La vera storia di mia moglie e Mattia

di
genere
trio

Questa storia è realmente accaduta circa 1 anno fa.
Ho pensato a lungo se condividerla o tenerla per me ma trovo eccitante ricordare e scrivere la mia esperienza.
Inizio presentandomi: sono Marco 32 anni e sono sposato da circa 3 anni con Fabiola che compie la prossima settimana 30 anni.

Siamo sempre stati una coppia senza particolari eccessi. Io sono un insegnante di liceo mentre Fabiola lavora part time per un’azienda farmaceutica. Io sono alto 1.78m fisico asciutto, non palestrato ma senza un filo di pancia. Fabiola è alta 1.70m, molto magra, capelli lunghi castano scuro, occhi nero scuro, una seconda abbondante e un sedere molto tonico e scolpito.

Non ama molto vestirsi elegante o in tiro ma le rare occasioni in cui mette un vestito corto e i tacchi difficilmente passa inosservata. Come dicevo ha due grandi occhi neri con taglio leggermente orientale, capelli mossi che arrivano a metà schiena. Spesso li tiene raccolti a coda di cavallo. Il fisico è sinuoso con due seni molto sodi anche se non di dimensioni esagerate. Non porta praticamente mai il reggiseno. Non ne sente il bisogno ed effettivamente non è necessario. Soffre molto il freddo quindi tende a coprirsi pesantemente. Questo è un peccato per chi le sta vicino poiché non mette in risalto le sue curve ben disegnate.

Nel privato e soprattutto in ambito lavorativo è una donna molto sicura di sé, che ottiene ciò che vuole e che non si tira mai indietro per raggiungere i suoi obiettivi.

Ci conosciamo da quasi 10 anni e da 3 siamo felicemente sposati. In tutto questo tempo non abbiamo mai avuto particolari problemi di coppia se non le solite discussioni banali di poca importanza. A letto è sempre stata una vera tigre, non si risparmia mai ed è disponibile ad ogni esigenza erotica. Così come nella vita di tutti i giorni non si tira indietro alle mie proposte e spesso è lei a proporre situazioni e momenti erotici.

Questa era la doverosa premessa che ci introduce a quanto è successo a giugno dello scorso anno. Vorrei dire di essere stato io il protagonista di questa storia ma fin da subito confesso che sono stato un mero spettatore incredulo di quanto stesse succedendo, ma mai contrariato.
Il protagonista di questo racconto, dicevamo, è il mio caro compagno di liceo Mattia.
Mattia è oggi un imprenditore agricolo, mio coetaneo possiede un piccolo terreno in Umbria e uno vicino Viterbo. Lavora duramente ogni giorno da quando si è diplomato, e chiaramente ha un fisico da vero palestrato. E’ alto 1.82m, spalle grosse e muscolose, capelli corti e sguardo pungente.

Mattia ha un piccolo casolare in Umbria e spesso invita noi e altri amici a trascorrere lì anche solo un finesettimana. Non è mai stato troppo fortunato con le donne, tutte le sue storie inevitabilmente non duravano più di 1 anno, o per mancanza di interessi comuni, o per incomprensioni troppo profonde da risanare.

A giugno dello scorso anno Mattia doveva svolgere compiti molto pesanti e non aveva tempo per prendersi giorni di ferie. Erano ormai molti mesi che la sua ex lo aveva lasciato e pertanto si ritrovava spesso a trascorrere weekend completamente solo. Per tali ragioni decidemmo di andare a trovarlo una settimana, anche se saremmo stati solamente noi tre.

