La mia prima volta a New York, seconda parte

di
genere
gay

Ecco il continuo della prima parte.


Stavo tornando al mio hotel, quando sul mio telefono mi arriva un messaggio. Era Joe che mi diceva di vederci domani a pranzo, per mangiare qualcosa insieme.
Gli rispondo subito, con un sorriso sulle labbra, accetto il suo invito, ci vedremo davanti al ristorante, dove ci siamo incontrati per la prima volta.
Arrivato su in camera, mia madre mi vede tutto sorridente, e mi chiede che cosa avessi fatto, per essere così felice. Come al solito rispondevo -"niente, niente mamma, non è successo niente", e mia madre non continuava a fare domande; e quel giorno vado a letto con talmente tanta emozione, che non riesco ad addormentarmi, però verso l'una riesco ad addormentarmi, e cado in un sogno profondo.
Sogno, devo dire un sogno un po' strano ma, c'era Joe che mi stava baciando, con la sua lingua, sentivo che piano piano le mie labbra sigillate, si aprivano facendo spazio alla sua lingua nella mia bocca, ad un certo punto inizia a toccarmi, prima la coscia, poi va verso il mio cazzo, già duro come il suo;lo vedevo, il suo cazzo era già duro c'era un bozzo nei suoi pantaloni.
Nel mio sogno mi dice -" dai, mi piaci così tanto, lo voglio mettere dentro al tuo culetto, scommetto ancora verginello"
Io con imbarazzo -" si lo è, e lo voglio sentire il tuo cazzo nel mio culo, fammi tuo, lascerò la mia famiglia, per stare con te, però fammi tuo!".
Mi risveglio sudando, tutto eccittato, questo sogno rovinato dalla sveglia, quando poi mi accorgo che non era la sveglia ma, era il telefono che squillava, era Joe; non ci credevo, mi stava chiamando per sapere se ero ancora intenzionato a venire, gli rispondo di si e lui, tutto felice mi saluta e mi manda tanti baci.
Mi alzo e mi preparo per andare all'appuntamento, mi metto dei jeans strappati dove un taglio è anche sotto al culo; io per fortuna non ho peli, e ho un culo tondo e sodo, quindi credo che i pantaloni che ho scelto siano adeguati,sopra una maglia un po' sportiva, quindi tutto sportivo, per l'appuntamento.
Mi avvio all'appuntamento e quando entro lo trovo dentro che mi aspetta, in un angolo isolato, appena mi vede si alza e mi da un bacio sulla guancia e io ricambio, ordiniamo, parliamo del più e del meno, e pagato il conto (ha deciso di pagare lui per entrambi), mi invita sulla sua limousine, e quando accetto, mi da un colpo al culo, e mi fa entrare, si siede affianco a me, mi mette la mano sulla coscia, chiede all'autista di chiudere il finestrino oscurato che ci divideva, e lui obbedisce.
Appena il finestrino si chiude, si sfila i pantaloni e tira fuori il suo enorme cazzo di 25 cm, e mi prende la mano, se la mette sul suo cazzo, che è già duro, e lui -" lo vedi, lo vedi questo?, questo è tutta colpa tua; sono già duro perché mi piaci, mi eccita tutto di te. Ti prego, ti prego... lo vuoi fare con me?".
Lo guardo con gli occhi pieni di lacrime, non so perché mi scendano, è che sono felice delle sue parole, mi sono reso conto che anch'io provavo qualcosa per Joe.
Lo bacio io questa volta, e poi mi abbasso sul suo cazzo, e inizio a leccarglielo, lui dopo poche leccate mi sborra in bocca e sulla faccia.
-"sei bravissimo, oohhhh siiiii, quanto mi piaciiiii, togliti i pantaloni, non riesco più a contenermi".
Obbedisco e mi tolgo i pantaloni, e mi dice di mettermi a pancia in giù, facendogli vedere il sedere, vedo che subito, gli è diventato duro di nuovo; inizia a palparmi il culo, e si accorge mentre lo fa, che mi sto eccitando anch'io. Tira giù le mutante e mi prende il mio cazzo di 18 cm e inizia a masturbarmi, mi stende sul sedile, prende un po' di crema, se la mette un po' sulle mani, e inizia a infilare nel mio culo ancora vergine, il primo dito, e poi il secondo. All'inizio ho sentito tanto dolore, poi il dolore ha fatto spazio al piacere.
Dopo avermi allargato il buco, mi mette tutto d'un fiato il suo cazzo nel mio culo, urlavo a squarciagola, ma ad un certo punto, Joe mi dice -"urla quanto vuoi, liberati, le pareti sono insonorizzate, e il mio autista non ti sente, quindi... continua".




La storia continua...
di
scritto il
2018-03-09
3 . 6 K visite
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