Le medicine alla moglie del mio amico
di
Banana Trapanante
genere
tradimenti
Vi racconto questa storia vera, che mi é capitato l'altro giorno con la moglie del mio migliore amico la chiameremo Anna ( nome inventato), mi chiama al cellulare perché aveva bisogno di medicine per il suo bambino di 3 anni, con la febbre alta da 3 giorni, il mio amico era a lavoro, sapeva come libero professionista potevo asentarmi da lavoro, sarei andato a portagliele a casa, mi é arrivata ricetta per computer la stampo e vado in Farmacia, faccio uno squillo per non svegliare il bambino, lei mi bacia mi ringrazia, mi doveva dare 30 euro, va al piano di sopra e mi chiede di accomodarmi, scende mi chiede se voglio un caffè, Anna non é il mio tipo é una donna 43 anni in carne, con tette davvero grosse almeno ottava e una bocca super arrapante, non nascondo qualche volta ho fantasticato che mi spompinasse, non é mai stata il mio tipo; torniamo al racconto; Si avvicina mi chiede un favore se gli preparo il caffè se glielo porto al piano superiore, mentre mette la supposta al bambino, fatto caffè la metto in una tazza, lo porto al piano superiore, la stanza era buia, nel penombra sul letto trovo Anna alla pecora, con una vestaglia trasparente e con reggicalze e body nero, mi sorride e mi dice: ti interessa intocciare il biscotto con il caffè? Io ero bloccato non sapevo cosa fare era arrapante forse la situazione o forse erano 4 giorni che non scopavo, mi é venuto un cazzo d'acciaio pulsava mi faceva male nei pantaloni.
Mi avvicino a lei con la patta e lei sorride e mi slaccia la cintura e dopo il bottone jeans abbassa la lampo il cazzo erezione esce dalle mutande, lei mi sorride mi dice: Ah però avevi voglia pure tu, senza una parola si prende in bocca la mia capellona lavorando con la lingua, a ogni pompata vedo le tettone che ballano, mentre mi spompina mi guarda con gli occhi all'insù, poi inizia a leccare le palle e l'asta, mi sussurra: che bel cazzo duro, lo voglio dentro, si gira alla pecora si bagna la figa con la saliva e prende il mio cazzone venoso duro come il ferro, lo inesta con la capella semi dentro alla figa, io con un colpo di reni lo metto tutto dentro sento sussulto di lei si morde le lenzuola per non urlare e non svegliare bambino nell'altra stanza, inizio pompare il culone bianco, inizia a piacermi la sua vagina é una vera fornace, la giro vedo i tettoni immensi con i capezzoli turgidi e duri, prende da un casetto del lubrificante e lo mette sul clito mentre la penetro si tocca clitoride, dopo 4 o 5 minuti di pompata veloce e piano vedo i suoi occhi arrivano orgasmo, tiro fuori il cazzo inizio leccarle il clito poche slappate della mia lingua calda sento fiume mi arriva in faccia, mi ripulisco con il lenzuolo e inizio a ripomparla con forza arriva un altro orgasmo, mi guarda negli occhi: dai porco fottimi il culo; si mette lubrificante, sul buco del culo e appena appoggio la capella grossa al buco entra velocemente, inizio a pompare con forza, culo e largo, lei si tocca clito con la mano destra con la sinistra prende la tetta grossa inizia a leccare capezzolo, sento un esplosione sulle mie palle, un getto gli esce dalla vagina del suo orgasmo, mi guarda ora dammi il cazzo in bocca non voglio che il bimbo si svegli ti tocca andare via con le palle piene, si mette a ridere, io sono in piedi mentre vedo le tette che ballano inizia pompare più forte spingendo il mio cazzone fino alle sue tonsille, mi prende la mano e me la mette sulla sua testa, inizio spingerla e dargli ritmo, arriva una schizzata potente gli arriva fino in gola facendole andare di traverso quasi strozzandola, mentre sputava sborra sulle tette continuava a segarmi, mi guarda mi dice: ha ragione Marco ( suo marito e mio amico) sei un porco depravato, magari vieni a trovarmi un pomeriggio siamo soli ti distruggo, ci rivestimmo e lei ando' dal figlio e io tornai in ufficio, dopo poche ore ricevetti un vocale di Marco: Anna mi ha detto del favore, ti ringrazio sei sempre amico, spero ti abbia offerto un caffè?
Mi avvicino a lei con la patta e lei sorride e mi slaccia la cintura e dopo il bottone jeans abbassa la lampo il cazzo erezione esce dalle mutande, lei mi sorride mi dice: Ah però avevi voglia pure tu, senza una parola si prende in bocca la mia capellona lavorando con la lingua, a ogni pompata vedo le tettone che ballano, mentre mi spompina mi guarda con gli occhi all'insù, poi inizia a leccare le palle e l'asta, mi sussurra: che bel cazzo duro, lo voglio dentro, si gira alla pecora si bagna la figa con la saliva e prende il mio cazzone venoso duro come il ferro, lo inesta con la capella semi dentro alla figa, io con un colpo di reni lo metto tutto dentro sento sussulto di lei si morde le lenzuola per non urlare e non svegliare bambino nell'altra stanza, inizio pompare il culone bianco, inizia a piacermi la sua vagina é una vera fornace, la giro vedo i tettoni immensi con i capezzoli turgidi e duri, prende da un casetto del lubrificante e lo mette sul clito mentre la penetro si tocca clitoride, dopo 4 o 5 minuti di pompata veloce e piano vedo i suoi occhi arrivano orgasmo, tiro fuori il cazzo inizio leccarle il clito poche slappate della mia lingua calda sento fiume mi arriva in faccia, mi ripulisco con il lenzuolo e inizio a ripomparla con forza arriva un altro orgasmo, mi guarda negli occhi: dai porco fottimi il culo; si mette lubrificante, sul buco del culo e appena appoggio la capella grossa al buco entra velocemente, inizio a pompare con forza, culo e largo, lei si tocca clito con la mano destra con la sinistra prende la tetta grossa inizia a leccare capezzolo, sento un esplosione sulle mie palle, un getto gli esce dalla vagina del suo orgasmo, mi guarda ora dammi il cazzo in bocca non voglio che il bimbo si svegli ti tocca andare via con le palle piene, si mette a ridere, io sono in piedi mentre vedo le tette che ballano inizia pompare più forte spingendo il mio cazzone fino alle sue tonsille, mi prende la mano e me la mette sulla sua testa, inizio spingerla e dargli ritmo, arriva una schizzata potente gli arriva fino in gola facendole andare di traverso quasi strozzandola, mentre sputava sborra sulle tette continuava a segarmi, mi guarda mi dice: ha ragione Marco ( suo marito e mio amico) sei un porco depravato, magari vieni a trovarmi un pomeriggio siamo soli ti distruggo, ci rivestimmo e lei ando' dal figlio e io tornai in ufficio, dopo poche ore ricevetti un vocale di Marco: Anna mi ha detto del favore, ti ringrazio sei sempre amico, spero ti abbia offerto un caffè?
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