Una volta arrivati al casolare ci sistemammo, come eravamo ormai soliti fare, nella nostra stanza con letto matrimoniale. Il giorno stesso andammo a lago per rilassarci e goderci il sole. Le prime giornate passarono in completa sintonia e serenità. Ci svegliamo praticamente allo stesso orario, avevamo tutti e tre gli stessi ritmi e le stesse passioni. Se un giorno eravamo stanchi rimanevamo a riposare tutto il giorno. Se non ci andava di cucinare andavamo a cena fuori. E in tutto ciò parlavamo e scherzavamo continuamente.
Grazie alle temperature calde di giugno Fabiola poteva finalmente sfoggiare il suo fisico asciutto e a cena mettere vestiti corti di un nero profondo, perfetti con i suoi occhi. Quando indossava questi abiti così aderenti finalmente si poteva godere del suo décolletè e dei suoi sodi seni. Con un reggiseno a balconcino poi era inevitabile che molti girassero lo sguardo. Tuttavia ciò per cui chiunque avrebbe girato lo sguardo al suo passaggio era il suo sedere tonico e di dimensioni perfette. Soprattutto quando prendeva il sole, quando era distesa, il suo sedere era uno spettacolo a cui non riuscivo ancora ad abituarmi.

Il primo giorno che mi accorsi di come la nostra intimità si stava facendo sempre più promiscua fu alle terme. Decidemmo di passare il pomeriggio in una zona termale di libero accesso a 1 ora di macchina dalla nostra dimora. Una volta arrivati ci sistemammo e con piacere notammo che eravamo praticamente gli unici nella zona termale. La prima cosa che mi colpì è che ci cambiammo tutti direttamente in macchina senza che questo potesse comportare disagi da parte di nessuno.

Fabiola era seduta sul sedile posteriore e senza particolari complimenti si levò maglietta e mutande per cambiarsi il costume. Mattia era divertito dalla situazione e con semplicità buttava un occhio allo specchietto retrovisore. Non lo faceva con malizia ma con quella complicità che ormai era parte integrante del trio. Tirandosi sù per sistemare la parte di sotto del costume era facile notare come Fabiola era scrupolosa nella depilazione totale e come i suoi addominali erano praticamente scolpiti.

Una volta cambiati scendemmo alle pozze termali e con piacere notai che la mia Fabiola era perfettamente a suo agio in mezzo a noi due, abbracciandoci insieme. Chi ci avesse visto da fuori non avrebbe potuto capire quale fosse la vera coppia.
Ci mettemmo come sempre a scherzare e ridere e ad un certo punto Mattia decise di prendere in braccio Fabiola per farle uno scherzo e gettarla dove l’acqua era più profonda. Lei era felice di questa situazione e rideva e si teneva a lui per non farsi lanciare. Lui la teneva stretta vicino alla vita e mentre lei si contorceva ridendo le sue mani non esitavano a sfiorarle il sedere e i seni.

Fu in quel momento che capì che forse il nostro trio era davvero più intimo di quanto avessi immaginato.

La sera stessa andammo a mangiare fuori e al ritorno decisi di guidare io e, visti entrambi molto stanchi e un pò brilli, consigliai loro di sistemarsi dietro per riposare o dormire un pò durante il tragitto a casa.
Fabiola si sistemò subito e senza esitazione sulla spalla di Mattia che la abbracciò e così si addormentarono per il tratto di strada.

No, quella sera non successe nulla. Andammo direttamente a letto. Provai a baciare mia moglie sul collo per capire se era il caso di fare l’amore ma lei si addormentò praticamente subito e rimase tutto così.

Il giorno dopo ci svegliammo tardi per andare nuovamente a prendere un pò di sole al lago. Questa volta Fabiola si era messa in testa di abbronzarsi a dovere e passò tutto il giorno distesa a prendere il sole. Ad un certo punto chiese a Mattia: “Ti dispiace se rimango in topless per un pò? E per il segno del costume”.
Mattia non aveva problemi e per me era scontato. Rimase pertanto con il pezzo di sotto del costume, distesa a godersi i raggi del sole. Non potei fare a meno di notare un’espressione compiaciuta sul volto del mio amico che decise tuttavia di tuffarsi al lago e fare quindi finta di niente.

