Mamma, zia e cugina

Scritto da , il 2016-05-16, genere feticismo

Caro diario, ti devo confessare una cosa.

Oggi, domenica 15 maggio 2016, ho provato l'ebrezza di ben tre footjob diversi. Il primo l'ho vissuto con mia madre, il secondo con mia zia e il terzo con mia cugina.

Visto il bel tempo, per il week end, io con la mia famiglia ci siamo spostati nella nostra casa al mare. Domenica abbiamo invitato gli zii a trascorrere una giornata al mare per poi rientrare alla sera.

Ma ora, caro diario, ti descrivo un po' la mia famiglia. Siamo in 4: papà Gianluigi, 49 anni, impiegato; mamma Lara, 45 anni, impiegata; mio fratello Fabio, 10 anni e poi ci sono io, Michele, 19 anni.

Permettimi, diario, di soffermarmi meglio sulla descrizione di mia madre.

Come detto prima mia madre si chiama Lara, ha 45 anni e ha un bel fisico, terza di seno, un bel culetto sodo che mantiene andando in palestra, due gambe slanciate e infine due piedini n.38. I suoi piedi hanno la pianta larga, dita romane solitamente smaltate di rosso e hanno inoltre un arco plantare molto pronunciato. Caro diario, ti confesso che il mio feticismo per i piedi è iniziato proprio con lei nonostante, come vedrai, fino a qualche giorno fa non abbia mai avuto un contatto diretto. Ma ti confesso che però li ho avuti indirettamente, nel senso che spesso mi masturbavo e mi masturbo con le sue scarpe e lascio il mio seme dentro e lei se le mette. Però non so dirti se se ne è accorta oppure finga di non sapere anche se, come poi ti dirò, fingeva di non sapere.

Ora, mio caro diario, ti descrivo mia zia e poi mia cugina.

Mia zia si chiama Valentina, ha 40 anni e nonostante sia la sorella di mia madre è l'opposto, ad eccezione del fisico. Anche zia ha un bel fisico, terza di seno, un bel culetto e due piedini n.40. I suoi piedi sono, a differenza di quelli di mamma, molto magri e con le dita romane smaltate solitamente o di nero o di fucsia.

Mia cugina, invece, si chiama Eleonora e ha 15 anni. Caro diario devi sapere che è in piena fase di sviluppo e ha mettendo su un bel corpicino, seconda di seno, culetto tondo e sodo, gambe snelle e slanciate e due piedini n.36. I suoi piedi sono magri con dita romane e smaltati, quando capita, di fucsia o rosso.

Caro amico mio, sai cosa accomuna queste tre donne? Non lo sai? Te lo dico io? E va bene, te lo dico io. Sono delle maiale assurde a cui piace molto il sesso. Sai, caro diario, devo dirti un'altra cosa e cioè che mia madre e mia zia hanno l'amante e per giunta è anche lo stesso. Tu ti chiederai come io faccia a saperlo. Te lo spiego subito. Mia madre spesso usciva la sera e si vestiva come un puttanone per poi ritornare a notte inoltrata. Un bel giorno sbirciai i suoi messaggi e lessi, tra i vari nomi, anche quello di un certo Carlo. Aprii la chat e lessi tutti i messaggi erotici e non che si erano mandati. Successivamente aprii anche quella con sua sorella (mia zia Valentina) e da li capii che avevano l'amante e pure lo stesso! Ormai sapevo tutto ma non sapevo se dirlo anche a mio padre e a mio zio oppure stipulare un patto tra noi per mantenere il segreto. Optai per la seconda.

Sabato mattina io e la mia famiglia eravamo già nella nostra casa al mare. Visto che era tutto da sistemare ci dividemmo i compiti: io e mamma avremmo sistemato un po' la casa mentre mio padre e mio fratello sarebbero andati a comprare qualcosa da mangiare e da bere in vista dell'arrivo di mia zia e della sua famiglia.

