Zia Alfonsa

Scritto da , il 2020-01-20, genere incesti

Zia Alfonsa all'epoca dei fatti aveva una cinquantina di anni quinta di seno e un bel culo grande io avevo 20 anni, era sempre stato il mio sogno erotico fin dalle prime seghe, il mio godimento lo dedicavo a lei perché delle sue proporzioni mi immaginavo il ficone che portava in mezzo alle gambe. Eravamo in campeggio al mare lei e mio zio avevano una roulotte dove il fine settimana ci ritrovavamo tutti,decidemmo di andare al mare e a turno ci dovevamo mettere il costume io e zia eravamo rimasti a causa di un bisogno urgente di lei ultimi quando oramai tutti si erano preparati cosi mentre lei era in bagno loro decisero di andare in spiaggia io mi proposi di aspettarla per non lasciarla da sola. Quando lei torno sali in roulotte per mettersi il costume e io senza essere visto mi nascosi dietro una finestrella per spiare quanto accadeva . Iniziò a spogliarsi e mentre si calava le mutande mi mostrò la più bella pecorina che abbia mai visto aveva una fica enorme e piena di peli e mentre si piegava sempre di più mi mostrò anche il buco del culo ad un tratto con uno scatto si girò e mi becco in pieno che la stavo guardando . Lei si incazzò da morire e mi urlo di salire che dovevamo parlare .Feci come mi chiese così salii sopra aveva solo il sotto del costume e le tette al vento , mi arrivò un ceffone che angora a pensarci mi fa male il viso tra le lacrime cercavo di chiedergli scusa ma lei senza ragioni mi spinse alla cucina e si mise di fronte mi guardava negli occhi così mentre imprecava mi chiese del perché avevo spiato .Io messo alle strette confessai che da quando ero piccolo sognavo la sua fica .Ero pronto ad avere un altro ceffone ma non fu così anzi lei mi chiese con mio stupore di raccontare per filo e per segno quello che sognavo. Iniziai il racconto mentre parlavo lei sembrava molto interessata e mi spingeva ad andare avanti io avevo il cazzo di marmo e lei lo vide con mio stupore lei mi chiese siccome io l'avevo vista nuda di levarmi i pantaloncini come un robot ubbidii ,la mia asta svettava verso l'alto e lei senza emette un fiato lo prese in mano e iniziò un lento movimento su e giù io andai in paradiso e zia se ne rese conto .Questo è per farmi perdonare dello schiaffo i disse io godevo da matti .Mentre lei mi segava mi tirò verso di se e cademmo sul letto , ero sopra di lei l'unico ostacolo che non mi permetteva di chiavarla era la sottile stoffa del costume gli misi la lingua in bocca lei l'accettò senza obbiezioni così mi feci coraggio e misi la mia mano dentro il costume inizia un ditalino che la fece diventare tutta rossa preso dalla voglia gli sfilai il costume ora avevo il mio cazzo a contatto con la sua fica che colava brodo struscia struscia entrai dentro quella caverna e comincia a pompare come un matto lei godeva e urlava chiedendo di spingerlo sempre di più voleva dentro anche le palle, la misi a pecora e vederle da dietro il buco del culo e la figa grondare mi fece diventare un toro lo rimisi dentro tutto come voleva lei dopo un po' lei mi disse voglio il tuo cazzo nel culo io senza fare un parola e senza farmelo ripetere lo tiraì fuori dalla sua ficona grondante lo puntai verso il culo lubrificato da i suoi umori e lo misi tutto dentro fino alle palle lei rimase un attimo senza fiato poi prese a muoversi come un pistone in un cilindro godeva come una maiala urlava che ne voleva sempre di più all'improvviso arrivò dirompente una sborrata che le riempì tutto lo sfintere tanto da farlo colare tutto sulle gambe. Quando tornammo alla realta lei si raccomandò di non dire niente che questo era il nostro segreto e che se facevo come diceva lei lo avremmo rifatto. Io ho sempre rispettato questo e da allora la trombo regolarmente senza pietà come vuole lei

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