Matrigna bollente

Scritto da , il 2016-09-26, genere incesti

Matrigna bollente

Oggi nel 2016 ho trentatré anni, vivo ancora a casa con mio padre e la mia matrigna.
All’ età di 10 anni per causa di una grave malattia ho perso la mamma.
Mio padre allora quarantenne, si rivolse prima alla nonna paterna, poi a quella materna, infine assunse una tata per accudirmi durante il giorno, visto che lui lavorava come dirigente di una importante holding.
Una sera di cinque anni dopo, papà mi disse che aveva conosciuto una ragazza che aveva circa la metà dei suoi anni.
Siccome ormai ero già grandicello, aveva pensato di creare con lei una famiglia, perciò voleva per il sabato sera successivo organizzare una cena, per farmela conoscere.
Il sabato sera ci recammo in un noto ristorante della zona, dopo dieci minuti arrivò anche lei.
Facemmo le presentazioni, scoprii che si chiamava Anna, aveva 21 anni ed era stata assunta da sei mesi come segretaria di papà.
Anna era una ragazza spigliata, non era una fatalona, ma nell’insieme era una bella ragazza con un paio di chili di troppo.
La serata trascorse veloce in allegria, lei cercava di coinvolgermi in tutte le discussioni, cercando la mia approvazione.
La serata finì con noi che l’accompagnavamo a casa, una volta salutata mio padre mi chiese:
“Allora cosa ne pensi se Anna entrasse a far parte della nostra famiglia?”
“Beh è simpatica, ma bisognerebbe conoscerla meglio”
“So che vive con una zia, in quanto i genitori sono mancati per causa di un incidente causato da un drogato”
“Beh papà a me Anna sembra una persona carina e coscienziosa, se va a te, non vedo ostacoli”
Dopo un anno di frequentazione con mio padre Anna entrò a far parte della nostra famiglia in qualità di moglie di mio padre e mia matrigna.
Per due anni lavorò nell’ufficio di papà, poi in seguito ad una gravidanza si fermò a casa per sei mesi.
Papà si raccomandò con me di stare vicino ad Anna, per aiutarla e non farla affaticare in quanto aveva una gravidanza a rischio.
Da quel momento incominciarono i guai per me.
Ormai diciottenne incominciavo a sentire i primi stimoli sessuali, avere una ragazza di 24 anni accanto tutto il giorno, per di più con vestiti succinti, il mio bastone era sempre in tiro.
Nella seconda metà del mese di Giugno, papà affittò una villetta in Liguria e ci fece trascorrere il periodo estivo, fino alla fine di Settembre.
Quando andavamo a passeggio, Anna mi prendeva sottobraccio, sembravamo marito e moglie, purtroppo per me lei era la mia matrigna, ed era off limits.
Non potevo neanche sfogarmi sessualmente con nessuna ragazza, in quanto ogni volta che uscivo, era in compagnia di Anna, la quale non voleva mai rimanere sola.
Un giorno che Anna era vestita, pardon svestita, cioè indossava solamente uno slippino e un reggiseno in pizzo traforati, non lasciando niente all’immaginazione, il mio pene aveva raggiuto dimensioni paurose, dissi:
“Anna vado a fare una passeggiata sul lungo mare”
“Aspetta, vengo con te” rispose.
“Senti Anna, vorrei andare da solo, potrei conoscere qualche ragazza!” dissi.
“Ma Marco, tuo padre a detto che ti saresti preso cura di me”
“Certo, ma anch’io ho bisogno di libertà e di sfogarmi” ribattei.
“Perché con me non puoi divertirti?” replicò piagnucolando.
Allora visto che non capiva, o non voleva capire sono sbottato:
“Anna, anch’io ho bisogno di scopare, siccome non voglio andare con una prostituta, devo trovarmi una ragazza, oppure vuoi essere tu la donna che mi soddisfa?”
“Ma cosa dici Marco, io sono la donna di tuo padre, non mi sognerei mai di tradirlo, tanto meno con suo figlio” disse come essendosi svegliata dal letargo.
Quella sera uscii da solo, dopo due ore tornai a casa, Anna era a letto, sentendomi si alzò venendo in sala, poi con distacco:
“Allora hai trovato la puttanella per svotarti le palle?” chiese volgarmente.
