La Prof Di Ginnastica

Scritto da , il 2019-01-04, genere feticismo

Ciao, sono Leonardo, ho da poco compiuto 16 anni e volevo raccontarvi questa esperienza successa a metà anno scolastico. Era l'ultima ora di educazione fisica e la professoressa Alessandra (sulla trentina, bassa, con le tette non troppo grandi ma neanche piccole e soprattutto un culo meraviglioso) mi disse che a fine lezione mi doveva parlare. Io impaurito annuii e aspettai la fine dell'ora. Quando tutti ormai erano andati via la prof mi invitò nello spogliatoio e iniziò a parlarmi della mia condotta e del fatto che io non faccia mai educazione fisica (si, non ho voglia di fare un cazzo a scuola). Tutto normale fino a quando si tolse le scarpe e i calzini... Io, feticista da tempo, non riuscivo a distogliere lo sguardo da quei piedini stupendi tant'è che la prof se ne accorse e mi chiese: "Che c'è? Per caso sono brutti?" e io risposi a fatica dopo qualche attimo: "Beh, no... Anzi il contrario. Ehm... Li trovo veramente belli" Non so come abbia trovato il coraggio ma quei piedi mi stavano facendo uscire pazzo. Saranno stati un 37/38 con le dita ben proporzionate e delle unghie ben curate senza smalto. Dei piedi perfetti. Ritornando a noi, la prof prima mi guardo male e poi fece un sorriso malizioso. Poi disse: "Ah sì? Quindi ti piacciono i piedi eh?" e io ormai rosso dalla vergogna: "Si... Molto". Appena finito di pronunciare la frase la professoressa alzò la gamba e mi disse: "Mh, davvero? Dimostramelo dai." Io ormai impietrito, all'udire delle ultime 2 parole mi feci coraggio, presi il piede in mano e inizia a massaggiarlo incredulo di ciò che stava succedendo. Poi lo annusai e senti l'odore di piede sudato che manca poco mi fece eiaculare istantaneamente. A quel punto la prof disse: "Dai! Cosa aspetti? Tutto qui? Leccali muoviti che tra poco devo andare via." Io ubbidii all'istante. Iniziai leccando la pianta arrivando fino alle dita, poi succhiai lentamente un dito per uno. Subito dopo mi porse l'altro piede dicendomi: "Ehi io di piedi ne ho 2!" Feci la stessa cosa anche con quello. Il momento più bello della mia vita. Ai piedi della mia professoressa. Ma ancora non sapevo cosa doveva succedere dopo. La professoressa mi ordino di abbassarmi i pantaloni (aveva notato che mi stavano scoppiando) tirato fuori il cazzo la prof disse: "Ora ci penso io a te" rifedendosi al pene. Iniziò a succhiarmelo lentamente fino a quando si levò e mi rimise i piedi in bocca. Nel frattempo che leccavo lei si stava spogliando ed io ero li che mi sentivo in paradiso. Finita di spogliarsi disse: "Adesso basta leccarmi i piedi, leccami altro." Il modo in cui lo disse confermò la mia ipotesi che fosse una vera e propria porcona. Ormai nuda si mise sul lettino della fisioterapia e urlò: "Ho detto che mi devi leccare altro!" Come altro intendeva quella vagina bellissima che aveva, con un po' di peli (cosa che a me piace su una donna adulta). Mi misi sul bordo del lettino, lei spalancò le gambe e iniziai a leccare come se non ci fosse un domani. La professoressa si scatenò. Faceva degli orgasmi incredibili ed io non ce la facevo più. L'eccitazione era troppa quindi di mia spontanea volontà smisi di leccare e la penetrai. Lei fece un urlo pazzesco. Scopammo per un po' lei mi raccomando di venirgli in bocca, stavo per venire, la sentivo che saliva. Fu così che lo levai e lo glielo misi in bocca. Appena la lingua toccò il glande eiaculai fortissimo. Le riempii la bocca di sperma, non so come abbia fatto ad ingoiarlo tutto. Finito tutto rimasi 1 minuto con il pene in mano incredulo di tutto ciò. La prof si rivestì. Mi rivestii anche io. Prima di uscire dallo spogliatoio la prof si raccomandò del fatto che questa cosa non la dovesse sapere nessuno. Io le dissi di sì e mentre uscivamo dalla scuola prima mi fece i complimenti sia per come lecco i piedi e anche per come scopavo. Poi mi si avvicinò all'orecchio e sussurrò: "Facciamo un patto. Ogni volta che farai palestra ti concederò i miei piedi... E forse anche altro. Va bene?" Io le sorrisi e dissi ovviamente di sì. Mi sembra scontato dire che da quel giorno non ho saltato neanche un giorno di palestra. (racconto reale non inventato, ringraziando il cielo)

Questo racconto di è stato letto 1 2 7 0 9 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.