Aspettai che mio padre e mio fratello uscissero per parlare con mamma. Mentre stava facendo il letto le domandai a bruciapelo: "Allora? Come va con Carlo?" (l'amante) - lei si bloccò per qualche istante, diventò rossa e poi guardandomi mi disse:"Carlo chi?" - io le sorrisi un po' e le dissi:"dai è inutile che continui a mentire..lo sai benissimo chi è Carlo" - e lei, sempre sconvolta e con vergogna:"ti prego non dire niente a tuo padre..ti prego" - io, che già avevo calcolato tutto, le risposi:"dipende.." - e lei:"no, non dipende da un cazzo..non dirglielo..ti prego.." - e io:"te l'ho detto, dipende.." - e lei, perdendo un po' la pazienza:"da cosa dipende? Cos'hai in mente?" - io, capendo che ormai era in mio potere, le dissi:"spogliati e sdraiati" - lei, incredula:"ma che cazzo dici? come ti permetti? ma come cazzo ti permetti? ti ricordi chi sono io?" - e io, con molta calma:"certo che lo so..sei solo una puttana a cui piace molto il cazzo e visto che ti piace te lo do io" - lei non credeva alle sue orecchie e mi disse:"stai scherzando vero? Non dirai sul serio.." - e io:"dico sul serio si" - lei:"bastardo! me la paghi questa.." - e io, cominciando ad eccitarmi un po':"sisi va bene..ora spogliati e sdraiati!" - lei, incredula e sconsolata:"mi fai schifo.." - e inizia a spogliarsi. Quando fu completamente nuda la feci sdraiare sul letto.

Io:"bravissima..ora tocca a me, spogliami!" - lei non mi rispondeva più neanche e sempre più scoraggiata e incredula eseguiva tutti i miei ordini e così iniziò a spogliarmi - io, nudo e con il pisello svettante le dissi:"in ginocchio e succhia!" - lei, lentamente si inginocchiò e titubò un po' al che io le dissi:"che c'è? non ti piace il cazzo? E' qui, su, succhia, succhia mamma troia!" - lei, alzò lo sguardo, quasi piangeva, poi si decise e lo ingoiò. Ogni tanto le prendevo la testa e iniziavo a scoparle la bocca spingendoglielo fino in gola facendola soffocare e provocandole conati di vomito. Dopo un bel po' la feci sdraiare sul letto e le dissi:"ora sai cosa succede?" - lei non mi rispose e chiuse gli occhi - io ripresi:"succede quello che sognavo da tanto tempo" - lei riaprì gli occhi e mi fissò ma non disse nulla - e io:"ora mi farai una bella sega con questi piedini da zoccola quale sei e mi farai schizzare come non mai" - lei ormai non parlava più e sempre più sconsolata avvolse il mio cazzo tra i suoi archi plantari. Ogni tanto rallentava il movimento o lo aumentava; cambiava posizione nel senso che se me lo segò dapprima con gli archi poi fu la volta delle piante. Quando capii che stavo per venire le afferrai le caviglie e iniziai a spingere e godendo come mai prima d'ora iniziai a spruzzare sborra sui suoi piedini. Nel mentre il pisello si afflosciò e le dissi:"allora? ti è piaciuto? meglio io o Carlo?" - lei mi fissò negli occhi e mi disse:"bastardo! ora sei soddisfatto?" - e io:"si, sono soddisfatto..era il mio sogno sborrarti sui piedi e finalmente l'ho realizzato" - lei:"mi fai schifo..mi fai schifo tu e la tua sborra sui piedi" - io:"ah ti fa schifo? io non direi.." - lei non mi rispose più e fa per alzarsi, pulirsi i piedini e rivestirsi.

Qualche minuto dopo ritornarono mio padre e mio fratello e soprattutto mio padre notò che c'era qualcosa di diverso, qualcosa di "teso" ma poi ci passò sopra sapendo che è tipico di mamma comportarsi in modo freddo quando c'è qualcosa che non le piace. Caro diario, sapesse che...