“No, non è facile, sono tutte accompagnate dal ragazzo o dai genitori, credo che dovrò rivolgermi a una prostituta!” risposi.
“Ah, ah, ah, ah” rise.
“Anna che risata del cazzo, io sto veramente male a non potermi sfogare ed a vivere con una bella figa come te accanto”
“Bella ormai non lo sono più ho un pancione che mi fa sembrare una botte”
“Vedi Anna dal primo momento che ti ho visto tre anni fa, mi sono innamorato di te, ogni ragazza o donna che incontro la paragono a te e perde sempre il confronto”
“Ma va, lo dici sperando che ceda e mi lasci scopare”
“Vedi Anna, l’anno scorso ho scopato per tutto l’anno scolastico con la professoressa di matematica, nel pomeriggio mentre il marito era al circolo di golf a far entrare le palline in buca, io m’imbucavo la moglie”
“Come mai è finita?”
“”Un pomeriggio, nel momento che le sborravo in figa invece di dirle ti amo Chiara, le ho detto ti amo Anna! Si è offesa e non ha più voluto saperne, oltretutto ha minacciato di non farmi ammettere all’esame di maturità, fortuna ha voluto che quest’anno dopo due mesi ha chiesto la maternità ed è arrivata la supplente”
“Marco non dirmi che ti sei fatto anche lei?”
“No, ho avuto di meglio e di paggio”
“Senti stallone come sarebbe a dire”
“Sarebbe a dire che Elide la preside è stata messa a conoscenza da Chiara della relazione con me, visto che sono amiche di famiglia”
“E questo cosa centra?”
“Centra! Centra visto che una mattina sono stato convocato da Elide che senza tergiversare mi ha fatto togliere pantaloni e boxer per vedere se era vero ciò che Chiara le aveva rivelato”
“E cosa mai aveva detto la tua prof?” domandò Anna.
“Che ero super dotato”
“E la conferma c’è stata?”
“A giudicare da come era entusiasta Elide direi di si, tanto è vero che ho passato molte mattine nel suo ufficio”
“E come è finita con Elide?”
“Con lo stesso risultato di Chiara”
“Cioè? Dai su racconta che sono curiosa”
“Beh cara la mia matrigna, tutte due incinte di me, visto che i loro consorti non sono dei gran chiavatori e per giunta hanno la sborra non fertile”
“E tu che ne sai?”
“Quando le due donne glielo hanno comunicato, sono venuti a ringraziarmi e mi hanno chiesto la disponibilità per un altro figlio”
“Marco mi hai fatto venire voglia di scopare, tuo padre è lontano, cosa dici se per una volta trombiamo noi due?”
Non me lo feci ridire, Anna era in vestaglia, io in pantaloncini, calai subito il tutto compresi i boxer e con il cazzo in erezione mi avvicinai alla mia matrigna.
Quado la sfiorai ebbe un brivido, poi allungò il braccio, con la mano impugnò il membro.
Subito disse:
“Aspetta Marco, fammi trovare il cazzo, perché ho sbagliato ed ho impugnato
il tuo braccio”
“No Anna, in mano hai il cazzo”
“Ma allora questo è un signor cazzo, niente a che vedere con quello di tuo padre!”
“Perché papà c’è l’ha più piccolo?”
“Mio marito non arriva neanche alla metà”
"Dai Anna, smettila di parlare, facciamoci sta scopata per la prima e l’ultima volta”
“Marco, questa sarà la prima, ma non credo proprio che sia l’ultima, se lo sai usare anche bene, a te non rinuncerò di certo”
“E con tuo marito come farai?”
“Tuo padre mi scopa solo il sabato notte, perché la domenica può dormire, infatti volevo cercarmi un amante, che mi soddisfacesse, ma non ne avevo il coraggio”
“Ok Anna poi ne parliamo ora voglio sverginarti”
“Come sarebbe?”
“Vedi Anna, sia Chiara, che Elide quando le ho chiavate per la prima volta non erano più vergini, ma col mio bastone da32 cm di lunghezza e quasi 15 di circonferenza le ha fatte sanguinare stracciandole ancora la parte di imene rimasta”
“Ok mio stallone, vai e fammi godere”
Scopai Anna tutta la notte, l’indomani non si alzò dal letto, quando arrivò mio padre chiese cos’era successo.
Sia io che Anna dicemmo che era solo un po’ di stanchezza, dovuta alle passeggiate e alla gravidanza.
