Al bagno pubblico del parco (parte II)

Scritto da , il 2018-09-11, genere pissing

Dopo alcuni minuti entrò un giovane ragazzo sulla ventina.
"Perfetto, non potevamo chiedere di meglio di un giovane magari un po' ingenuo" disse Cinzia
Attese che il ragazzo sfilasse l'uccello da pantaloni e slip, quindi uscì dal nostro nascondiglio.
"Ciao posso aiutarti?" gli chiese
Io ero subito dietro la mia amica e notai il volto del ragazzo divampare. Aveva un bel cazzo e anche da floscio si percepiva la sua dimensione.
"Mahh..ehm...ma è il bagno degli u-u-uomini? A-a-a-iutarmi a f-f-fare cosa?" balbettò il giovane
Cinzia non perse tempo e glielo prese in mano.
"Coraggio fai pipì, ti aiuto io" gli sussurrò all'orecchio mentre gli scappellava fino in fondo il cazzo.
Al ragazzo evidentemente l'idea piacque, iniziò a pisciare. Prima degli schizzetti nervosi, poi la pisciata vera e propria. Io ero ipnotizzata dal getto di pipì che usciva dal suo bel cazzo scappellato.
"Che bella pisciata, mi stai bagnando tutta la manina...e non solo" disse ridendo Cinzia
Appena terminata la pipì, il cazzo divenne subito duro
"Wow, mi sembra che ti sia passata la timidezza eh?"
"M-m-mi scusi" rispose il giovane che evidentemente ancora non era in grado di controllarsi bene.
Cinzia non ci pensò tanto su e iniziò a segare quella cappella ancora umida di pipì e quindi già bella lubrificata.
"Marta, vieni qua; fatti vedere dai" disse rivolgendosi a me
Mi avvicinai e il ragazzo mi notò, probabilmente tra sorpresa ed eccitazione non aveva visto che eravamo in due. La mia amica con la mano libera mi alzò il vestitino offrendo al nostro sconosciuto la visione completa delle mie mutandine, un bello slippino di pizzo bianco che lasciava intravedere anche la strisciolina di pelo che avevo sotto. La visione fu troppo per quel giovane cazzo, il suo respiro divenne più corto, in viso era rosso e il cazzo era davvero duro come il marmo. Un gemito più forte e il cazzo iniziò a buttar fuori un quantitativo di sborra davvero enorme. Dopo i primi due schizzi, pensando che tutta quella roba non poteva essere sciupata, misi le mani sotto a coppa e raccolsi il resto della sua sborrata. Quindi mentre Cinzia ancora lo segava gli offrii le mie mani a mo' di calice e lasciai che bevesse tutto quel nettare prezioso.
"Grazie" questa fu l'unica cosa che il ragazzo riuscì a dire riallacciandosi i pantaloni e uscendo di fretta dal bagno
"Mmmm...che buona che era Marta. Vedrai che anche oggi ci divertiremo un bel po'" mi disse Cinzia prima di baciarmi in bocca e di offrirmi una parte di quella meravigliosa sborrata.
Fine seconda parte....prosegue

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