Arrivò domenica e con essa anche mia zia, mio zio e mia cugina. Vista la bella giornata optammo per andare a fare un giro in spiaggia e in centro e per l'occasione mamma decise di mettersi un paio di ballerine, non prima che io vi abbia sborrato dentro e l'abbia costretta a mettersele. Lei era molto schifata e sconvolta, ma sapeva che questi erano i patti per mantenere la bocca chiusa. Caro diario, sapessi come mi eccitava sapere che mia madre stava camminando con la mia sborra sotto i piedini. Quanto alle altre due donne, mia zia ai piedi aveva dei sandali a infradito mentre mia cugina un paio di ballerine. Oh mio caro diario, quanto ero eccitato, morivo, morivo dalla voglia di "giocare" con quei piedini.

Dovevo studiare uno stratagemma per arrivare ai piedini di mia zia e di mia cugina. L'occasione si presentò quando mia zia mi chiese se potevo accompagnarla un attimo in casa perchè doveva cambiarsi vestiti. Mia cugina subito esclamò che anche lei aveva bisogno di cambiarsi i vestiti. Mi feci dare le chiavi di casa da mia madre e rimanemmo che li avremmo raggiunti nella piazza principale della città, poco distante da li.

Io, mia zia e mia cugina ci incamminammo dunque verso casa e nel tragitto parlammo del più e del meno. Arrivammo a casa, entrammo e loro andarono a cambiarsi. Era il momento giusto per agire. Spalancai la porta della camera dove si stavano cambiando. Loro raggelarono e cercarono immediatamente di coprirsi, io le fissavo e loro urlavano:"ma che cazzo fai? sparisci! maiale sparisci! schifoso vattene!" e altre cose del genere - io, con tutta la calma del mondo risposi rivolgendomi principalmente a mia zia:"scusate se non sono Carlo.." - mia zia sbiancò, mia cugina mi guardò interrogativamente e poi ci guardammo tutte e tre a vicenda in attesa che qualcuno dicesse qualcosa - mia cugina, un po' alterata:"chi cazzo è Carlo?" - io non risposi, fissai mia zia e mia cugina fece la stessa cosa a tal punto che mia zia divenne viola dalla vergogna e abbassò lo sguardo - mia cugina:"allora? qualcuno mi dice chi minchia è questo Carlo?" - io a questo intervenni:"io lo so chi è Carlo ma devo dirtelo tua madre chi è" - mia cugina sempre più alterata:"oh figa che due coglioni..chi è Carlo?!" - mia zia, sempre rossa e con lo sguardo rivolto al pavimento:"tradisco tuo padre.." - mia cugina non credeva alle sue orecchie e iniziò a sbraitare contro sua madre:"mi fai schifo! sei una troia! sei una madre di merda!" e altre cose simili - io assistevo a tutto questo e sentenziai:"Ele tu invece non hai niente da dirci?" - sua madre (mia zia) alzò lo sguardo e la fissò finchè lei colta in contropiede disse:"dirvi cosa?" - io insistetti:"dai su Ele, confessa.." - lei imitando la madre abbassò lo sguardo e poi disse:"ho fatto l'amore con un professore per avere un bel voto..ma io non volevo.." - sua madre s'infuriò e le disse:"tu cosa? Cos'hai fatto? Troia del cazzo! Figlia indegna.." eccetera. Ah diario, dimenticavo di dirti che io e mia cugina siamo sempre stati molto affiatati e ci raccontiamo sempre tutto, sia le cose belle che quelle brutte e una volta mi aveva raccontato anche di questa scopata con un professore.

Di fronte a tante urla mi intromisi pure io e dissi:"la cosa si può risolvere in due modi: diciamo tutto allo zio (suo padre e suo marito) oppure facciamo una sorta di patto tra noi per cui la cosa rimane tra noi" - loro si guardarono in faccia interrogative e poi mia zia mi chiese:"che tipo di patto?" - io:"secondo voi? non si capisce..?"

Caro diario, non so cosa sia successo dopo che abbia pronunciato quella frase, fatto sta che si sono guardate in faccia per qualche istante, si sono spogliate e poi si sono avvicinate a me. Io, amico, ti confesso che un po' ero già eccitato e vederle nude ha aumentato il mio livello di eccitazione.

