Il piccolo Nathan

Scritto da , il 2018-08-16, genere bondage

Salve, sono Jenny ho 25 anni e frequento la palestra.

Quel giorno andai a casa di Marzia perché avevamo appuntamento per andare a fare shopping al centro commerciale, per l'occasione indossai il mio vestito nero preferito con lo spacco sulla coscia, calze nere e tacchi neri non troppo alti.

Ero fuori casa di Marzia e bussai al campanello ma ad aprirmi venne il fratello di 17 anni Nathan."Ciao Nat, tua sorella c'è ?" "No è uscita con il suo ragazzo poco fa e mi ha lasciato da solo a casa" "Oh poverino, dai la aspetto dentro casa così ti tengo un po compagnia".

Nat annuì e fece uno strano sorrisetto, la casa era spaziosa e io decisi di sedermi sul divano con il cellulare in mano a caricare foto su instagram.

Nat si sedette vicino a me e cominciò a fissarmi "Jenny ma tu ce l'ha il ragazzo?" "No ora no, cerco qualche avventura" "Sai Jen...io non ho mai baciato una ragazza..."

"Hahaha sfigato, non sai nemmeno da dove cominciare scommetto" "Fammi vedere tu allora, dato che sembri esperta" "Ok piccolo, impara"

Me lo avvicinai al volto, poi appoggiai le labbra sulle sue e infine gli infilai la lingua in gola, era eccitante il fatto che fosse minorenne.
Nat notò che la cosa mi piaceva e ripete il bacio ma infilandomi una mano nella scollatura del vestito. "HEY che pensi di fare?" "Scusa, ma mi sembrava ti piacesse e dato che mia sorella non ci sarà per un bel po' potremmo continuare".
So che era sbagliato, ma il ragazzino non era niente male, riprese a baciarmi e questa volta mi infilò una mano tra le gambe, ero eccitata e non volevo che si fermasse per nulla al mondo. Cominciò a masturbarmi e io gli infilai una mano nei jeans, era giovane ma ben dotato Nat, non potevo crederci mi stavo facendo scopare da un minorenne.
Nat mi svelò che Marzia aveva conservato le mie manette di pelle e il suo costume di halloween da coniglietta di playboy, io ero molto più prosperosa di lei, quindi mi sarebbe andato più stretto, ma l'idea era troppo eccitante e accettai, "Trovi tutto nella scatola rossa nell armadio" Nat mi diede uno schiaffo sul sedere mentre salivo le scale, io lo guardai e gli feci l'occhiolino.
Avendo già le calze e i tacchi dovetti solo aggiungere poche cose del costume, scesi le scale con i tacchi e trovai Nat nudo ad attendermi.
Gli sorrisi e gli porsi le manette, lui mi voltò e mi legò i polsi stretti dopodiché prese la chiave e la mise sulla libreria in alto; ero eccitatissima stretta stretta in un costume sexy con i polsi legati. Nat mi fece inginocchiare davanti a lui "Succhialo e fammi vedere quanto sei brava." "Costringimi ragazzino!", non ebbi nemmeno il tempo di dire altro che mi infilò tutto il cazzo in bocca, era lungo e sottile e penetrava parecchio in profondità nella mia gola, mi teneva ferma la testa mentre mi scopava la bocca poi cominciò a ridere. "HAHAHA ti sei lasciata scopare da un ragazzino, sei proprio una troietta come mia sorella" mi divincolai e riuscì a sfilarmi il suo cazzo dalla gola "Sei un piccolo porco, aspetta che mi liberi e..." non feci in tempo a finire la frase che mi rificcò con violenza in pene giù in gola.

"E cosa farai? Non puoi uscire di qui vestita così e non puoi nemmeno raggiungere le chiavi delle manette, sei mia Jen." Cercai di sfilarmi le manette ma era tutto inutile, aveva ragione Nat non avevo scampo, mentre cercavo di divincolarmi di nuovo per respirare sento Nat stringermi forte la testa e spingere il cazzo più infondo possibile.

Avevo capito cosa stesse per fare ma non avevo modo di liberarmi, improvvisamente la sentì, quell'enorme colata calda e violenta che mi scendeva giù nello stomaco, non riuscivo a staccarmi dal suo pene e per non affogare dovetti ingoiare tutto.

Mi lasciò cadere per terra, ero affannata e spaventata ma anche terribilmente eccitata, rimanemmo immobili per qualche minuto poi decisi di farmi forza e mettermi in piedi sui tacchi per scappare, ma Nat mi raggiunse quasi subito "Hey hey dove vuoi andare, abbiamo appena iniziato".

Mi spinse con la faccia sul tavolo della cucina, poi prese la fune che usava Marzia per saltare la corsa e me la passò attorno al collo, fece un nodo che mi stringeva alla gola ma non mi strangolava e legò l'altra estremità della fune alle gambe del tavolo, in modo che con le mani bloccate non potessi sollevarmi dal tavolo.

Poi prese uno dei suoi calzini e me lo infilò in bocca per non farmi urlare, dopodichè mi sbottonò il body del costume in mezzo alle gambe, "Sei tutta bagnata Jen, ma non ci infilerò il mio coso li, chissà quanti ragazzi ci sono gia stati ma non ti preoccupare, non ti lascio appesa" prese il mio telefonino, lo impostò su vibrazione ma non prima di avermi scattato una foto e di averla caricata sul mio profilo, poi me lo infilò tra gambe nella vagina.

Prese il suo cellulare e chiamò il mio, il telefonino cominciò a vibrarmi dentro ed io mi sentivo impazzire di desiderio, lasciò il cellulare in modalità chiamata continua e poi mi appoggiò la cappella sull'ano "Scommetto che qui sei ancora vergine" lo infilò piano e lentamente tutto fino a farlo sparire nel mio culo, provai ad urlare ma ero imbavagliata e dovetti restare legata li con un vibratore tra le gambe e Nathan che entrava e usciva dal mio culo.

Nat cominciò ad andare più veloce ed io ero quasi arrivata poi ad un certo punto risentì quel caldo fiume che mi scorreva dentro e mi riempiva, il cellulare continuava a torturarmi ed io non potevo impedirlo. Ad un certo punto squillò il telefono e partì immediatamente la segreteria; il messaggio era da parte di Marzia "Hey frocetto volevo avvisarti che oggi non torno a casa, rimango a dormire dal mio ragazzo e se passa Jenny puoi dirle che ci vediamo domani sera direttamente? Bye bye."

Questo voleva significare che sarei rimasta bloccata in casa con quel piccolo maniaco per quasi 2 giorni, forse non sarei dovuta entrare in casa.

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