Il regalo a mio figlio Luca

Scritto da , il 2011-04-20, genere etero

(Storia e nomi completamente fittizi)

Questa è una storia che comincia un giorno prima del 18esimo compleanno di mio figlio Luca.
Venni a casa dal lavoro una mezz'oretta prima del solito, aprii la porta e entrai in casa in modo silenzioso, non l'ho fatto apposta, è capitato così e basta, sarà per questo che Luca non ha sentito nulla e ad un tratto me lo trovai di fronte dietro l'angolo vicino al bagno tutto nudo(aveva appena fatto il bagno) e a quel punto non potevo non notare un pene enorme in mezzo alle sue gambe, saranno stati più di 20 cm di carne bella grossa adirittura.
Glielo fissai per un paio di secondi sotto shock prima di scusarmi e anche lui lo era, non sò sè lo era perchè glielo avevo fissato in quel modo o perchè lo avevo spaventato che non mi aveva sentita entrare, si mise immediatamente un asciugamano e mi disse non ti preoccupare mamma e andò a vestirsi.

Quel giorno mi spaccavo al testa perchè non sapevo cosa comprargli per il suo compleanno del giorno dopo e siccome gli avevo visto l'atrezzo enorme mi venne in mente di fargli un regalo molto speciale, sapevo che non aveva una ragazza o per lo meno non l'avevo mai visto con una.
Così decisi di regalargli una vera prima lezione di sesso con una prostituta famosa in tutta la nostra piccola città, d'altronde era l'unica a fare quel tipo di lavoro.
Quel giorno mi reccai verso la sua abitazione a anche se lei come me aveva 45 anni li portava meglio di mè, come se ne avesse almeno 10 i meno.
Il suo corpo poi era un favola, un gran pezzo di donna di un metro e 80, cosce potenti ma formose, la parte forte erano le tette, le più grandi che abbia mai visto, un’ottava di seno come si vociferava, ogni volta che portava un abito che le faceva vedere, mezza cittadina maschile le si girava dietro, sapeva bene di tutti quelgli sguardi, d’altronde era quello che voleva, doveva attirare per fare soldi, ma anche senza quelle tettone lo avrebbe fatto senza dubbio, ah dimenticavo si chiamava Rita, o Rita la prostituta.
La incontrai proprio all’entrata del suo appartamento che salutava un uomo, probabilmente un suo cliente, anzo sicuramente un cliente perchè udii che le disse che era stata magnifica e lei gli rispose altrettanto, era ormai tarda sera e lei non sembrava sfinita o stanca, credo ci voleva qualcosa di veramente forte per sfinire quel gran pezzo di donna, poi con tutti gli anni di esperienza ci sarà abituata a reggere bene, aveva sempre molti clienti.
Anche per questo era perfetta, volevo per mio figlio una donna super esperta, che gli insegnasse tutto.
Quando la vidi le spiegai appunto questo, quello che volevo per mio figlio, lei capì benissimo e le diei appuntamento nella nostra casa per il giorno dopo alle 5 del pomeriggio, le dissi che quando sarebbe entrata, lei e mio figlio sarebbero andati in camera sua e io uscirei di casa per un’oretta due.
Le chiesi anhe se sarebbe possibile per lei non avere rapporti quel giorno fino all’incontro con mio figlio per averla il più fresca possibile, lei mi disse ridendo che ci vuole molto di più fer sfinirla ma che comunque non avrebbe avuto rapporti perchè pianificava una giornata di roposo.
La pagai subito e andai a casa.

L’indomani dopo la torta parlai a Luca del suo regalo, quando gli raccontai il tutto resto praticamente a bocca aperta, avevo paura che rifiutasse ma fece un sorriso da un orecchio all’altro e mi disse di non vedere l’ora di provare la sua prima esperienza.
Poco dopo suonò il campanello ed era lei, dio che vestito s’era messa, avrebbe eccitato un impotente.
Io gliela presentai e lei da brava professionista propose subito di andare in camera sua, io li salutai e dissi che andavo fuori, e dopo che entrarono in camera di Luca stavo per farlo, ma ad un certo punto la curiosità prevasle copletamente, volevo vedere quanto lei sarebbe stata brava con mio figlio, e quanto lui fosse bravo per al sua prima volta, volevo anche vedere fino a che punto gli cresceva quell’asta in mezzo all gambe.

