Il ragazzo di mia sorella

di
genere
gay

io al tempo avevo quasi diciannove anni e il ragazzo di mia sorella ventotto, si chiama Daniele. La mia fantasia più grande ai tempi era semplicemente vedere, toccare, e sentire il pisello di Daniele. avevo cominciato a guardarlo e '' spiarlo'' quando si faceva le docce o si cambiava all'inizio dell'estate. I fatti arrapanti e scottanti si facevano sempre piu evidenti e presenti nel corso dell'estate. Ricordo che a metà-fine giugno cominciai a mandargli segnali sempre più chiari per fargli capire che mi volevo segare con lui, magari, a vicenda.
Dovete sapere che i divani in sala di mia sorella erano messi in modo che sia da un divano sia dall'altro si poteva benissimo vedere la persona alla quale si stava vicino. Io passai molto tempo in casa loro quell'estate per studiare perchè in casa mia c'era troppo baccano e io dovevo studiare per l'esame finale delle superiori. Piano Piano cominciai anche a camminare solamente in mutande per la casa. Spessissimo (quasi ogni pomeriggio, quando mia sorella faceva il suo consueto pisolino di 2 ore) mi mettevo su uno dei due divani in mutande con il durello bello in vista in cerca di essere notato da Daniele. I Pomeriggi passavano e io continuavo ad avere il durello in bella vista però ancora non succedeva niente, ma poi dopo tante speranze e preghiere Daniele si era deciso di lanciare uno sguardo al mio cazzo. Cominciò a lanciarmi occhiate ogni tanto per poi continuare ad evolversi arrivando al punto da farlo venire duro anche lui. certamente non ci parlavamo in quei momenti per il molto imbarazzo da parte di entrambi. un giorno quando si pensava che non lo stessi guardando per via del telefono che stavo usando, si calò una mano nelle mutande e si afferro il cazzo facendo dei micromovimenti velocissimi alla base del pisello, potevo benissimo vedere la forma del cazzo perchè quando se lo era preso in mano lo aveva anche alzato e in più stava in controluce. Non lo aveva lunghissimo, anzi lo aveva simile alla lunghezza del mio 15-16 cm, ma il su era il doppoi più gonfio e largo. aveva una bella cappella definita e dritta. in quel momento la testa mi girò per quanto ero arrapato e quello che prima era un semplice durello ora si era trasformato in una erezione gonfia e pulsante stretta tra i boxer che mi tenavono il pisello avido di sborra da un lato. Appena si accorse che lo stavo guardando con la coda dell'occhio Daniele si tolse la mano dalle mutande. dopo un Minuto si alzò dal divano, con l'erezione meno evidente, e disse che doveva andare al bagno. Di solito non ci vuole molto a fare pipi, quindi più malizioso che mai e con il cuore a mille mi misi ad origliare alla porta, così per curiosità. quello che sentii era il suono piu arrapante che io avessi ma sentito prima. si poteva sentire un chiaro rumore di sega dovuto alla mano che sbateva sul pube e le palle che sballottolate facevano romure sbattendo sulle sue gambe pelose e possenti. restai li per altri 2 minuti e poi sentii dei piccoli gemiti molto soffocat e repressi. per poco non sborravo nelle mutande. di fretta mi rimisi sdraiato sul divano nella posizione che avevo prima per non farmi scoprire. quando Daniele uscì dal bagno mi toccò ,con la sua mano venosa e ancora impregnata del suo pisello, il ginocchio come per ringraziarmi per averlo fatto sborrare in 4 minuti. Lui oramai non aveva la stessa erezione di prima e piano piano si stafa afflosciando. Ma per me è era tutto il contrario, pensavo alle sue mani sul suo cazzo largo, le gambe che si muovono quando si sfiorava la cappella sensisibile, alla sua faccia quando sborrava pensando a me e a quel rumore fantastico che faceva l'attriro tra mano e cazzo. Decisi che dovevo svuotarmi pensando a lui, quindi presi coraggio e mi alzai con una mega erezione nele mutande, gli passai davanti e lui mi guardava, mi guardava molto arrapato. Mi tirai giu una sega epica che durò solo 2 minuti per tutto quello che era appena successo. tornai in sala soddisfatto. Ma il mio deiderio era ancora quello, SEGARMI A VICENDA CON MIO COGNATO, la sega che mi ero fatto s di lui non era bastata, volevo di più. Dopo qualche minuto di pensamenti e ripensamenti, presi craggio e dissi '' Adesso non dirmi che che non ci voleva proprio !'', lui rise e fece per annuire con la testa, poi mi alzai e mi misi seduto sulle sue gambe continuando a dire ''aaah come sono libero ora'' con tono di sodisfacenza. lui mi gurdava molto la parte del cazzo e anche i piedi, cosa che non mi dispiaceva affatto anche perchè lui ha dei piedi strepitosi, e piano piano feci scivolare la mia mano sul suo cazzo ancora coperto dagli slip a ighe rosse e blu facendolo sobbalzare e piegarsi su se stesso, gli misi una mano sulla spalla e lo tranquillizzai. Una volta tranquillizzato, continuando ad avere nella mia mano il suo cazzo duro, lo guardai negli occhi e gli dissi '' Che ne dici di una sega a vicenda Dani ?'' e lui tentennò mai accettò pronunciando un lieve ''o-okay''.
Ci mettemmo uno seduto vicino all'altro, lui aveva una gamba sopra la mia e mi faceva i grattini con i piedi sull'altra gamba. Le mutande le levammo in un secono, appena lui finì di dire ''okay'' ,;io cominciai a segarmi il cazzo da solo e lui poi mi prese un polso con la sua mano possente e spstò la mia mano sul suo largo cazzo che aveva gia un goccia di presborra sulla punta della cappella, lui mi afferrò il cazzo. Fece calare un po di saliva sul mio cazzo scappellato e cominciò a segarlo molto forte, io feci lo stesso. La sua faccia era la rappresentazione della goduria, aveva tantissime goccioline di sufore che nascevano dalle tempie e io non potevo fare a meno di gurdarle sentendo tutto il suo odore du maschio pervadermi. dopo dieci minuti di sega lubtificata e di sguardi intenti negli occhi, io gli presi il cazzo dalla base e cominciai a fare su e giù sulla sua cappella e in una trenita di secondi venì. un po di sborra mi colp' in faccia e in bocca. aveva un sapore deciso e salato, proprio come me lo ero immaginato. Volevo un po torturarlo e quindi continuai a segarlo sulla cappella. Lui si contorceva e aveva dei piccoli spasmi alle gambe, le scuoteva e tremavano per quanto godimento stava provando in quel momento. Daniele non ce la faceva più e quindi mi strinse in una morsa il polso. Lui era tutto ricoperto di sborra sul ventre e sul cazzo, ma io no, ormai doeva finire il lavoro inziale.
si mise in ginocchio davanti a me e cominciò a segarmi fortissimo e dicendo frasi tipo: '' ti piace così ?'' o '' erano mesi che volevo il tuo cazzo nelle mie cazzo di mani'' e anche ''ogni volta che mi spiavi lo sapevo e mi segavo fortissimo pensandoci '' brutto spione ora ti faccio sborrare una volta per tutte''. Quando mancavano 10 secondi alla mia sborrata lui mise la mia cappella rossa e dolorante nelle sue labbra carnose e calde e gli sboorai in bocca, lui non la mandò giu ma ci baciammo alla francese con la mia sborra nelle nostre bocche, mentre i nostri cazzi ancora duri si strusciavano donandoci un'ultima formicalozione alle cappelle lubrificata di sputo e sborra.
di
scritto il
2017-04-19
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