Il pomeriggio si annuvolò parecchio e nel giro di una mezz’ora iniziò una pioggia intensa e che sembrava non dover finire mai.
Ci rifuggiamo velocemente nel nostro casolare e decidemmo addirittura di accendere un fuoco nel camino visto che la temperatura era notevolmente scesa.
Non avendo fatto in tempo a fare la spesa mangiammo qualche piccolo avanzo ma decidemmo comunque di aprire una bottiglia di vino.
Fabiola aveva preso forse un pò troppo sole poiché era abbastanza rossa su molte parti del corpo. Per tale ragione era vestita solo con un paio di mutande nere e una canotta leggera con tagli profondi sui lati e dalla quale si intravedeva senza problemi il seno nudo.

Sarà stato per il sole preso al mattino, o per la bottiglia di vino praticamente a digiuno, oppure per l’elettricità statica nell’aria ma quella sera eravamo particolarmente allegri e spensierati.
Fabiola si distese sul divano mettendo la testa sulle gambe di Mattia, io mi posizionai sulla poltrona con un bicchiere di vino bello pieno.
La scena che mi si presentava mi appariva immediatamente simile a quella nella zona termale. Stessi sguardi, stessi sorrisi e complicità. Fabiola era veramente bella così distesa, praticamente mezza nuda e con il viso arrossato dal vino. Il mio amico Mattia era a torso nudo e metteva in mostra i muscoli da chi è abituato a lavorare giornalmente.

Presi allora una decisione che cambiò la nostra vacanza e il mio modo di pensare a noi due. Mi alzai e dissi che dovevo andare in bagno. Feci pochi passi e mi misi invece a spiare mia moglie e il mio amico così vicini tra loro.

I primi momenti non successe nulla ma vedevo che entrambi erano un pò imbarazzati. Senza la mia presenza la testa di Fabiola sulle gambe di Mattia risultava sicuramente fuori luogo. Tuttavia rimasero così a lungo senza dire o fare nulla. Finché mia moglie cominciò a muovere la testa come spazientita ed ecco che Mattia si tirò leggermente su e con il suo solito sorriso disse, con fare allusivo ma senza malizia: “Fabi stai attenta perché se ti muovi troppo qui giù si sveglia tutto eh!” .
“Ah e cosa dovrebbe succedere?”
rispose lei ricambiando il sorriso. Iniziò pertanto a muoversi con fare giocoso e girandosi si rese conto che le si intravedevano i seni. Divertita più che intimidita prese a fare il solletico al mio amico e a dirgli:
”E allora? Che succede lì sotto?”
mentre intanto cercava con le mani di sfiorarlo e toccarlo in più parti. Lui si difendeva divertito prendendola per i polsi ma fu inevitabile.
Con un grande sorriso si fermò:
“Ecco fatto! Questa è colpa tua!”
disse indicando con lo sguardo la sua erezione.
Indossando leggeri pantaloncini la sua erezione era evidente ma ancora più evidente erano le dimensioni enormi del suo pene. Nonostante ancora coperto si poteva capire che aveva delle misure indubbiamente fuori dal normale.
Fabiola se ne accorse ed esclamò: “Madonna santa! Ma cos’è?”.

Devo spezzare una lancia a mio favore. Il mio pene non è indubbiamente piccolo. E’ sicuramente nella media, né troppo grande né troppo piccolo ma in confronto a quello del mio amico non c’era assolutamente storia. Non avevo idea che fosse davvero un cosiddetto superdotato.

Spiando la situazione da dietro la porta anche io ebbi inaspettatamente un’erezione. Mia moglie non mi stava tradendo eppure questa idea ormai aveva preso forma e più ci riflettevo e più mi eccitava l’dea.

Non ci pensai due volte. Entrai non facendo nulla per nascondere la mia erezione ed esclamai divertito: “Perdonatemi ma allora tanto vale divertirci tutti insieme.”
I due sobbalzarono vedendomi arrivare e posarono gli occhi sulla mia erezione evidente dal costume.
Dichiarai con calma nella voce: “Siamo qui e ci troviamo bene insieme. Tanto vale che rimaniamo spontanei e lasciamo che le cose vadano come devono andare”.

