Il diario di Lucilla e Damiano - Ep. 2

Scritto da , il 2010-09-30, genere prime esperienze

Il diario di Lucilla e Damiano – Ep. 2


Un ben trovati ai nostri spettatori.
Ci siamo resi conto che il nostro primo racconto è stato letto da un po’ di gente e questo ci ha fatto piacere.
Confessiamo anche molto francamente che la cosa ci ha soprattutto intrigato parecchio procurandoci particolari pruriti erotici.
Grazie agli stimoli fantasiosi che la cosa ha suscitato, abbiamo deciso di continuare a rappresentare il nostro vero vissuto lussurioso attraverso le pagine di un diario.
Per noi sarà un piacere raccontare ancora su questo sito le nostre prime esperienze trasgressive.

La notte dove io e Damiano ci siamo presi, spinti da una nuova libidine e sotto lo sguardo indiscreto che dallo schermo del PC ci osservava, ha avuto notevoli effetti.( leggi Ep. 1)
Nei giorni successivi ci siamo portati dentro un’eccitazione continua che si rigenerava ogni qualvolta che guardavamo il nostro portatile. Una strana e nuova frenesia si è impossessata di noi, determinando il desiderio di andare oltre.
La settimana successiva è stato spontaneo per entrambi organizzare una fuga per il weekend.
Ci siamo messi in macchina il venerdì nel tardo pomeriggio, un buon paio d’ore di viaggio per arrivare al B&B della piccola ma bella cittadina che abbiamo scelto come meta. Il tempo di riprendere fiato con relativa doccia ed eccoci a passeggiare per le strade del posto, abbracciati e allegri. Damiano mi stuzzica con delle suggestive frasi e qualche sensuale carezza. L’aria vacanziera che ci accompagna, come sempre, ci predispone alla trasgressione, come se già non bastasse il carico che ci portiamo dopo la notte del PC.
Consumiamo un aperitivo mentre decidiamo dove andare a cena. Abbiamo fame di………un po’ di tutto.
Ci accomodiamo in un ristorantino non male, atmosfera calda, ambiente abbastanza frequentato e menù allettante.
Iniziamo a gustarci la cena, gli sguardi si fanno intensi.
Io che guardo Damiano, lui che quasi mi spoglia con lo sguardo, ma non è il solo. Tre ragazzi dietro Damiano e a pochi metri da noi, ci osservano. Due sono seduti di spalle e sono costretti a contenersi, ma il terzo si trova rivolto verso di me e non mi scolla gli occhi di dosso. Certo il mio abbigliamento, pantalone attillato e camicetta semitrasparente, non lasciano passare inosservate qualche curva prorompente che madre natura mi ha regalato
Come ho già detto un’ altra volta, Damiano è un gran figlio di buona donna. Ha letto la situazione e comincia a stuzzicarmi con insistenza. Ride, mi accarezza le mani mentre sento le sue gambe che sfiorano continuamente le mie. Mi sento a disagio ora, perché comincio fortemente a desiderare di essere toccata tutta dal mio uomo. Sono tra due fuochi che m’intrigano tanto, eppure mi sento impotente.
Penso che devo reagire e fare qualcosa. Le mie mutandine cominciano a bagnarsi e non voglio essere solo spettatrice.
Mi alzo e vado alla toilette, prima un leggero ritocco al trucco, poi mi sistemo meglio il pantalone rendendolo, se possibile, più attillato, infine apro un altro bottone alla mia camicetta.
Adesso voglio vedere le facce.
Esco ed attraverso la sala, ho gli occhi addosso di più persone, a me interessa soprattutto vedere la reazione di Damiano e del ragazzo.
Mi siedo senza accostarmi troppo al tavolo, sono sorridente e con malizia guardo il mio lui.
Damiano prima mi osserva attentamente poi tira un sospiro
e mi dice > allora io rispondo >
Damiano continua a guardare il reggiseno bianco che fa bella mostra di sé dall’ampia scollatura della camicia, poi scende con lo sguardo sul mio ventre che mostra tutte le linee dell’inguine, del pube e della cosina. Per qualche secondo osservo il ragazzo, credo di averlo turbato, ho la sensazione però che, furbamente, non ha reso partecipi della cosa gli amici. Meglio così! Rivolgo di nuovo lo sguardo verso Damiano gli dico >
Abbozzo un sorriso sornione e aggiungo > Lui rimane in silenzio per qualche attimo poi commenta >
> ribatto sensualmente mentre riprendiamo a gustarci le pietanze.
Tra sguardi, sorrisi e chiacchiere finiamo la cena, una certa impazienza erotica si è impossessata di noi e quindi non vediamo l’ora di liberare i nostri istinti. Mentre lui chiede il conto al cameriere, vado di nuovo verso la toilette, questa volta la pipì mi scappa sul serio.
La faccio ed esco dal gabinetto, ma ho un sussulto e resto bloccata per qualche attimo. Non sono la sola dentro la saletta antistante ai bagni, il ragazzo dallo sguardo insistente è lì che si lava le mani. Confesso che una certa paura si è subito impossessata di me, per un attimo ho timore di un gesto aggressivo da parte sua.
Cerco di controllarmi e darmi un tono, per farmi coraggio mi dico che c’è tanta gente nel locale e Damiano e lì fuori a pochi metri.
Ostento tranquillità e comincio a lavarmi le mani quando lui ha finito, lo guardo per un secondo, sembra un tipo a posto ma è teso.
