Mio Dio cosa sto facendo

Scritto da , il 2018-11-20, genere incesti

Ciao, io sono Emilia, il nome è inventato, ma il brano è tratto da una evento accaduto in realtà.
Dicevo, sono Emilia, una ragazza di 34 anni, mora, snella, con un seno esuberante, sproporzionato al resto del corpo, occhi marroni e lineamenti marcati, un po' mascolina diceva il babbo, ed anche i compagni di scuola; loro li ho sopportati poco,visto che ho finito di andarci a 14 anni,...ahimè mi sono fermata alle medie.
La mia famiglia è composta da mio padre ormai anziano e malandato, 2 sorelle, che si sono sposate e purtroppo non ci sono più, e mio fratello Vincenzo, 50 anni suonati, ma nel vero senso del termine visto che ha perso la ragione già da adolescente,e non è stato capace di intendere e di volere.
La mamma purtroppo non c'è più, da quando noi eravamo bambini, e Vincenzo aveva appena 16 anni,lei,un male incurabile la spedita in cielo anzitempo, causando il malore a mio fratello, ma nello stesso tempo dando da mangiare al resto della mia famiglia, soprattutto al babbo, visto l'infermita' riconosciuta con una bella pensione più accompagnamento.
Dopo questa doverosa premessa, devo dirvi che io per la mia famiglia sono tutto, lavo,stiro, cucino e mi dedico a Papà e Vincenzo quasi tutti i momenti della giornata.
La casa è piccola per fortuna, per cui dopo tutto la sera sino ad oggi, ho anche avuto un po' di tempo da dedicare a me stessa, ai miei esercizi per mantenermi in forma; faccio un po' di bike a casa, ed anche della ginnastica a corpo libero con un po' di musica.
Non ho legami sentimentali,non ne ho il tempo, ma forse non ne ho più voglia, visto che gli ultimi 2 ragazzi che ho frequentato non facevano altro che portarmi in macchina per fare sesso e divertirsi; per carità anche a me piaceva, ma era diventata una pratica cosi meccanica priva di poesia e di seduzione che mi annoiava.
Piero, l'ultimo ragazzo che ho avuto, mi costringeva ad avere rapporti orali con lui davanti alla sorella, perché a lei piaceva spiarci, nascosta dietro ad una porta socchiusa, e nel frattempo si masturbava gemendo. Sono stata presa in inganno, in quanto lui me lo ha confessato dopo, e mi ha costretto a rifarlo spogliandomi nuda in ginocchio, mentre gli succhiavo il membro.
Ora spiego il motivo del mio racconto :dedicandomi a Papà e Vincenzo, facevo di tutto, anche le pulizie più intime, per cui ho dovuto confividere tante di quelle visioni, cambio di pannolone con tanto di bidet a babbo,idem a mio fratello, che purtroppo non riesce più neanche a pulirsi dopo essere stato al w.c.
Mio fratello è ancora più magro di me, ma nei tempi passati, mia sorella che condivideva la camera da letto con lui, mi diceva che la notte lui si scopriva e usciva il fallo, grosso,duro, e tenendoselo stretto, muoveva il bacino simulando un amplesso, raggiungendo l'orgasmo spargendo cosi sperma su tutto il lenzuolo. Agnese, mia sorella, si è sempre eccitata quando succedeva questo, e si masturbava anche lei, dicendo che non c'era nulla di male, lui poveretto non aveva nessuno e faceva da solo, e lei pure, ma senza farsi notare, perché lui subito dopo dormiva profondamente.
Io hai suoi racconti credevo poco, e anche quando ero in bagno con lui quando lo lavavo, non mi ero mai accorta di questa libido cosi repressa,ma delle dimensioni ero ovviamente al corrente, lo ha sempre avuto grande, con una grande cappella violacea, ma non appena lo guardavo si intimidiva sicuramente si masturbava quando era solo...
Ma un giorno, circa un anno fa,era luglio del 2018, successe qualcosa di diverso, Vincenzo mi accorgevo era diverso, scrutavo il suo sguardo verso tutto ciò che poteva essere femminile. Mi guardava il seno, quando mi piegavo verso di lui per metterlo a dormire, essendo estate io spesso ero in canotta, i seni erano ben visibili, capezzoli compresi, per cui decisi di mettermi meno svestita davanti a lui, malgrado il caldo estivo.
Un pomeriggio,come sempre facevo, utilizzavo il box nel seminterrato, dove faceva più fresco, per fare bike e ginnastica, munita di cuffie e in short e canotta facevo i miei esercizi, musica dance a palla sudavo le mie quotidiane 7 camicie, flessioni sulle gambe etc, mi volto e vedo Vincenzo seduto nell'auto che mi guardava, feci finta di niente, anzi quella situazione strana mi stava eccitando. Era la verità, mi eccitava essere guardata da lui, mentre sudata, col seno quasi scoperto, con gli short larghi che facevano intravedere la fessura tra le mutande zuppe di sudore e di umori, sempre a pecora, saltai sulla bici, mi tolsi i pantaloncini rimanendo con gli slip color carne. ..ero come drogata, vedevo la macchina che sussultava, lui si stava buttando una sega stratosferica con tutta la forza che aveva, temevo si facesse male, per come sobbalzava.
Mi spiace dirlo ma sono corsa da lui, ero in presa ad una crisi di ninfomania acuta, lo feci scendere, lui poveretto aveva il cazzo in mano, gonfio, rosso, mi inginocchiai e avvolsi la cappella nella bocca, slinguettandola e baciandola, lui gemeva, anch'io, come la sorella dello stronzo di Piero, solo che io facevo una pompa a mio fratello, mio Dio pensai cosa sto facendo...
Non riuscivo più a fermarmi, lui si dimenava muovendo il bacino, io avevo deciso di smettere ma non feci in tempo,mi prese per mano e mi trascino' nel di dietro dell'auto, si sedette ormai nudo, e mi spinse sopra di lui, quasi ci incastrammo, nessun movimento per sistemare il coso nella cosa,un lussurioso incastro di corpi, automaticamente stantuffavo dimenandomi e sbattendogli il seno sul viso, un amplesso quasi animale, sentivo la verga sino alla pancia, i suoi testicoli sbattevano sui glutei, ma non potevo continuare, presto sarebbe venuto in un orgasmo impossibile, no! E poi no!
Mi sollevai, lui non voleva mi spingeva le spalle, riesco a divincolarmi in tempo, lo prendo in mano, sfrego per un po le mie grandi labbra sulla sua gamba e metto il minchione tra il mio seno, le tette lo avvolgono, lo coccolano e si prendono gli schizzi di una sborrata colossale, non era un semplice orgasmo, ma come ho detto una sborrata fantastica.
Un uomo che aveva assaggiato per la prima volta il frutto proibito.
Io paradossalmente ero felice, ero contenta che lui si fosse sfogato.
Da quel giorno ho avuto un po' di vergogna, non è mai più successo,ma ricorderò sempre con piacere quel caldo pomeriggio estivo.
Vostra Emilia.


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