Seghe, pompini e inculate

di
genere
gay

Come ogni mattina, mi recai a quella spiaggetta isolata in cui potevo praticare il nudismo. Adoravo prendere il sole disteso suo mio telo da spiaggia e lasciarmi accarezzare il corpo da un leggero alito di vento nella sua piu'completa nudita'.
Era un luogo riparato dagli sguardi indiscreti dalla gente e quasi nessuno passava da quelle parti, gli unici che venivano erano naturisti come me, oppure omosessuali che cercavano intimita'. Mi alzai con l'intenzione di fare una breve passeggiata, mi avviai e dopo un centinaio di metri arrivai nel punto in cui iniziava una pinetina. Mi inoltrai tra gli alberi e fatti pochi passi mi ritrovai davanti agli occhi un immagine alquanto stuzzicante. Due ragazzi nudi, uno completamente disteso sull'erba, l'altro prendeva in bocca il cazzo dell'amico, stavo per andarmene ma la curiosita' mi trattenne e rimasi a guardare, loro due, pur avendo notato la mia presenza, seguitarono nel loro gioco.devo dire che quello che prendeva il cazzo ci sapeva fare, lo teneva fermo alla base e con la lingua accarezzava il glande, provocando sussulti all'amico, lentamente lo imbocco'in tutta la sua lunghezza e inizio un lento salivoso pompino, ad ogni risucchio il compagno gemeva,ogni tanto lo toglieva dalla bocca e gli dava giu' a leccarlo tutto. Ando' avanti cosi' per un bel po', alla fine succhio' piu' veloce facendosi godere in bocca, ingoio' parzialmente la sborra e quella che non bevve, colava lungo l'asta del cazzo. Il compagno mugolava sussultando e lanciando urla di piacere.
Che ragazzo fortunato, pensai.
Si, fortunato perche'nel vedere l'espressione estasiata che aveva, sicuramente quello era stato un bocchino come non aveva mai ricevuto prima.
Rimasi a guardare calamitato dalla scena e un qualcosa di indefinito si approprio'della mia mente, non seppi spiegarmi cosa fosse ma mi ritrovai a fantasticare sul fatto che a fare quel pompino fossi io. E piu' ci pensavo, piu'mi assaliva la voglia di prendere un cazzo nella bocca. Intanto i due avevano ripreso a pastrugnarsi, il cazzo rientro'nella bocca e riprese vigore. Quando fu di nuovo duro, il ragazzo passivo si posiziono' a pecorina e l'amico arrivandogli dietro pianto' il cazzo nel culo,scoparono come ricci per una buona mezz'ora e alla fine la sborra fuoriusci'dal culetto del tizio portando entrambi al godimento. Io, da parte mia mi ritrovai con il cazzo duro e'con la. voglia di sbocchinare qualcuno, realizzai quello che non sapevo... Ero gay...
Una voce alle mie spalle:spettacolo magnifico, vero?, si risposi senza voltarmi, veramente bello.qualcosa si appoggio' al mio culo, mi voltai e vidi un cazzo grande e venoso che svettava orgoglioso e subito dopo ne comparve un altro. Non capii piu' nulla, presi in bocca uno dei cazzi e iniziai a segare l'altro, spompinavo e masturbavo alternativamente fino a quando sborrarono riempendomi la bocca e innaffiandomi il petto e la faccia. Ahhhhhh siiiiii mhhhhh, ancora, ne voglio ancora deliravo, i due me lo misero in bocca entrambi e uno di loro lo tolse. venne a piantamelo nel culo con un colpo secco, urlai per il dolore e le lacrime uscirono copiose, fermati, ti prego, toglilo, dissi, ma il tipo imperterrito comincio' ad incularmi, piansi fino a che il dolore Passo'e il piacere prese il sopravvento facendomi godere nello stesso momento in cui mi farcirono di sborra.... Ahhhhh...
di
scritto il
2019-10-01
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