Mi misi in ginocchio di fronte alla porta, la serratura della chiave era molto grossa e così riuscivo a vedere tutta la scena senza problemi, e poi stavano sul divano che era proprio davanti un paio di metri alla porta.
Lei cominciò a spogliarsi e lui rimase bloccato, lei glie chiese : ‘’Oh Luca c’è qualcosa che non và?’’
Lui con lo sguardo sulle tettone enormi disse silenziosamente sotto shock : ‘’No, noo’’.
Lei capì subito e comincio a spogliarlo, le boxer rimasero per ultime, già si poteva notare una sporgenza lunga e grossa e già a quel punto lei rimase colpita e disse :
‘’Aa siamo già eccitati eh?’’. Ma si sbagliava, perchè quando tirò giù le boxer vide quel coso enorme ma ancora completamente moscio, lo guardo in faccia sotto shock e gli disse :
‘’Oh caro Luca ma sei un superdotato!!! Chissà da duro a che lunghezza arriva?’’... e sorrise.
Non si aspettava la risposta secca di Luca e sinceramente neanch’io ; ‘’Qualche giorno fa’ quand’era duro ho messo sopra un righello di 40cm e ancora mi avanzava’’.
Lei lò guardo completamente incredula e sparò ‘’Oltre 40 centimetri???!!!’’ , non poteva crederci, ad un certo punto fa un mezzo sorriso come per dire ma mi prendi per il culo, e cominciò a masturbarglielo con una mano e leccarlo tutto intero che poco dopo era completamente coperto di saliva.
In quei momenti vidi tutta la sua esperienza e bravura,usava mano e lingua con una tale esperienza e in tal modo che soltanto una come lei poteva avere.
Dopo un solo minuto il cazzo era completamente eretto e si vedeva a occhio nudo che mostro che era, sicuramene erano più di 40 !
Le improvvisamente si confessò : ‘’Luca dio santo, non avevo mai visto uno così grande e grosso, adirittura così duro! Per niente di così incredibile! Ohh dioo’’.
Cominciò a muoverglielo a destra sinistra e guardarlo da tutte le prospettive, nonostante tuta la sua esperienza non poteva credere ai suoi occhi!
Poi cominciò a masturbarglielo con due mani, c’era posto per altre due mani quanto era lungo!
La larghezza poi....non ruisciva a mettergli l’intera mano attorno, ne avanzava di parechio, tanto quanto era spropositato in lunghezza tanto lo era in circonferenza, una roba assurda!
E glielo masturbò con due mani leccandolo in continuazione per adirittura 15 minuti, sembra che ci prese gusto, voleva giocare con quel gran pezzo di carne.
A quel punto cercò di fargli un pompino ma era inutile, la cappella era anch’essa enorme, e dire che la bocca di Rita non era mica picolina, anzi...così decise di mastribarglielo con le tette lo introdusse tra le due bombe enormi e siccome lui era enorme le arrivava fino in bocca e così dalla bocca lasciava scorrere fiumi di saliva sve scorrevano lungo il pene enorme.
E anche quì continuò per lunghi 15 minuti, era evidente che la prostituta era eccitatissima.

