nessuna malizia e nessun segno provocatorio. Io chiaramente facevo finta di non guardare e speravo sempre di scoprire qualcosa di più. La mia ragazza non si è mai accorta di niente e anzi, nonostante sua madre rimarcasse di essere in mutande e aspettare di uscire dalla nostra vista, lei apriva la porta per entrare permettendomi di guardare, appunto, anche involontariamente.

Un'altra scena molto piccante ma veloce successe in un pomeriggio presto, quando feci una sorpresa alla mia ragazza nell' andarla a trovare e Simona probabilmente non si accorse che ero in casa, uscì infatti dal bagno con indosso solo la biancheria intima, un completino veramente sensuale a fantasia di pizzo, un bel tanga che metteva in risalto il fondo schiena e un reggiseno ben ricamato. Anche in quel caso l'imbarazzo si notò e lei corse ridendo subito in camera.
A quella succedettero altre piccole scenette che contribuirono solo a rafforzare la mia faccia tosta facendomi perdere l'imbarazzo e disinibendo le situazioni.

Una di queste successe in un insolito giovedì, quando tornati un po' alticci io e la mia ragazza ci stavamo preparando per andare a dormire, nel bagno insieme, io mi eccitai e le chiesi un pompino, lei si inginocchiò per prenderlo in bocca quando sentimmo dei rumori fuori dalla porta (Il bagno ha a fianco la stanza dei miei suoceri) riuscimmo a riconoscere la voce di Simona che si era alzata per non so quale motivo, ma forse anche per colpa nostra che proprio in silenzio non ci stavamo muovendo.
Così nel mentre mi faceva il pompino, con la mano teneva la porta perché non si aprisse, io intanto immaginavo già che al posto della mia ragazza ci fosse sua madre, e così l'eccitamento aumentava. Non si dilungò molto nella pompa per paura di farsi scoprire, così mi finii di lavare i denti e andai in camera. Ero in maglietta e senza mutande con il cazzo bagiottissimo che mi dondolava tra le cosce. Entrai in camera e lasci la porta aperta, non avevo sentito risalire Simona e speravo di vederla passare e guardargli il culo.
Ma questa volta a essere guardato fui proprio io, che mentre aspettavo la mia ragazza, messaggiavo in piedi in mezzo alla stanza quando si affacciò Simona, che vedendomi disse 《Oh Madonna!》Io invece muto, la seguii poi con lo sguardo ad altezza glutei che come sempre intravidi per metà, mentre andava in bagno da sua figlia, 《credevo fossi sola》 le disse. Io rimasi ad aspettare che riuscisse dal bagno, cosa che fece poco dopo, ributtando lo sguardo verso la stanza dov' ero.
Con quel gesto mi ha dato una certa sicurezza del fatto che abbia visto il mio arnese, e che lo volesse riguardare.

Il culmine si ebbe una sera torrida di estate, entrando in casa, avevo appena salutato nel giardino mio suocero, salii per andare in camera della mia ragazza, ma stava facendo la doccia, così mi affacciai nella camera di Simona, con l'intento di salutarla.
Quello che trovai e vidi mi lasciò con la bocca asciutta, e gli occhi sgranati.
Lei era sdraiata sul lettone con le gambe strette, indosso solo delle mutandine rosa pesca intenta a guardare la tv.
Entrando per salutarla e non aspettandomi di trovarla così non seppi che fare, decisi istintivamente di rimanere comunque lì a scambiare 4 chiacchiere. Lei non si curò del fatto che era in topless, ma non credo fosse voluto, forse il molto caldo non so cosa, ma di fatto non si ricordò di essere con le tettine al vento. E solo dopo un po passandosi la mano sulla pancia se ne rese conto, tant'è che arrossii, tirò un urletto, e si coprì con le braccia.
Io di conseguenza abbandonai la porta è corsi in camera, sperando non raccontasse nulla a suo marito e sperando che la mia ragazza non avesse sentito nulla. Il tutto con un nodo in gola e un batticuore da infartuare.
Durante quella scena non ebbi alcuna erezione e anzi avevo una paura tremenda delle conseguenze, ma il giorno dopo a casa ripensandoci, le immagini nella mia testa mi provocarono un indurimento tale che dovetti segarmi per placare l'ardore.
Non ho mai capito se abbia raccontato qualcosa, ma mio suocero non mi ha mai detto nulla ed è tutto rimasto come prima.
Da allora non ho più avuto la fortuna di vederla in dèshabillè e mi sono dovuto accontentare solo di qualche sporadica mutandina al profumo di fica, fino a quando ho avuto l'occasione della vita e ho potuto realizzare uno splendido video.
Ma questo lo racconterò nel prossimo capitolo!


Questo racconto di è stato letto 1 4 0 5 7 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.