Papà passò la domenica con noi, la sera ci portò fuori a cena, all’uscita del ristorante, noi c’incamminammo verso la stanza da letto, invece lui partì per tornare a casa.
Appena entrati in casa Anna si svestì poi rivolgendosi a me disse:
“Amore cos’aspetti un invito scritto per scoparti la mamma”
“Non pensavo che avessi tutta questa voglia”
“Secondo te, il mio piede sul tuo cazzo per tutta la cena cosa ti diceva? Caro ho voglia di toccarti il cazzo o amore ho voglia che mi scopi appena mio marito parte?”
“Non so dimmelo tu?”
“Beh amore, ti dirò due o tre cose!”
“Cioè?”
“Beh amore voglio mettere delle regole
 Primo non voglio che ti trovi una donna, sarò io la tua donna
 Secondo son gelosa di tutte le donne, devo essere l’unica che scopi
 Terzo al tua cazzo non rinuncio e in più voglio figliare con te”
“Anna e io non conto?”
“Dimmi cosa vuoi?”
“Devi spigarmi come metti in atto i tuoi propositi?
“Spiegati?”
“Nel primo come fai ad essere la mia donna se viviamo sotto lo stesso tetto. Nel secondo, come fai ad essere l’unica se hai un marito e devo dividerti con lui. Terzo chi ti dice che voglio dei figli da te oltretutto cornificando mio padre che è sempre stato un uomo retto”
“Vivendo insieme non ci saranno chiacchiere su di noi, in quanto tu sei il figlio di mio marito, in quanto al tempo per noi due, tuo padre passa tutte le sere al circolo del golf e i pomeriggi al lavoro, perciò il tempo per noi c’è. Con tanto tempo a disposizione possiamo scopare a più non posso e così non hai tempo per altre. In quanto a figliare, essendo tu figlio di mio marito i geni resteranno gli stessi e le somiglianze saranno visibili a tutti, le uniche persone saremo noi due a sapere che sono nostri”
“Anna per essere una che non voleva amanti, tantomeno accoppiarsi col figlio di tuo marito sei diabolica”
“Marco ti amo, chissà magari un giorno possiamo addirittura sposarci”
“Adesso pensa a scopare, che stanotte voglio slabrarti la fregna”
“Dai amore comincia a darci dentro”
Due ore di selvaggio scopare, poi sul più bello, mentre sto per sborrare in figa, suona il cellulare di Anna.
“Dai Anna non rispondere sto per inondarti la figa di sborra”
“Amore devo, è tuo padre”
“Come faccio?”
“Pronto caro, si sto riposando ho solo qualche ahh, no caro sono i dolori della maternità, oh siiiii, no caro non è niente. Stai tranquiloooo, se ho bisogno chiamo Marco e gli dico di venireeeee qua. Si adesso cerco di dormireee, se c’è qualcosa dico a tuo figlio di avvertirti, adesso ti lascio sento che sto per venireee, cioè che mi sta per venire un altro attacco. Ciao ora riattacco, Vengoooo! Stronzo hai continuato a scopare mentre ero al telefono con tuo padre, vuoi che ci scopra?”
“Te l’avevo detto di non rispondere, dovevo sborrare, cinque minuti e lo richiamavi tu”
“Amore è stato bellissimo avere un amplesso insieme mentre il cornuto era in linea”
“Smettila di chiamare una persone retta come mio padre cornuto”
“Chiamalo una persona retta, in azienda sono più le troie che si è scopato lui che le stelle in cielo. Quando tua madre era malata, le sere che rientrava tardi era perché scopava Mariella, la sua segretaria che poi ha licenziato il giorno del funerale di tua madre”
“E tu come sai queste cose?”
“Mariella un giorno è venuta per farsi riassumere, ma il mio caro maritino l’ha fatta buttare fuori dalla sicurezza, minacciandola che in caso si ripresentasse non le farà più trovare lavoro”
Dopo questo discorso riprendemmo a scopare, scopammo in tutta tranquillità fino alla fine di Settembre, poi tornammo a casa, a fine Ottobre era previsto il parto, nel mentre tramite un collega di mio padre ebbi l’indirizzo di Mariella, così andai a farle visita, mi presentai come il figlio del dottor Corazzia.