Mia moglie mi guardò con il suo sguardo profondo, Mattia invece distolse lo sguardo intimidito.
Senza dire una parola si mise seduta e si tirò via la maglietta mostrando i suoi seni rotondi e i suoi capezzoli inaspettatamente duri. In quel momento capii che questa idea non era venuta solamente a me ma anche mia moglie da tempo aveva immaginato un finale del genere.

Vedendo tuttavia Mattia in difficoltà capii che aveva bisogno di comprendere ancora la situazione e dissi che sarei andato di là a prendere dell’altro vino.
Questa volta non volli spiarli ma lasciarli in un minimo di intimità. Scesi veramente in cantina e scelsi con cura un Barolino del 1996. Mi sembrava perfetto per l’occasione. Mi fermai solo un istante al bagno per sistemarmi e risciacquarmi.

Quando rientrai nella stanza con la bottiglia in mano quasi mi scappò rischiando il peggio. La scena vista così d’impatto aveva dell’incredibile.

Mia moglie era poggiata per terra in ginocchio. Intravedevo solamente la sua testa andare avanti e indietro e inconfondibili rumori di risucchio. Mattia aveva le braccia aperte, seduto sul divano e la testa reclinata con un’espressione di puro godimento.

Lui era completamente nudo, lei aveva ancora il pezzo di sotto del costume.

Poggiai il vino sulla credenza e mi avvicinai. Potevo vedere il gigantesco pene del mio amico che spariva e ricompariva dalla bocca di mia moglie. Vedere una scena del genere da fuori, quando l’avevo vissuta in prima persona tante volte mi eccitò in maniera incontrollata. Dovetti levarmi il costume perché non potevo più trattenere la mia erezione.

Mia moglie non si risparmiava, giocava con le mani così come con la lingua in una frenesia che conoscevo bene nei nostri momenti intimi. Il mio amico sembrava trasformato. Era l’espressione del più puro piacere. Iniziai a masturbarmi con delicatezza mentre sempre in piedi mi godevo questa scena erotica.

Ad un certo punto Mattia decise di interrompere mia moglie e le prese la testa, si alzò e la fece mettere in piedi. Le abbassò il costume e la aiutò a sfilarglielo. Finalmente vedevo il volto di mia moglie. Gli occhi socchiusi, la bocca ancora un pò sporca e l’espressione vogliosa e seria.

Le prese con una mano il seno e glielo strizzò forte. Con l’altra mano iniziò a toccarla sotto dove già era completamente bagnata. Iniziarono i gemiti di piacere e il senso di eccitazione che aumentava.
Mattia ad un certo punto scattò, la prese in braccio con movimenti decisi e lei gli si avvinghiò con le gambe. Lui non si lasciò sfuggire la situazione e infilò il suo grande pene nella sua vagina. Urla di piacere uscirono da mia moglie miste a gridolini e richieste come “Ancora…ancora…oddio…lo sento tutto..”

In tutto ciò la mia presenza era assolutamente superflua. Era come se non ci fossi. Non mi consideravano ma a me stava bene così. Decisi di fermarmi e di sedermi, nudo, sulla mia poltrona a godermi questo spettacolo erotico.
Era come se nel godimento di mia moglie potessi godere anche io. Come se la sua eccitazione non si fermasse al suo corpo ma raggiungesse inevitabilmente anche le mie parti intime.

Mattia iniziò a sbatterla con forza contro la parete adiacente e ad emettere suoni animaleschi e forti. Mia moglie continuava a gridare da piacere e chiedeva continuamente di non smettere. Vedevo il suo seno sbattere con forza sui pettorali del mio amico, il sedere di Mattia chiudersi con forza ad ogni impatto e tutti i suoi muscoli tesi nello sforzo.

