Il campo di calcetto

Scritto da , il 2019-06-04, genere gay

Eravamo 5 amici, in un piccolo paese della provincia in cui l'unico svago era un parco giochi con le altalene per i bambini ed un piccolo campo da calcetto. Avevamo quell'età in cui le altalene ci avevano stufato e volevamo giocare a calcetto. Il campo però era appannaggio dei ragazzi più grandi, noi avevamo tra i 14 - 15 anni mentre loro attorno ai 17 più o meno. Noi cinque ragazzini non ancora del tuto maturi, ovvio ci segavamo ed era capitato di farlo anche insieme, nei pomeriggi in cui ci annoiavamo e magari girando per le campagne trovavamo qualche giornaletto porno abbandonato. Capitava che ci appartassimo e sfogliando ci venisse duro. Il più grande di noi, Marco, l'unico 15enne del gruppo un giorno lo tirò fuori e cominciò a segarsi. Chiese a Stefano, il più piccolo di noi se si faceva le seghe o se avesse bisogno di istruzioni, e noi tutti giù a ridere!
"Certo che me le faccio" dice lui
"Dai fammi vedere allora!"
e Stefano tirò fuori il suo pisellino e cominciò a menarselo. Ovviamente era più piccolino di quello di Marco, che già aveva un po' di peli mentre Stefano nulla…
Dopo un po' ci unimmo anche noi e lo tirammo fuori. Marco era il più dotato del gruppo ed anche il più sviluppato, noi altri tre più o meno eravamo allo stesso livello, essendo coetanei, mentre Stefano era il più piccolo ed il meno dotato. Solo uno di noi era circonciso, per una fimosi che aveva dovuto operare.
Da quel giorno in poi ogni occasione era buona per farci una sega insieme. Marco aveva preso l'abitudine di farsele fare da Stefano, con la scusa che lui era il più grande e Stefano il più piccolo, lo doveva "servire".

Era eccitante vedere Stefano che glielo menava e si menava il suo, ed era strano vedere la differenza notevole nelle dimensioni. Marco sborrava già parecchio, noi tre non molto mentre Stefano quasi nulla. Era sempre così, anche noi avremmo voluto chiedere a Stefano di farci le seghe ma Marco lo voleva tutto per se e quindi noi dovevamo accontentarci di farcele per conto nostro guardando lui che si godeva i lavoretti di Stefano…
Marco un giorno mi confidò che avrebbe voluto farselo succhiare da Stefano, come vedeva fare nelle riviste che ci capitava di trovare in giro, aveva un voglia matta, mi raccontò che aveva sempre voglia, che si segava spessissimo anche da solo, più volte al giorno, ma che avrebbe voluto di più. Trovai strano che non gliel'avesse ancora imposto dato che era un po' prepotente e spaccone, ma forse, anche per lui questo era un po' eccessivo.
Io sapevo per certo che se glielo avesse chiesto Stefano avrebbe accettato più che volentieri, aveva un'ammirazione per Marco, avrebbe fatto di tutto per lui, me l'aveva detto lui stesso, sì, è vero, io ero un po' il confidente del gruppo, tutti mi raccontavano le loro cose, comprese quelle più intime.
Dissi a Marco che come gli aveva chiesto di fargli le seghe, secondo me poteva chiedergli anche di prenderglielo in bocca. Al solo pensiero di vedere un cazzo succhiato dal vivo mi ea venuto duro!
Decise che alla prossima occasione gliel'avrebbe chiesto e così fu….

CONTINUA

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