Finito ciò, si mise sul divano in posizione seduta, appoggio la sciena e la testa e divaricò le gambe e li vidi la sua figa.
Un gran pezzo di figa tutt’altro che stretta, si vedeva l’esperienza accumulata negli anni, lì mi dissi per pofrtuna perchè se voleva mettersi dentro quel coso di mio figlio le serviva un figa così.
Le gli disse di tenerle le coscie e di inseirlo e quando lui ci provò , lei scattò :
‘’Oddio Luca vai piano, molto piano, la mia passera deve abituarsi e dilatarsi per accogliere un uccello enorme come il tuo’’.
Quando a fatica entrò l’enorme cappella lei fece un grido e una smorfia di dolore, poi Luca poco a poco comincio a farglielo entrare centimetro per centimetro, quando fù a metà, lei gridò :
‘’Basta così ora vai avanti indietro lentamente....ooh...oddio così...così...bravo...aaah bravo’’.
La figa le era completamente bagnata e a quel ritmo continuarono per una quindicina di minuti, lei ad un punto volle di più e gli disse di andare ancora più dentro e aumentare il ritmo.
Non potevo credere quando prese oltre 30 centimetri e aumentando il ritmo incomincio a gridare :
‘’Oooh mio diooo... Oooh mio diooo.....sei enorme! Oddio odddioooo...sei così profondoo..ooooooooooohhhhh......ah .. ahh. .aaah’’
Gridava così tanto che probabilmente tutti i vicini sentirono le sue grida e ad un certo punto mi resi conto che a quel ritmo lo faceva già più di mezz’ora, che stallone che era Luca, che scena pazzesca di sesso puro.
Vidi che era talmente bagnata che ad ogni colpo di penetrazione si sentiva quel suono come quando si mette il piede in una pozzanghera, dio che scena e che suoni.
A quel punto lei commise un errore, già poco oltre 30 cm li prendeva gridando di dolore ma anche di inesauribili orgasmi, l’errore di dire a Luca tutta matta :
‘’OOOOOH Luuucaa spaccami in due! Rompimi! Spingi tutto dentro!!!’’
E Luca le mise l’intero attrezzo enorme nella figa bagnata come voleva lei, ma che sbaglio che commise....
Il tono delle sue grida cambiò in urla di dolore ma Luca poi inspiegabilmente ci mise del suo, non bastava che la penetrasse ad una profondità impossibile ma aumentò il ritmo al massimo che poteva, praticamente 3,4 penetrazioni al secondo e non bastava neanche questo ; la penetrava in modo che quasi 40cm uscivano e poi glielo metteva fino alla fine, e tutto questo ripeto ad un ritmo forsennato.
A quel punto mi dissi Luca ma adesso gliela spacchi per davvero, la stava spaccando in due, la povera prostituta(eh sì prima provavo invida ma ora mi faceva pena) non poteva più neanche urlare come prima, il ritmo di penetrazione era troppo elevato e le toglieva il fiato, con entrambe le mani stringeva la coperta del divano con tutte le sue forze con i denti stretti per via del dolore, poi con una mano batteva sul divano, faceva certi mugugni e si vedeva che perdeva il fiato, non c’è la faceva più, questo era troppo ma veramente più di tropo anche per una come lei.
Quasi quasi entravo a dire a Luca che così la stava ammazzando.
Ad un certo punto urlo’ a tutta forza forse con le ultime energie l’ennesimo(sarò stato il centesimo)
‘’OH MIO DIOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!!!!!’’
Sembra che in quel istante Lui la ascoltò perchè Luca tirò fuori quell’arnese enorme e la riempì di sborra tutta quanta, come tuto il suo pene esagerato anche la quantità di sborra era esagerata, avrà fatto sì e nò una decina di schizzi e tutti abbondanti, sperma sui capelli, sulla faccia, su quelle due grosse tettone, dio che scena, la sborra che le calava dalle tette come piccoli fiumi.
Poi prese in mano il gigante di Luca e lò leccò per bene tutto quanto, lo sperma che ancora di poco usciva da quella trave enorme la mise in bocca ad inghiottire.
Lui sfinito si sdraiò e lei anche, eh già la prostituta che difficilmente si sfiniva era sull’orlo di perdere i sensi, si mise una mano sulla fronte e i diti nei capelli dicendo un ultimo ‘’Dio Santo’’.
Luca la aveva distrutta, rimase lì sdraiata per adirittura mezz’ora e poi si lavò tutta quella sborra e cominciò a vestirsi.
A quel punto io uscì di casa, poi poco distante vidi uscire lei tutta stremata e che camminava in modo strano, ma capì subito di cosa si trattava, le facceva male la figa, Luca gliel’aveva completamente distrutta.



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