Le sculacciate delle cugine

Scritto da , il 2010-10-12, genere prime esperienze





Era il mese d'agosto del 1972, come ogni anno mia madre mi andava alle terme a curarsi
Ed io ero mandato da mia zia Ester (sorella di mia madre) che abita in un paesino della
Provincia di Pavia, a trascorrere il mese d'agosto in campagna: mia zia era vedova con tre figli.
Gia i miei cugini: Fabiana,16 anni molto bella e attratta dai ragazzi unico motivo di soventi sculacciate
Fino ai 13 anni obbediente e brava a scuola, Floriana 13 anni: "la pecora nera" molto intelligente ma,
oziosa e disobbediente nell' aiutare la zia in casa e sempre da spronare e sculacciare, Federico 11 il
buono ma spesso usato dalle sorelle come capo espiatorio delle loro malefatte ( soprattutto di Floriana)
con loro esisteva ed esiste tuttora Bellissimo rapporto anche se la mia preferita e sempre stata Floriana
sia come carattere sia per la capacità di cacciarsi nei guai a perché anche lei era abbonata alle sculacciate
la severità di mia zia e pari o forse superiore a mia madre: cosa che rendeva mia madre sicura che
anche senza di lei sarei stato controllato ed educato come si deve, e malgrado l'affetto che la zia
provava nei miei confronti non lesinava sculacciate anche a me.
Ma veniamo ai fatti, arrivai a casa della zia nel primo pomeriggio di un lunedì assolato,
accompagnato da un lontano cugino, che per lavoro si recava da quelle parti: mi lascio davanti alla
villetta della zia e mi accorsi dalle voci che uscivano dalla casa che mio cugino Federico stava
subendo una sculacciata (cosa non rara per Federico), suonai il campanello ed entrando vidi Federico
in ginocchio faccia al muro singhiozzante e con il culetto arrossato dalle sculacciate:
Fui accolto con il solito entusiasmo dalla zia ma non dalle cugine che se ne stavano a testa china in
un angolo,pensai che dopo sarebbe toccato e loro ma non dissi nulla ed andai con la
zia a disfare i bagagli e a cambiarmi : chiesi alla zia cosa avesse combinato Federico e mi disse che
non aveva fatto i compiti e aveva rotto dei vasi in giardino giocando a palla (cosa che gli era stata
proibita) mentre la zia sistemava i bagagli io mi cambiai (calzoncini corti canotta e sandaletti di gomma
come si usava in quegli anni non era ancora cominciata l'epoca delle mode) e tornammo in cucina
dove Fabiana e Floriana aspettavano non senza timori il nostro ritorno: ALLORA SIGNORINE
ADESSO TOCCA A VOI disse zia Ester con voce ferma e severa, si avvicino Floriana e le diede due
Ceffoni che fecero scoppiare mia cugina in lacrime: NON DOVEVI STARE ATTENTA A
FEDERICO E SISTEMARE QUEL PORCILE DELLA TUA STANZA!! SI MAMMA rispose :MA
COME AL SOLITO NON HAI OBBEDITO E SEI RIMASTA TUTTA LA MATTINA A
POLTRIRE A LETTO E A PARLARE CON QUELLA PUTTANELLA DAL BALCONE VERO!!!!
(la "puttanella" in questione si chiamava Erika una ragazza di 16 anni molto disinibita che si era
trasferita da Milano nel paesino con la famiglia da qualche mese, sulle due cugine aveva un grande
ascendente ma la zia riteneva pericolosa per la moralità delle ragazze) Mia cugina non rispose e la zia
continuo a rimproverarla, non era una mancanza grave ma la zia voleva punire il fatto del 'amicizia con
Erika, anche perché le mie cugine avevano assunto dei comportamenti strani parlavano sboccato
Ed altro ancora questi erano i rimproveri della zia: e senza che mia cugina riuscisse a giustificarsi
(cosa inutile) slaccio i nodi che chiudevano sulle spalle il vestitino azzurro di Floriana che scivolo alle
caviglie lasciandola con le mutandine, da un cassetto prese il cucchiaio di legno e ordino alla figlia di
chinarsi sul tavolo gli sfilò le mutandine scoprendo il delizioso culetto bianco di Floriana, (dalla mia
posizione riuscivo a vedere i piccoli seni e una parte della vulvetta glabra ,cosa che alla mia età mi eccito
molto)e comincio a colpirla con decisione: CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK,
CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, Floriana piangeva a
Dirotto,e chiedeva perdono, il culetto era rosso e segnato dai colpi ma la zia non smetteva di colpirla
Malgrado le implorazioni della figlia che continuava a piangere, gridare e dimenare il culetto: CIAK
CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK; dopo credo una
Quarantina di colpi la zia smise Floriana si mise in ginocchio e implorò la madre:PERDONO MAMMA
PERDONO TI PROMETTO CHE TI OBBEDIRÒ E NON PARLERÒ più CON ERIKA!!!!
PERDONO, PERDONO,PERDONO, PERDONO, PERDONO.
VEDREMO disse zia Ester e ricomincio a sculacciarla : CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK,
CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK,
BASTA MAMMA TI PREGO BASTA, BASTA, TI PREGO.
Ancora una quarantina di colpi e mia zia terminò di sculacciare Floriana che piangeva e singhiozzava
