Il sogno

Scritto da , il 2016-12-09, genere prime esperienze

Tutto è sfocato all'inizio, poi i contorni si fanno sempre più nitidi e marcati, e i colori più accesi.
Infili le chiavi nella toppa e le giri piano, come se non volessi fare troppo rumore. La porta si schiude docilmente, lasciando entrare un fascio di luce ad illuminare l'interno scuro. Entri per primo e mi aspetti, poi chiudi la porta alle nostre spalle e caliamo in un buio e un silenzio quasi totali e assordanti, se non fosse per il rombo delle macchine e la luce artificiale dei loro fanali. Poggi le chiavi dell'auto sulla scrivania e aspetti. Cosa?
Un lampo nei tuoi occhi azzurri e mi ritrovo schiacciata dal tuo corpo contro il legno caldo, con le tue mani tra i capelli, sul viso, tra le labbra, e la tua bocca premuta con forza contro la mia, mentre le lingue combattono e si studiano a vicenda. Con le dita cerchi la cerniera del vestito e la tiri giù con lentezza estenuante, rabbrividendo ogni volta che la tua mano sfiora la mia pelle. Lascio cadere il vestito a terra e con un gesto veloce mi sfilo le scarpe. Ti stacchi dalle mie labbra solo per guardarmi, per accarezzare il mio corpo ricoperto di brividi. Passi le dita sui fianchi, poi scendi lungo le cosce e mi prendi in braccio. Riusciamo ad arrivare nella tua camera e mi posi sul letto freddo. Ti strappo la camicia di dosso e i bottoni schizzano via. Ho bisogno di toccarti, di assaggiare la tua pelle, di perdermi completamente nel tuo corpo bollente. I respiri sono già affannati e nessun altro rumore rompe la quiete della notte. Mi baci il collo, passando la lingua nel solco della mascella. Continui a baciarmi e succhiarmi i capezzoli, facendomi sospirare e gemere. Lasci una scia di baci umidi sull'addome, superando l'ombelico, fino al basso ventre. Mi sfili l'unico indumento che ancora indosso e affondi il viso di tra le mie cosce. La tua lingua e le tue mani mi fanno perdere il controllo e inizio a gemere più forte, con il tuo nome sulle labbra. Tu lecchi con forza, non mi dai tregua, senti i miei muscoli contrarsi, una mano che affonda tra i tuoi capelli e l'altra che stringe le lenzuola. Lo sai che mi fai impazzire. Sei tu che conduci il gioco adesso e ti diverte.
Ti fermi prima che riesca a raggiungere l'orgasmo e mi guardi, io ti restituisco lo sguardo. Non abbiamo bisogno di parlare per dire quello che pensiamo, che proviamo; tutto sarebbe superfluo ora. Ti sbottoni piano i pantaloni e, con calma, ti cali i boxer mentre ti lecchi le labbra. Lo sai che ti desidero più di ogni altra cosa, sai che voglio sentirti dentro di me, eppure non hai fretta. Ti posizioni sopra di me e io ti circondo i fianchi con le gambe. Entri con un colpo deciso, inaspettato e mi lasci senza fiato. Inizi a spingere lentamente, mentre succhi la pelle del mio collo e ti accarezzo le spalle muscolose. Aumenti il ritmo delle spinte, che diventano sempre più violente e incalzanti. Ti graffio la schiena e inarco il corpo per sentirti ancora più profondamente.Fai una smorfia per il dolore delle unghie nella tua carne, ma non dici niente. Ti stacchi da me solo per cambiare posizione e penetrarmi di nuovo, sempre più forte di prima. Mi fai venire quattro, cinque volte forse, ma è troppo tardi per ritrovare la lucidità. I nostri gemiti si mescolano, così come i nostri umori, e i nostri corpi sbattono l'uno contro l'altro mentre mi sussurri all'orecchio, in un'armonia eccitante.
Sei stanco, sento il profumo del tuo sudore e la tua presa sulle natiche e sui fianchi che si fa più stretta. Sento il tuo corpo contrarsi in un ultimo movimento, mentre accasciandoti sul mio seno, riversi in me il tuo piacere e il tuo orgasmo.
Lentamente il tuo respiro diventa più regolare, sollevi il viso, mi guardi e mi baci profondamente e a lungo.
Copri i nostri corpi nudi con il lenzuolo e mi abbracci dolcemente. Pronunci un leggero "ti amo" e mi attiri verso di te, circondandomi la vita con le tue braccia possenti. Mi addormento con la testa sul tuo petto mentre mi accarezzi amorevolmente i capelli.
Pian piano l'immagine sbiadisce, i contorni diventano più labili e sfocati, e il calore del sogno scompare, lasciando il posto ai freddi raggi del sole del giorno seguente e al mio letto troppo freddo e vuoto senza di te.

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