La compagna dominante

Scritto da , il 2019-05-08, genere feticismo

Premessa é il mio primo racconto quindi se cu sono errori scusate. Io sono un ragazzo di 15 anni e sono feticista non é da molto che ne sono consapevole, in classe mia c'è questa ragazza che chiameremo Paola che ha un culo fantastico ma deficita un po' di seno porta una seconda ma ha un 36-37 da paura.
É da quando l'ho vista che sogno di leccarle i piedi e non solo. Un giorno siamo partiti per una gita di classe e io ero con lei E un nostro compagno luca che é fidanzato e la sua ragazza era nel nostro treno(stavamo andando in Sicilia e avevamo le cuccette).
Arrivati in Sicilia dopo la prima notte ci hanno avvisati che quel giorno si avrebbe dovuto camminare un sacco perché dovevamo cambiare hotel dei problemi che i prof non hanno voluto specificare.
Partiamo e dopo un paio d'ore sotto il sole cocente eravamo tutti sudati soprattutto perché avevamo le scarpe da tennis Paola indossava delle All-Star chiuse fino all'ultimo.
Arrivati all'hotel i prof ci avvisarono che le stanze non saranno come previste perché li avevano disponibili solo le doppie e 1 tripla, io e Paola non avevamo problemi a dormire insieme siccome siamo grandi amici. Entrati in stanza stanchi ma soprattutto sudati io vado subito a farmi una doccia, appena uscito vidi le sue scarpe nell'angolo allora la invito a farsi una doccia i modo da poter restare solo con quelle 2 meraviglie lei accetto e corse a farsela anche perché ci sarebbe stato il pranzo tra circa un'ora.
Finalmente da solo non esito a prendere una delle due scarpe e attaccarmela al naso e annusare erano ancora bagnate dalla camminata appena fatta e allora senza pensarci due volte inizio a leccare l'interno della scarpa ma non sento l'acqua andare e inizio a sospettare qualcosa e scopro che in realtà non era in doccia ma era al telefono con la sua migliore amica per raccontarlo un Po come va.
Allora inizio a segarmi su quelle splendide scarpe e non faccio in tempo a finire che esce dal bagno all'improvviso con ancora il telefono all'orecchio, io mi sbrigati a mettere a posto tutto ma penso che lei se ne sia accorta perché per tutto il resto della giornata mi guardava in modo strano.
Ma non fece in tempo neanche a rientrare il bagno che entrarono per avvisarci che era ora di andare a pranzo il tempo che Paola si ripetesse le scarpe e saremmo scesi. pranzammo e dopo pranzo andammo a fare escursione Paola era sudatissima ancora più di prima.
Tornammo in hotel e ci avvisarono di non lavarsi per se no non facevamo in tempo a cenare allora tutti di fretta andammo a cenare dopo cena i prof ci fecero giocare noi andammo in una specie di discoteca per minorenni li vicino e ballano per tutta la sera, tornammo i stanza e la prima cosa ce fa Paola é chiedermi se potevo farle un massaggio ai piedi per be erano distrutti e io senza stare troppo a rifletterci accettai mi misi in ginocchio hai piedi del letto con lei seduta davanti inizia con il togliergli le scarpe e sali un penetrando odore di piedi solamente togliendogli una scarpa poi passai all'altra e anche li si spigionó un tale odore da farmi venire un'erezione. Iniziai a massaggiare e dopo un Po lei disse: "ti ho visto oggi con le mie scarpe in mano che le annusavi non sapevi fossi feticista" e allora mi confessai dicendole che non l'avevo detto per non rovinare l'amicizia perché a molte ragazze non piace avere un'amico feticista ma non feci in tempo a finire la frase ce mi ritrovai il suo piede e 3 centimetri dal naso con quei calzini inzuppati di sudore e mi disse: "sai io ho sempre voluto un amico da poter ricattare e ora lo ho da adesso in poi tu sarai il mio schiavo chiaro? Dovrai fare tutto cio che ti dico anche se non vorrai". Io feci un cenno di approvazione con la testa e mi feci comandare inizió a darmi ordini " veloce annusami u piedi. Bravo così" dopo un Po mi prese per i capelli e mi disse " apri la bocca" e mi sputó in bocca per due o tre volte dopo di che mi tiró 2 schiaffi fatti bene e mi disse di levarle i calzini che non aveva finito con me.
Mi disse di sdraiarmi a terra e dopo avermi infilato i suoi calzini bianchi con una leggero alone di sporco sotto e tutti fradici di sudore in bocca mi mise una scarpa sul naso e inizió a saltarmi sulla pancia dopo di che mi sollevò di colpo la testa e dopo che mi ha tolto i calzini dalla bocca mi disse "Adesso mi diverto" con un sorrisino appena accennato mi prese con entrambe le mani la testa e mi ficcó il suo piede in bocca iniziando ad asnimare dopo un po cambiò piedi e me lo spinse fino quasi alla gola una volta terminato mi disse "da ora in poi tu sei il mio schiavo e voglio che tu sia sempre hai miei piedi e non solo metaforicamente me li dovrai leccare annusare e massaggiare ogni volta che vorró e preparati perché lo sai che io vado a correre ti chiamoró lavapiedi mi piace ora vai a leccare le mie scarpe e poi dormi per terra SCHIAVO. Continua

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