Mostrando il culetto rosso e segnato, zia Ester gli ordinò,SVELTA ,IN GINOCCHIO FACCIA
AL MURO POI VEDREMO MA SCORDATI DI USCIRE PER QUESTA SETTIMANA!!!
Ora era il turno di Fabiana la zia disse: DA TE CHE SEI LA più GRANDE NON ME LO
ASPETTAVO ADESSO ANDIAMO IN GIRO A FARE LA SGUALDRINA CON I RAGAZZI
( la zia aveva sorpreso Fabiana con un ragazzo.in un portone poco distante da casa
mentre si baciava e il ragazzo la toccava nelle parti intime e sui seni) PUTTANELLA
CIAFF,CIAFF,CIAFF arrivarono puntuali i ceffoni SEI TROPPO GIOVANE PER QUESTE COSE
CIAFF,CIAFF,CIAFF TI AVEVO AVVISATO AVERE UN RAGAZZO VA BEVE MA
QUESTE SCONCEZZE NON LE PERMETTO, FABIANA SPOGLIATI IMMEDIATAMENTE
QUESTA VOLTA NON TE LA SCORDI!!!!
Mia cugina che gia aveva gli occhi rossi quando arrivai scoppio a piangere, MAMMA, NON DAVANTI
AD ENRICO TI PREGO, NON AVRAI VERGOGNA DI TUO CUGINO TI A GIA VISTA NUDA
UN SACCO DI VOLTE SPICCIATI O PEGGIO PER TE.
Esito, MAMMA TI PREGO, TI PREGO; CIAFF,CIAFF altri due ceffoni e Fabiana obbedì.
Sapeva di avere sbagliato anche perché: per uscire con il ragazzo in questione aveva lasciato a casa
Floriana e Federico, pochi istanti e Fabiana era completamente nuda per me era una visione eccitante
Molto più di prima, visto che FABIANA era ormai una donna a tutti gli effetti in quanto a misure e
Bellezza
Ero eccitatissimo e non mi accorsi che la zia era uscita dalla cucina ed era tornata tenendo in mano il
"FUET" termine dialettale per indicare una sorta di frustino che si ottiene intrecciando dei rametti di salice
strumento molto usato in campagna per gli animali ma anche per i figli.
Io non le avevo mai prese con il FUET ma la mamma ricordava che la nonna la puniva con questo
Frustino artigianale che era dolorosissimo, e prometteva di usarlo se fossi stato bocciato.
Fabiana venne fatta chinare sul tavolo la zia comincio a colpire: CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK,
CIAK, CIAK, CIAK, il frustino sibilava nell' aria mentre Fabiana piangeva tentando di soffocare il dolore
Dei colpi solo dei sordi gemiti uscivano dalla sua bocca, ma la sua resistenza duro poco e comincio a
Implorare la madre: MAMMA PIETA' BASTA TI PREGO PERDONO, PERDONO TI SUPPLICO
BASTA, BASTA, PERDONO, PERDONO, PERDONO, PERDONO AHI,AHI,AHI : ma la zia
Non raccoglieva le suppliche della figlia: E TROPPO TARDI PUTTANELLA QUESTO E NIENTE e
continuo a colpire, il supplizio duro almeno 15 minuti.
Fabiana ormai senza fiato e stremata dalle frustate cadde ai piedi della zia: MAMMA NON LO FARO
più NON VEDRÒ PIÙ ANDREA PERDONAMI PERDONAMI,FARO QUELLO CHE VUOI MA NON
PICCHIARMI PIÙ TI SUPPLICO MAMMA!!!!!
Io durante la punizione di Fabiana ero rimasto in un angolo dove pero era possibile vedere tutto
In particolare le intimità di Fabiana che nel dimenarsi faceva oscillare i seni sodi e torniti mentre da uno
specchio posto dietro Fabiana si vedeva li culetto che si arrossava e segnava sotto i colpi della zia
e poco sotto si vedeva il suo sesso ce si muoveva ritmicamente spinto dai movinementi che Fabiana
faceva nel vano tentativo di evitare il "FUET",quella scena fu la cosa più eccitante che avessi mai
visto e mi eccitai moltissimo tanto che i calzoncini si gonfiarono e bagnarono spinti da una improvvisa
erezione (a tredici anni credo sia comprensibile).
Fabiana continuava ad implorare il perdono della madre, PERDONAMI, PERDONAMI FARO LA
BRAVA NO DOSOBBEDIRO più, la zia la mando faccia al muro e aggiunse CERTO CHE NON LO
FARAI PIU DOMANI ANDRAI IN COLLEGIO DA ZIA ADELE (zia Adele suora Orsolina dirigeva
Un collegio vicino Padova) CI RESTERAI FINO AL DIPLOMA! Fabiana piangeva e singhiozzava
In ginocchio e non disse nulla, mentre io che ero rimasto in disparte ad assistere alle punizioni
Di Fabiana e Floriana senza dire nulla, quando la zia si avvicino e disse: FAI IL BRAVO FINO A CHE
RESTI QUI ALTRIMENTI CE NE SONO ANCHE PER TE! Quando si accorse dei pantaloncini
bagnati e dell'erezione e partirono due schiaffi CIAFF,CIAFF SCHIFOSO NON TI VERGOGNI!
BRUTTO MAIALE TI INSEGNO IO: GIÙ I PANTALONCINI E MUTANDE , SEI SEMPRE IL
SOLITO NON SEI ANCORA ARRIVATO,E GIA DEVO PUNIRTI balbettai delle scuse ma la zia aveva
gia il cucchiaio di legno in mano abbassai i pantaloncini e le mutande tentando vane spiegazioni e scuse
Mi fece chinare sul tavolo e comincio a colpire, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK,
CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, CIAK, non ne presi
Molte ma forti e mi ritrovai in castigo assieme ai cugini tutti e quattro con il culo rosso a tirare su col naso
In ginocchio faccia al muro, cosi cominciarono le vacanze, ne presi ancora Fabiana non andò in collegio
Ma non frequentò Andrea per un po' pero restò il suo ragazzo ed ora e suo marito strana la vita !!!!

Ciao alla prossima


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