Voglia

Scritto da , il 2016-08-18, genere tradimenti

A casa:
chiamata: "ci sono tutti....ci sei stasera?"
attacco, con la sigaretta in bocca guardo allo specchio le mie tette, odio doverle sprecare....mi infilo un vestito che a malapena mi copre il culo, ma voglio qualcosa di più. ..voglio che tuttI stasera vogliano scopare me! Metto i tacchi e scendo, mi stanno passando a prendere: Raffaello, 7 anni più grande di me, il migliore amico di mio fratello, non so se per ripicca o per cosa ma erano già due mesi e non gliela davo; divertenti i ragazzi quando pensano di avere qualche possibilità, quando pensano di essere innamorati...ti leccano cone nessuno, pensano di doversi guadagnare il diritto di mettere il loro uccello dentro di te. Ma io quella sera non avevo voglia della solita romantica ipocrisia...mentre Raffo parcheggiava entrai nel locale e mentre scendevo le scale lo vidi, era arrivato con la sua ragazza e già beveva qualcosa, notai che la prospettiva era perfetta....scesi qualche altro gradino e mi assicurai che mi potesse vedere solo Daniele mentre guardandolo negli occhi facevo semplicemente scivolare i miei slip per terra per poi continuare a scendere come nulla fosse, alla fine della scalinata sentivo I suoi occhi su ogni centimetro del mio corpo.Tirai dritto e andai a prendere anche io da bere. Lo ritrovai dopo seduto con pochi amici e decisi, senza preoccuparmi di chi ci stava intorno, di sedermi in braccio a lui...sentivo il suo imbarazzo, ma ancora di più la sua eccitazione spingere sulle mie coscie, era sudato e potevo sentire il suo cuore esplodere quando prendendo la sua mano la appoggiai appena sopra il vestito solo per ricordargli che ero lì nuda...per lui. Fece una specie di smorfia, si alzò, mi prese per mano e salimmo le stesse scale dove avevo lasciato le mie mutande, arrivammo in strada e senza dire nulla andammo verso una vietta, non avevamo fatto che pochi metri quando mi sentii chiamare...era Raffo, ubriaco perso che stava fuori a fumare e continuava a gridarmi di andare da lui.......vorrei poter dire di aver continuato a camminare verso quella vietta, ma la verità è che non scelsi, mi gira e tornai dentro da sola, continuando a ballare senza mutande in mezzo a tutta quella gente

Questo racconto di è stato letto 6 3 5 5 volte

Segnala abuso in questo racconto erotico

commenti dei lettori al racconto erotico

cookies policy Per una migliore navigazione questo sito fa uso di cookie propri e di terze parti. Proseguendo la navigazione ne accetti l'utilizzo.