Storia di maratrav

Scritto da , il 2018-10-18, genere trans

Quella che voglio raccontare e la storia di come è nata Mara anni fa. Come molte persone che si travestono sin da ragazzina indossavo indumenti femminili, Con la fine delle scuole superiori finalmente mi trovai in una grossa città come Milano dove potevo esprimere meglio la mia femminilità. Cominciai ad indossare intimo e collant ogni giorno anche sotto gli abiti maschili.
Un pomeriggio del mesi di Gennaio mi trovavo a studiare con la mia amica Claudia, compagna di studi universitari, Era nostra abitudine trovarci il pomeriggio per preparare i primi esami, lei aveva un piccolo appartamento molto comodo era una ragazza molto decisa quasi autoritaria.
In quel freddo pomeriggio di studi prese vita Mara, Come spesso accadeva indossavo sotto i jeans i collant e l'intimo, quel giorno mentre prendevamo un the notai che Claudia mi guardo con mota attenzione le spalle poi come un fulmine a ciel sereno mi disse:" ma indossi dei collant ?"
Vi lascio immaginare il mio imbarazzo,la paura essere scoperta in questa maniera mi ammutolì e mi rese incapace di reagire, Claudia invece prontamente mi disse " Alzati fatti vedere togliti subito i jeans".
Come un automa mi tolsi i pantaloni e rimasi in collant davanti a lei che con espressione soddisfatta disse " molto interessante, ho una compagna di studi non lo sapevo" poi con fare perentorio " aspettami qui!" .
Dopo pochi minuti torno con una gonna e mi ordinò di indossarla da brava indossai tutto e mi misi a sua disposizione, Claudia mi trucco e poi mi disse adesso possiamo parlare seriamente.
Non sapevo se mi trovavo in un sogno o se era la realtà Claudia ormai padrona della situazione mi disse "posso aiutarti, quello che ti propongo e un percorso educativo verso la femminilità, Ma voglio essere chiara sin dal principio dovrai fare quello che ti chiedo, Decido io come e quando, Se sei convinto sabato ti trasferirai da me per un po' di tempo per essere educata, decidi tu!

Fu una settimana molto travagliata per me ma poi sabato mattina suonai il suo citofono con la mia valigia. Subito lei mi prese e ordino uno shopping sfrenato al femminile io ero al settimo cielo e particolarmente eccitata, la segui di corsa, Fu il mio primo shopping serio , intimo camice da notte . gonne camicette collant e calze e poi finalmente tacchi alti.
Tornammo a casa e con mio stupore Claudia prese i miei indumenti maschili e li chiuse in un armadio a chiave mi disse "per ora non li vedrai deciderò quando ridarteli " e di seguito ora dovrò tingerti i capelli di biondo devi dare un taglio col passato un taglio netto"
Mi sottoposi a tutte le sue decisioni, ma prima di vestirmi da femmina mi sottopose a quella che potrei definire la "Mungitura" settimanale un rito che mi accompagnò per molte settimane. Mi disse "da ora in avanti l'unico motivo di eccitazione dovrà essere il membro maschile eretto. " incomincia cosi il mio percorso di sissificazione. Le prime due settimane furono improntate ad imparare il portamento i modi e ad migliorare il mio look che rimase sempre semplice ma sexy lei lo definiva look da segretaria, durante le due settimane fui richiamata spesso ma mai punita rimproverata corretta con decisione ma sempre compresa.
Nelle prime due settimane Claudia aveva lavorato molto sul cercare di far esprimere la mia femminilità, aveva costruito un percorso educativo che mi aveva affascinato impaurito eccitato,
Al termine della seconda settimane mi chiamo in sala e disse " con Lunedì iniziamo un ulteriore percorso, sarò molto intransigente dovrai essere molto femminile e comprendere quale è il tuo ruolo. Io credo che tu sia nata per servire e far felici gli altri e te stessa attraverso il servizio. da domani voglio che, alla sera quando io torno dallo studio legale, tu ti presenti a me in divisa da cameriera. Ti occuperai della mia persona e della casa in maniera esclusiva."
Da alcuni giorni Claudia usciva presto la mattina per recarsi presso lo studio di un suo amico giovane avvocato che aveva bisogno di traduzione. Quella mattina mi fece trovare in sala la divisa da cameriera. Provai una forte emozione mi alzai e dopo la solita doccia la provai subito mi sentivo emozionata forse quella era effettivamente la mia strada.
Claudia torno intorno alle 5 di sera e mi trovò in divisa ma senza aver pulito il bagno subito mi chiamo e mi informo che sarei stata punita.
Dopo alcuni minuti si presentò in sala, mi lascio solo in scarpe con tacco e collant nere, mi fece inginocchiare e dopo essermi scusata colpì le mie natiche con una verga per 10 volte. Mi lascio in ginocchio per circa mezza ora e mi fece capire che visto che era la prima punizione non aveva esagerato.
Ero spaventata ma consapevole che tutto ciò faceva parte della mia educazione, nei giorni seguenti fui molto attenta a essere sempre precisa e servizievole il ruolo mi piace e mi sentivo felice. La settimana trascorse rapidamente e entrai nella quarta senza problemi -
Ma presto sarebbero iniziate le sorprese, martedì sera Claudia tornò a casa come al solito ma non da sola insieme a lei vi erano due sue amiche che conoscevo dall'Università. Vi lascio immaginare il mio imbarazzo, entrarono e cominciarono a commentare senza ritegno mi sentivo umiliata non sapevo cosa fare lei mi disse di preparare l'aperitivo e di servirlo alle nostre amiche, superai a fatica l'imbarazzo ma feci un degna figura.

