Una trasferta di lavoro “particolare”

Scritto da , il 2017-05-30, genere trio

Non pensavo che mi sarebbe piaciuto così tanto essere bsx (anche se praticamente solo attivo).
Non ci avevo mai pensato ma l’occasione è arrivata come un fulmine a ciel sereno.
Ero in trasferta per lavoro in una città distante più di 500 km. dalla mia; quindi era d’obbligo il soggiornarci per tutta la durata del lavoro!
Dovevo eseguire delle verifiche contabili su una consociata della ditta di cui sono il Capo Contabile; arrivo la domenica sera in albergo e il lunedì sono in azienda puntuale alle 08:30.
Mi riceve Guido (nome di fantasia), il titolare; un uomo sulla quarantina, altezza media, abbastanza bello (per quello che posso saperne io) e a mio avviso un poco “ambiguo”.
Mi presenta a sua moglie e socia Stefania (altro nome di fantasia) e mi dice che in concomitanza di una festa patronale, hanno approfittato per far prendere ai dipendenti tre giorni di ferie così lavoreremo tranquilli. Stefania è veramente una gran donna; 39 anni, 1,75 di altezza, una quarta di seno ed un fisico da urlo. Pensando a Guido penso che deve portare parecchie corna sulla testa. Anche perché in Lei vedo un sguardo molto “troiesco”.
Iniziamo i lavori e la mattinata trascorre veloce; una pausa pranzo veloce e subito a ricominciare; devo dire che la contabilità dei lavori è tenuta in maniera ineccepibile e se tutto prosegue così impiegherò meno dei quattro giorni previsti.
Alle 16:30 decidiamo che può bastare; faccio per congedarmi ed andare in albergo per la sera quando Stefania (che durante tutto il giorno mi aveva continuamente fatto oggetto di complimenti e sguardi maliziosi) mi dice che a cena sono invitato da loro. Appuntamento ore 20. (la loro abitazione è una graziosa villa posta a fianco dell’azienda.
Vado in albergo a farmi una doccia e cambiarmi d’abito e alle 19:50 sono a casa loro.
Prendiamo l’aperitivo in giardino e poi ci spostiamo in una veranda dove ci accomodiamo per la cena; cena che devo dire è veramente impeccabile.
Complice la temperatura calda, l’ottimo vino bianco fresco servito va giù che è un piacere; seguono poi svariati giri di amari, e un cognac veramente “spaziale”; mi accorgo di avere la testa che gira un poco; reggo bene l’alcol ma sicuramente farmi i 5 km tra casa loro e l’albergo con la mia macchina mettono a rischio la mia patente.
Chiedo a Stefania se è possibile chiamare un taxi e l’auto l’avrei recuperata l’indomani, ma lei è tassativa; “assolutamente no! Stasera puoi stare a dormire da noi”.
Ringraziando abbozzo un cortese rifiuto ma lei continua: “Insisto; oltretutto Io sono una persona molto diretta! Non mi piace fare giri di parole! Tu sei un gran bell’uomo, mi piaci e voglio che stanotte tu stia con Noi: Siamo una coppia molto aperta, anzi a dire il vero siamo tutti e due molto “aperti”; il mio Guido è di natura molto “dandula”, io invece sono molto “prendula”; mi sei piaciuto dal primo momento che ti ho visto.”
Non so più cosa dire; rimango come inebetito mentre lei si alza in piedi e con un rapido gesto si slaccia l’abito lasciandolo cadere e scoprendo un corpo fantastico completamente nudo! Quindi si avvicina e inizia a baciarmi appassionatamente infilandomi la lingua in bocca. Ancora spaesato cerco di prendere tempo ma lei mi chiede il perché della mia titubanza e se sono sposato o per caso gay; le confermo che sono divorziato, etero, e non so cosa possa pensare in questo momento Guido.
Ma lei mi zittisce: “non preoccuparti, quella checca di mio marito è d’accordo su tutti i fronti; lo vedi li che ci sta guardando mentre già si struscia la patta dei pantaloni? Stai tranquillo, è completamente passivo; in questo momento si sta godendo il Butt plug che gli ho fatto infilare nel culo; gli piace guardarmi mentre scopo e se non ti dispiace partecipa anche, i miei passati amanti mi hanno confessato che ha una lingua fantastica e tira dei pompini da urlo, meglio di qualsiasi donna mai provata; dai andiamo in camera!”
Saliamo rapidamente le scale che portano al primo piano ed entriamo in camera da letta dove c’è un enorme letto rotondo con biancheria in raso; sorridendo lei mi dice: “questa non è la mia camera da letto, è la camera dove mi piace farmi scannare; a dire il vero è parecchio tempo che non scopo, quindi questa notte penso proprio che ti prosciugherò le palle!”