La troietta di mia cugina iniziò a toccarmi il cazzo da sopra i pantaloni mentre mia zia me li sbottonò facendolo uscire. Mia cugina riprese a toccarmelo iniziando a segarmelo lentamente mentre entrambe si inginocchiarono. La prima a prendermelo in bocca fu mia cugina e anche a lei, come avevo fatto con mia madre, lo avevo spinto in gola provocandole contati di vomito. Poi fu il turno di mia zia e stessa sorte pure per lei. Dopo un po' interruppi il loro servizio e dissi:"ora facciamo qualcosa di nuovo.." - loro mi guardarono interrogative e io pronunciai:"sdraiatevi sul letto" - ubbidirono.

Io allora mi avvicinai al letto e presi in mano i piedini da troia di mia zia e iniziai a leccarglieli tutti. Mia zia non se lo aspettava e rimase visibilmente stupita, e anche mia cugina non se lo aspettava e fu stupita anche lei. Poi presi i piedini da sborra di mia cugina e leccai pure quelli, centimetro dopo centimetro. Poco dopo presi il cazzo e lo infilai tra i piedini di mia zia e le dissi:"da su troione..segamelo!" e iniziò così un gran bel footjob. Mentre mia zia mi segava con i suoi piedini, presi nuovamente i piedini di mia cugina e iniziai a leccarli e baciarli. In seguito tolsi il cazzo dai piedini di mia zia e lo misi tra quelli di mia cugina e le ordinai di segarmelo. E sempre mentre mia cugina me lo segava, io leccavo i piedini di mia zia.

Quando mi accorsi che stavo per venire dissi loro:"segatemelo insieme.." e allora mia cugina usò il suo piedino destro e mia zia il suo piedino sinistro. Me lo segarono finchè dal mio cazzo cominciò a uscire un fiume di sborra che imbiancò i loro piedini stupendi da vacca e da sborra. Il cazzo dopo un po' di afflosciò e loro andarono a lavarsi i piedi e a rivestirsi.

Il caso volle che notai i sandali di mia zia e le ballerine di mia cugina. Le raccolsi da terra, le appoggia sulla scrivania, afferrai il cazzo e iniziai a menarmelo. Nel frattempo ritornano dal bagno e mi vedono intento a segarmi sulle loro scarpe e mi domandano:"e adesso che cazzo fai?" - e io, continuando a menarmelo furiosamente risposi:"vi sborro nelle scarpe così da averla sempre con voi" - loro non sembrarono molto entusiaste della cosa ma accettarono il mio volere. Io continuavo a segarmi e ad un certo punto le vidi avvicinarsi sempre di più finchè mia zia con la mano destra e mia cugina con la sinistra iniziarono a segarmi. Sborrai quasi subito e colpì sia i sandali a infradito di mia zia sia le ballerine di mia cugina. Non appena il cazzo si afflosciò nuovamente me lo mollarono, guardarono le loro scarpe sborrate e non avendo alternative se le infilarono. Il cazzo s'impennò nuovamente ma era tempo di tornare dagli altri non prima di aver fatto qualche foto ai loro piedini.

Io con il cazzo duro e loro con la mia sborro sotto i piedini, tornammo dagli altri proseguendo il giro.

Arrivò sera. Il viaggio del ritorno lo facemmo insieme. Appena arrivati a casa presi mia mamma, le dissi di aver goduto anche sui piedini di sua sorella Valentina e sua nipote Eleonora. Poi tirai fuori il cazzo e le dissi:"dai, fammi godere con i tuoi piedini" - e lei sorridendomi maliziosamente eseguì. Presi il telefono e immortalai la sega coi piedi di mia mamma con foto e video. Sborrai, non moltissimo (ero veramente svuotato), sui suoi piedini, mi feci dare un bacio sul cazzo e poi andai a lavarmi.

Caro diario, ora sai di cosa mi è successo nel week end. Ciao amico mio, a presto. Ah no, scusa..mi sono dimenticato di dirti che la sera stessa mia zia e mia cugina mi mandarono una foto dei loro piedini con la scritta "Buonanotte porcellino, non menartelo troppo" con il cuorino.

E' tutto, mio caro diario. Grazie per avermi ascoltato e spero di non averti annoiato!

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