Giovedì sera feci la prima uscita. a sorpresa Claudia mi disse di indossare minigonna e tacchi e poi in motorino mi porto dalle sue amiche. Per la prima volta provai l'eccitazione che mi generavano gli sguardi degli uomini quando passando vedevano le mie gambe mi sentivo femmina anzi un po' " zoccola"

Rientrando a casa mi dissi che facevo progressi e che mi vedeva tranquilla ero pronta secondo lei a fare un ulteriore passo.
Compresi che cosa intendeva a metà della quinta settimana mi comunicò che il suo amico avvocato per il quale lavorava dava una cena ed io avrei servito al tavolo vestita da cameriera

Rimasi sorpresa della proposta ma accettai subito con piacere, preparai la mia divisa e Venerdì pomeriggio mi recai insieme a Claudia presso la casa di Andrea il giovane avvocato dove trovammo la donna delle pulizie che mi fece vedere la disposizione dei locali le stoviglie ecc . Mi sentii subito a mio agio e cominciai a lavorare dando il meglio di me stessa sotto gli occhi severi di Claudia.

La cena fu un successo vi erano invitati le due sue amiche Silvia e Giovanna due un amico di Silvia e il padrone di casa Andrea. Alla fine del servizio Andrea mi ringrazio pubblicamente e mi fece una proposta che mi cambiò la vita. Mi disse dandomi del lei " Mara sono moto contento di farle sapere che tra due settimane i presenti verranno con me nella mia casa in Toscana, gradirei la sua presenza per le faccende domestiche e la cura delle nostre persone"
Era una proposta che non si poteva rifiutare, Claudia mi confermo che non dovevo restare tutto il tempo in divisa da cameriera anche perchè oramai lo ero dentro di me nella mia testa. Con questo spirito partimmo per la Toscana

Giunta in quella casa stupenda presi possesso dei mie attrezzi e dei miei compiti e ruoli, m sarei messa in divisa solo la sera e di giorno mi sarei vestita come le altre il lavoro era tanto ma ero molto entusiasta della situazione. Preparai la mia prima cena e sistemai tutto entro la mezza notte per non disturbare. Il mattino seguente mi alzai e preparai le colazioni, loro scesero tutti tranne il padrone Andrea.
Claudia mi comunico che forse voleva dormire e di preparare dopo la colazione per lui obbedii e loro uscirono per un giro sui colli

Passai qualche minuto a riassettare la casa poi sentii che Andrea aveva aperto la doccia e si stava lavando misi in caldo caffè e e preparai la spremuta. Non mi accorsi neanche che era sceso in sala sentii solo un profumo piacevole e due braccia forti che mi accarezzavano. No riuscivo a muovere sentii le mani sui miei glutei ricoperti dai collant poi lo strusciare del suo membro duro sulle mie natiche. Ero eccitata stordita mi girai lentamente e vidi il suo volto poi senza parole mi spinse verso il basso delicatamente portandomi in ginocchi e con voce decisa mi disse "Sai cosa fare!"
Ero immobilizzata ma vedendo quel membro eretto mi venne istintivo succhiarlo, Succhiarlo e succhiarlo come il primo gelato di primavera. Le sue mani possenti mi presero la nuca e spingevano la mia bocca sino al suo pube mi mancava il fiato mano mollavo era troppo eccitante. Sentivo crescere la sua eccitazione nella mia bocca fino all'inevitabile esplosione del suo seme che bevvi con piacere. Lui mi guardo e mi disse "ricomponiti zoccoletta" era un uomo dominate autoritario e a me piaceva molto.

Rimasi sorpresa ma non potevo venire meno al mio ruolo lo portai in bagno lo lavai di nuovo con cura e portai la colazione in camera lui ringraziò e mi propose di vederci ne pomeriggio nella casa della servitù . Capii subito le sue intenzioni e mi preparai di conseguenza.

Non tardo, dopo il pranzo giunse nella casa della servitù dove alloggiavo senza mezzi termini mi prese e mi lego al tavolino nella posizione che lui chiamava della"Donazione" Lui dietro di me comincio a strusciarsi e masturbarsi poi rompendo i collant con le mani, sentii il suo membro farsi largo nelle mie viscere urlai prima di dolore e poi piacere lo sentivo ansimare poi ad un certo punto sentii il suo fluido allagare il sfintere provocandomi un immenso piacere,

Ero distrutta ma non potei rifiutarmi di pulire il suo seme caduto in terra con la mia lingua rimasi nella mia camera mentre lui si allontana soddisfatto

Tornammo a Milano con Claudia e capii che ero pronta a vivere la mi femminilità in maniera libera lei aggiunse solo una cosa" ora devi esprimere o spirito da zoccoletta che hai dentro di te"

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