Meglio una gallina oggi che un uovo domani

Scritto da , il 2011-08-07, genere zoofilia

Larga la foglia, STRETTA la via, voi dite la vostra ch'io dico la mia.

Mi chiamo Stefano, ho 27 anni e fino a due anni fa ho sofferto a causa del mio membro.. purtroppo le dimensioni sono piuttosto ridotte, raggiungo a mala pena 7 cm in erezione e il diametro è proporzionato. Non potete immaginare l'insoddisfazione che provo sia io sia le mie partner. Loro nemmeno si accorgono di quando entro.. mentre per me è come navigare nell'oceano.
Dopo anni di rapporti insoddisfacenti, ho fortuitamente trovato la mia partner ideale.

Un giorno andai a trascorrere il weekend in un agriturismo toscano, in piena campagna. C'era anche una bella piscina fresca e decisi di concedermi un bagno refrigerante. Intorno a me, notai immediatamente fin troppe giovani coppie che si rilassavano, scambiavano limonamenti dentro e fuori dall'acqua e, senza rendermene conto, mi ritrovai con una erezione e parecchia insoddisfazione per la mia vita. Nonostante la mia ragazza fosse lì con me, preso da un attimo di follia, scappai verso la nostra stanza. Passando per il campo, mi finì fra le gambe una morbida e bellissima gallina tutta bianca, sembrava uno spruzzo di panna montata nel bel mezzo del prato verde. Non era per niente impaurita dalla mia presenza. Senza pensarci e preso da non so che cosa, la sollevai e la portai via con me. Poco dopo, mi resi subito conto della vera natura morbosa dei miei impulsi: Volevo scoparmela. Appena arrivato in stanza mi chiusi dentro a chiave furtivamente, sentendomi un po' in colpa, ma allo stesso tempo eccitatissimo. SPeravo non mi avesse visto nessuno.

Non appena chiusi nella stanza, accesi un po' di musica per camuffare i rumori e infilai due dita sotto il soffice piumaggio alla ricerca del divino pertugio. Eccolo lì. Stretto e caldo, finalmente della giusta misura per meglio custodire il mio esile ma turgido cazzetto. La gallina non opponeva alcuna resistenza, inumidii un dito con la saliva per lubrificare la malcapitata. Sentii subito il cazzo duro come non mai che voleva finalmente penetrare quella oscura caverna piena di piccoli piaceri. Abbassai quindi il costume e così, in piedi davanti allo specchio dell'armadio per far godere anche i miei occhi dell'atto, reggendo la mia piccola complice con le mani, infilai il cazzo nel suo bel culetto tondo e morbido. Scivolò lungo le strette e calde pareti senza alcuna difficoltà. Questa depravazione dal sapore sudamericano mi fece impazzire, dopo una raffica di stantuffate eiaculai abbondanetemenete e come mai prima d'ora.. il cazzo era come stretto in una morsa di piacere da cui non sarebbe voluto uscire mai. Dopo averla rienpita, la allontanai da me e caddi sfinito sul letto, finalmente appagato.

Il giorno dopo fui tentato dall'avere un altro rapporto con la mia pulcina. Andai a cercarla nella stalla antistante ma la trovai dedita alla deposizione delle uova. Rimasi sconcertato e passai almeno 10 minuti a contemplarla.
Alla fine, giunsi alla conclusione di non voler diventare già padre, così quella sera mi feci una bella frittata. A pensarci bene, aveva uno strano retrogusto di umori intimi. Con ghigno compiaciuto, offrendo un po' della frittata alla mia fidanzata, pensai che quelle uova erano proprio figlie di loro padre.

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