In un baleno siamo nudi e avvinghiati a letto; bacio appassionatamente Stefania e prendo a leccarla con foga in tutto il corpo; le divarico le gambe e mi piego affondando il viso tra una profumatissima, calda e morbida fighetta; la assaporo avidamente e non mi accorgo nemmeno che vista la mia posizione quasi a “pecora” favorisce quel porco di Guido che scattante come un furetto si butta sul mio posteriore ed inizia a leccare con foga; un colpo di lingua sull’ano, una succhiata alle palle, poi ingoia tutto il mio uccello fino alla base (e arrivo a 21 cm. di lunghezza e 16 di circonferenza) per poi ricominciare a leccarmi il culo; ogni tanto mi infila anche la lingua nel culo (e devo dire che ha una lingua veramente esperta, molto rigida; quasi un cazzetto).
Nel frattempo Stefania trova il modo di dimostrarmi quanto sia troia ed inizia a farmi un pompino da favola, ma breve, perché chiede di essere scopata brutalmente, con queste parole:” da quel che ho visto e assaggiato voglio che mi scopi ed inculi per tutta la notte; sarai sicuramente uno stallone fantastico”.
Non mi faccio certo aspettare, la giro a pecorina e inizio un lavoro di leccata per lubrificare le zone “calde”; davanti la troia non ha certo bisogno di lubrificazione dal tanto che è piena di umori; dietro ha un forellino completamente depilato che sembra avere una notevole elasticità, a giudicare dalla facilità con cui le infilo completamente due dita mentre la lecco in figa.
Nel frattempo, approfittando della mia posizione, quel gran cuckold di Guido mi sta deliziando con continui colpi di pompino alternati a penetrazioni con la lingua; devo dire che la cosa non mi dispiace.
Ormai la fregna di Stefania cola umori sulle lenzuola e con un rapido colpo infilo il cazzo in una caldissima ed umidissima caverna; a dispetto del suo fare troiesco Stefania sembra avere una fighetta da diciottenne, stretta e avvolgente al punto giusto; Lei mi confessa che ha fatto una vaginoplastica restringente; mentre scopiamo furiosamente, Guido continua a leccare nelle nostre parti basse, e sembra essere davvero contento di tutto quel miscuglio di umori che riesce a ingoiare.
Stefania mi chiede se per caso voglio un “aiutino” per durare un po’ di più; non ho mai provato ma vista la situazione accetto; lei apre il cassetto del comodino ed estrae un portapillole che contiene pastigliette azzurre di Viagra; non avendole mai usate e non conoscendone gli effetti sul mio corpo ne prendo ¼; lei mi dice che nei periodi di “magra” le fa prendere a quel frocio di suo marito, così da avere un cazzo su cui impalarsi.
Prendo il pezzo di pastiglia e riprendo la “trombata”; quindi posiziono meglio Stefania e sposto il cazzo dalla figa al culo; strofino per qualche volta l’uccello intriso di umori sull’ano di Stefania, rientro in figa a ribagnare il cazzo e ripeto l’operazione, quindi punto la cappella sul buchetto ed inizio a spingere piano piano; lei asseconda i miei movimenti contrastandoli e nel frattempo sento che sollecita i muscoli dello sfintere; tempo dieci secondi e tutto il mio uccello è fagocitato dal suo culo; è l’inculata più bella che abbia mai fatto; entro ed esco dal suo culo con il cazzo durissimo, anche grazie al Viagra; lei geme e gode come una gran Troia, viene una volta ma mi chiede di non fermarmi; vengo anch’io copiosamente inondandole le budella con un caldo fiotto di sperma; il mio cazzo non accenna a rammollirsi per cui continuo il “bombaggio”; nel frattempo Guido continua a leccarmi il culo, succhiarmi le palle ingoiandole una per volta e, ogni tanto, su ordine di Stefania, insaliva bene la mia asta che continua a scorrere ben lubrificata nel culo.
Vengo ancora un’altra volta e Stefania mi dice: “mi hai veramente rotto il culo, devo chiederti di fermarti un po’”.
Io faccio notare che il mio cazzo è ancora sull’alzabandiera e ben lungi dall’ammainare; lei mi dice che ho ragione ma necessita comunque di un bidè rinfrescante; nel frattempo posso, se voglio, trastullarmi col culo di Guido; al mio cenno di assenso, la checca scatta verso il comodino, estrae un tubetto di lubrificante e inizia a spalmarselo sull’ano, quindi si mette in una pecorina da vera Troia, testa sul letto e schiena completamente inarcata, mani a divaricare le chiappe e culo pronto a ricevere ospiti; un colpo e “zac”; sono dentro a quel foro che avvolge subito il mio cazzo con una forza incredibile.
Stefania mi dice che Guido ha i muscoli sfinterici così ben allenati che alcuni dei suoi amanti che l’hanno “provato” le hanno detto che è come se facesse pompe col culo.