Subito pensava ad un ricatto, poi mi raccontò tutta la verità sul mio genitore, che l’aveva ricattata per riuscire a scoparla, così che doveva inventarsi scuse su scuse col marito, che per causa di mio padre si era trovata senza marito e senza lavoro, che stentava ad arrivare a fine mese, ed ormai a 55 anni, non riusciva più ha trovare uno straccio di lavoro.
La salutai, tornai a casa, una settimana dopo tornai da Mariella, le dissi che avevo una notizia da darle, mi fece accomodare, mi offrì un caffè, poi mi chiese di dirle ciò per cui ero andato da lei.
“Signora, un mio amico sta aprendo un’attività, ha bisogno di una segretaria esperta, se le interessa si presenti dopodomani a nome mio”
La salutai, mi avviai verso casa, qui trovai un caos, due ambulanze, diversi medici, non capivo cosa succedeva, poi vidi mio padre che mi disse:
“Anna è stata male, rischia di perdere il bambino, il medico dice che è causa del sesso sfrenato, ma io non l’ho più toccata da Giugno, non avrà un amante”
“Si papà, Anna ha un amante, che la scopa da quattro mesi”
“E tu non mi hai detto niente? Non pensi che potevi avvisarmi anche in memoria della buon anima di tua madre!”
“Lascia stare mamma, che se sa di Mariella si rigira nella tomba, per non parlare di tutte le puttane che ti sei ripassato negli anni in ufficio”
In quel momento a mio padre è preso un mancamento, solo l’intervento di un medico, le ha salvato la vita. Gli ha diagnosticato un infarto coronario, poi l’ha fatto ricoverare in terapia intensiva.
Anna in maternità e papà in cardiochirurgia, erano le mie mete giornaliere, dopo 20 giorni Anna tornò a casa, senza bambino, i medici nel scegliere fra madre e figlio hanno scelto la prima, fortuna ha voluto che non le fossero precluse gravidanze in avvenire.
In quanto al dottor Corazzia mio padre, due mesi di ospedale, furono sufficienti per interrompere l’attività lavorativa, visto la stipula di un’assicurazione preventiva, ha potuto dedicarsi al riposo assoluto, visto che le fu raccomandato, di non fare sforzi e non praticare più sesso.
Tornato a casa radunò sia Anna che me, volendo sapere chi era l’amante di sua moglie.
Anna rimase in silenzio, parlai io:
“Vedi quando ho saputo che con mamma in fin di vita, tu ti sollazzavi con le segretarie e con Mariella in particolare, non ci ho più visto e forzando la cosa forse con un po’ di violenza ho scopato Anna, poi mi sono innamorato di lei e lei di me, poi la cosa è continuata, non pensando di gravare sul feto”
“Ok, ormai la cosa è avvenuta, ma ora cosa pensate di fare?”
“Vedi papà noi ci amiamo, vogliamo stare insieme, pertanto la prossima settimana lasceremo la tua casa”
“Ho una proposta da farvi”
“Sentiamo” disse Anna.
“I medici mi hanno sconsigliato di fare l’amore, pertanto per quel lato sono un vegetale, quindi vi propongo di rimanere qui con me, vivrete come marito e moglie, se ci saranno figli li riconoscerò come miei, per tutto il resto fate la vostra vita”
Io e Anna ci guardammo, poi insieme dicemmo:
“Si può fare, ma d’ora in poi noi siamo una coppia a tutti gli effetti, tu non hai diritti”
Negli anni, Anna è stata prolifica, mi ha partorito tre figlie e due figli, oggi lei è una splendida trentanovenne, si dedica ai figli e al suo amante, cioè a me.
Mio padre ha avuto un secondo infarto, che purtroppo lo ha stroncato al punto che solo un respiratore lo tiene in vita, il tutto per causa che ha voluto avere un rapporto sessuale con una prostituta, sul più bello si è sentito male ed ha dovuto essere ricoverato in ospedale. Il secondo infarto ha lascito il segno permanente.
Brutto da dirsi, ma Anna dopo aver saputo che suo marito ha poco tempo da passare tra noi, mi ha chiesto se una volta vedova, la sposo.
Un po’ mi spiace per papà, ma il divertimento che trascorreva con colleghe o segretarie quando mamma era nelle condizioni che lui si trova ora, è lo stesso che pratichiamo io e Anna la mia matrigna, scopate a volontà ogni ora del giorno e della notte.









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