La situazione prese una piega ancora più estrema quando mia moglie iniziò a parlargli all’orecchio: “Sììì di più fammelo sentire dentro”.
In Mattia scattò qualcosa. Evidentemente il linguaggio sporco pronunciato da mia moglie in quel modo all’orecchio era per lui puro piacere.
Si interruppe. La mise con i piedi per terra. Le prese la testa e le disse vicino: “Ti piace? Ne vuoi ancora?”
Lei lo guardò ormai persa nell’eccitazione e rispose di sì.
Al che lui la prese, la girò, la sollevò con un’incredibile facilità e la poggiò a pecora sulla sponda del divano.
Avevo capito cosa stava per succedere ma non osavo intervenire, volevo sapere mia moglie dove voleva arrivare. Il suo ano era assolutamente vergine e non ci era mai passato neanche per la mente di poter provare il sesso anale.
Infatti vidi mia moglie esitare un momento e provare a tirarsi sù dicendo: “Vabbè aspetta un attimo però non so se…”
Mattia era tuttavia irriconoscibile a causa della situazione e dell’eccitazione. Rispose: “Non preoccuparti”. Sputò sulle mani e lubrificò l’ano di mia moglie in rapidi e precisi gesti. Lei provò ad opporsi ma lui la costrinse con forza nella sua posizione. Non feci in tempo ad alzarmi per capire se era il caso di intervenire che lui la penetrò con decisione e forza.
Mia moglie cacciò un urlo che poi seppi essere dovuto più all’inattesa situazione che al dolore.
Durò qualche attimo. Mattia iniziò a percuoterla e ad andare avanti e indietro. Lei dallo spavento iniziale passò velocemente a profondi gemiti. Cercava ancora di opporsi ma con meno forza e lui continuava a spingerlo dentro senza risparmiarsi.
Si chinò sulla sua nuca e le disse: “Ora ti piace tutto dentro?”
La risposta di mia moglie mi stupì: “Sììì sììì oddio sìììì”. Sembrava non saper dire altro.
Ormai ero in piedi un pò preoccupato ma mi resi conto che la situazione era sotto controllo. Vedevo la schiena di mia moglie formare un arco ripetutamente e i suoi lunghi capelli volare a destra e sinistra ogni volta. La sua mano che cercava di toccare o fermare il pube di Mattia e il suo braccio teso per tenerla ferma in quella posizione in modo da poterla montare come più gli piaceva.

Mia moglie ogni tanto cercava ancora di trattenersi dicendo :”Mi fa male….oh siiii” mischiando pertanto eccitazione a dolore. Le sue natiche stavano diventando rosse per le botte ricevute e la sua faccia aveva un’espressione di dolore e godimento.
Mattia evidentemente amava questo genere di sesso perché più lei si lamentava più la sbatteva con violenza spingendo il suo pene in profondità.
Il divano si stava spostando per i terribili colpi che assestava il mio amico.

La situazione finì tuttavia prima di quanto avessi immaginato. Il mio amico probabilmente non era solito durare troppo e in un momento di estasi eiaculò nel perfetto tondo sedere di mia moglie. Inutile soffermarsi su quanto sperma uscì dai mesi di astinenza di Mattia.

Finalmente uscì da mia moglie che si piegò per terra con il fiato corto ma visibilmente soddisfatta. Mi guardò, venne da me, mi baciò in bocca e andò in bagno per lavarsi.
Rimasi con la mia erezione e il mio pene in mano ma vista la situazione decisi di non concludere almeno io, e cercai di risistemarmi.

Nel frattempo il mio amico era completamente spompato, disteso a terra e distrutto fisicamente. Si alzò si vestì al volo e venne da me. Era ovviamente in imbarazzo e mi disse:”Non so cosa sia successo ma se per te questo è stato un problema sono pronto a chiederti scusa e a non vedervi mai più.”
La sincerità del suo tono e il suo imbarazzo mi colpirono.
Non dissi nulla per un pò e alla fine parlai: “Tra me e Fabiola c’è una fiducia e un rispetto che va oltre le normali coppie. Se lei ha scelto te è perché tu puoi darle piacere e il suo piacere per me è la cosa più importante. Non sei uno sconosciuto qualunque e soprattutto non avete fatto nulla di nascosto da me. Per me va bene così.”

Ci scambiammo un’occhiata di intesa e ce ne andammo ognuno nella sua camera. Io che aspettavo Fabiola per capire anche da lei cosa fosse successo…

FINE PRIMA PARTE







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2019-02-13
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