In effetti sento il cazzo come se fosse avvolto da una bocca esperta; il frocio mentre si prende la mia mazza si masturba avidamente e nel frattempo Stefania si è messa a gambe larghe davanti a lui e lo insulta pesantemente: “frocio di merda! Leccami bene la passera e il buco del culo che lo stallone che ti sta montando mi ha appena inondato di sborra! Bevi tutto e non avanzare nemmeno una goccia; voglio che sia pulita come dopo il bidet; e soprattutto leccami bene il culo perché mi ha sfondato proprio per bene con la sua nerchia e adesso mi brucia!”
La situazione devo ammettere è molto intrigante; l’eccitazione è al massimo e non tardo molto a venire in culo a Guido.
Tolgo il cazzo dal suo culo e mi corico sulla schiena sfinito; il mio cazzo grazie al viagra è ancora in tiro, ma inizia a bruciarmi per lo sfregamento; Stefania dice: “adesso vado a mettere il culo al fresco nell’acqua ghiacciata! Tu Guido vai il bravo padrone di casa e pulisci bene il cazzo al nostro ospite; dopo che è stato nel tuo culo non vuoi mica lasciarlo sporco?”
Guido non se lo fa dire due volte e si butta come un ossesso sul mio cazzo, iniziando a leccare tutta l’asta nella sua lunghezza, con le consuete “divagazioni” dedicate alle mie palle ed al mio buchetto.
Dopo 10 minuti di pompino raggiungo nuovamente l’orgasmo, ma ormai le mie palle non hanno praticamente più sperma da espellere.
A questo pungo raggiungo Stefania in bagno e lei mi propone una doccia ristoratrice; accetto di buon grado.
Lei allora chiama il marito in maniera molto “imperativa”: “Guido! Brutto frocione che non sei altro; raggiungici in bagno da buon cagnolino!”
Il Cuckold arriva in bagno a carponi e evidentemente è ben addestrato, perché entra subito nella spaziosa cabina doccia rettangolare e si distende di schiena; Stefania mi fa entrare ed entra anche Lei; il getto caldo e potente è molto tonificante e lei da brava padrona di casa tratta il suo ospite, cioè me, come un Re; mi insapona da capo a piedi e mi lava con molta cura, in particolare nella zona pubica; con molta dolcezza insapona e pulisce il mio cazzo e presta una particolare attenzione anche al mio buchino, che penetra dolcemente insaponandolo; quindi mi chiede se devo per caso espletare qualche bisogno fisiologico; io naturalmente una pisciatina la dovrei pure fare (anche solo per tutte le sollecitazioni avute alla zona prostatica). Lei allora si accovaccia mettendo la sua figa proprio sul viso del marito disteso e mi invita a pisciarle in faccia; mentre urino direttamente sul suo bel visetto da troia, lei gradisce la pioggia dorata e cerca di non farsene scappare nemmeno una goccia; naturalmente il mio getto è molto potente visto il forte bisogno che avevo; quindi l’urina che non riesce a trattenere in bocca le esce dai lati e le cola lungo il corpo fino a raggiungere la sua fica e mischiarsi con l’altrettanto copiosa pisciata che sta offrendo direttamente sulla faccia del marito, il quale beve con gusto continuando a masturbarsi e venendo infine con un copioso getto di sborra.
Quando finisco di pisciare il mio cazzo è ancora come il marmo, grazie al viagra; Stefania allora mentre continua a stare seduta sulla faccia del marito inizia a farmi un pompino massaggiandomi con una mano i coglioni, e con l’altra infilandomi prima una poi due dita nel culo.
10 minuti intensissimi e poi raggiungo l’ennesimo orgasmo, seguito da un’ulteriore pisciata liberatoria in faccia alla troia.
Terminata la doccia ci asciughiamo e ci corichiamo per il giusto riposo; Io e Stefania a letto e Guido da buon cagnolino accovacciato sullo scendiletto. La notte trascorre tranquilla e il risveglio è “TOP”; Stefania che mi succhia il cazzo distesa a 69 su di me; la sua fica e il suo culo a tiro di lingua (e non mi faccio ripetere due volte di leccarla tutta) e il cagnolino Guido che mi lecca i piedi. Tempo 10 minuti e via ad un’altra sborrata liberatoria; la notte ha permesso ai miei testicoli di produrre un po’ di sborra che Stefania trova dolce e gustosa.
Fatta colazione riprendiamo come niente fosse l’attività “contabile” che terminiamo nel primo pomeriggio; mi accingo allora a fare ritorno a casa prima del previsto; mi congedo da Stefania e Guido e li ringrazio per la squisita ospitalità.
Lei di rimando: “figurati; grazie a te per averci “dedicato” così tanta passione; torna tutte le volte che vorrai, troverai sempre la porta aperta, (e anche le mie gambe). A presto!”
Chissà, magari non passerà nemmeno tanto tempo.

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