> mi dice quasi di getto, fa una pausa e aggiunge > Scusa vecchia più di Adamo penso io e poi rispondo > accenno ad un timido sorriso e con un po’ di malizia dico >
Gli offro la sponda per sentirmi dire, garbatamente a dire il vero, quanto lo abbia comunque colpito la mia bellezza e via così con i complimenti. Mi dice che si chiama Francesco ed è di Ancona. Mentre lui parla una certa sensazione si rafforza in me, sento l’eccitazione della trasgressione che mi pervade tutta. Non è lui che desidero, ora ho voglia solo del mio Damiano, ho voglia di raccontargli questa situazione, penso alla notte che ci aspetta e quanto l’intrigante pensiero di questo tipo che ho di fronte stuzzicherà le nostre fantasie.
Qualche minuto è passato e sento che devo uscire da quel posto, cerco di tagliare corto e gli lascio capire che voglio raggiungere il mio compagno. Lui si rende conto e si scusa, nel salutare mi da un suo biglietto da visita, mi accenna del suo lavoro, del fatto che viaggia molto e che se ho bisogno di un consiglio nel suo ramo ……….e bla bla bla.
Ci salutiamo, metto il biglietto in tasca e raggiungo Damiano, senza guardarmi intorno mi abbraccio a lui e usciamo.
Strada facendo gli racconto la cosa, torniamo in camera e divertiti la commentiamo. Ora i nostri sensi hanno voglia di sfogare i tanti stimoli della serata. C’è una frenesia insolita, abbiamo voglia di spogliarci e toccarci, ma non è solo questo.
Quasi a sorpresa, o forse un po’ me lo aspettavo, Damiano mi chiede di vedere il biglietto di quel tizio, lo guarda e poi lo lascia sul tavolo. Ci avvinghiamo toccandoci e spogliandoci, resto in perizoma e reggiseno, scivoliamo sul letto e mentre sento il suo pene gonfio nelle mutande, mi sussurra di lasciarlo fare che gli è venuta un’idea. Prende il telefono cellulare, lo vedo cambiare la SIM con una che usa raramente, poi mi dice che ha l’intenzione di fare un paio di foto. Credo di aver capito bene cosa vuole fare, il pensiero mi fa sussultare il ventre. Assumo alcune pose, sul fianco, poi distesa e un’altra a pancia sotto. Ne ha scattate cinque, tutte senza particolari del viso. Lui ne sceglie una, quella sul fianco, la invia al numero di telefono del ragazzo. Siamo eccitati da morire, ci denudiamo totalmente e cominciamo a toccarci e baciarci ovunque, stringo il suo uccello mentre provo ad immaginare la faccia di Francesco che guarda il suo telefonino. Adesso ho voglia di stuzzicare il pene di Damiano, piano con la lingua e poi lentamente farlo entrare tutto nella mia bocca.
Il beep del telefono ci blocca, sentiamo forte in noi l’eccitante aspettativa, prendo io per prima il cellulare e leggo la risposta
>
Damiano legge il messaggio insieme a me, poi mi lascia tra le mani il cellulare e lentamente lascia scorrere le sue labbra sul seno, i fianchi, il ventre e finalmente arriva tra le mie gambe. La sua lingua tocca il clito e poi mi penetra appena nella figa, torna ancora sul clito, lo succhia e lo stimola.
Mi sta facendo impazzire, mentre leggo e rileggo quell’sms.
Ho voglia di scoppiare, ho voglia di far eccitare tanto Damiano, ho voglia di trasgredire ancora e leggere altri sms.
Cerco le foto sul cellulare, ne scelgo un’altra, quella con le curve del mio sedere ben definite e visibili. La invio allo stesso numero.
Non so se Damiano mi ha visto fare questo, prendo il suo uccello e lo lascio fare su e giù tra le mie labbra. La sua lingua tra le mie gambe si muove ancora più freneticamente, mentre sento che la mia cosina è talmente bagnata e aperta da desiderare solo di essere penetrata fino in fondo. Forse stiamo aspettando l’input.
Tempo un paio di minuti e l’input arriva. Quel beep che ci scatena.
>
Leggo prima io, poi legge Damiano, lo sento stringermi la vita, mi sposta fino a farmi girare. Resto a pancia sotto e lascio che strofini il suo pene duro in mezzo ai miei glutei, mette le mani sui miei fianchi, sollevo il mio bacino e lo spingo verso il suo ventre, allargo le gambe e aspetto. Il suo uccello comincia ad entrare scivolando nella mia vagina inondata di umori, penetra tutto ed io sento un piacere immenso. Entra ed esce duro e fluido senza interruzione, mentre continuo a stringere tra le mani il telefonino.
Godiamo da morire, ci diciamo tutto, ci raccontiamo ancora le eccitanti sensazioni delle nostre trasgressioni.
Appoggio la testa sul letto mentre Damiano mi penetra come non mai, gli lascio vedere le mie dite che armeggiano sulla tastiera del telefono e una dopo l’altra invio a Francesco le altre tre foto.
Vorrei godere, vorrei avere il mio orgasmo esplosivo, ma cerco di gestire la cosa, sento che Damiano cerca di fare lo stesso.
Non abbiamo bisogno di trattenerci molto, l’atteso beep arriva presto >
Che scossa alla mente è il messaggio di Francesco, mentre Damiano, ormai impazzito, neanche lo legge, io digito sulla tastiera la mia risposta >
Che orgasmo, che esplosione di piacere in tutti e due e mentre godevo immaginavo se dall’altra parte di quel telefonino Francesco godesse del suo orgasmo nel suo letto.

Abbiamo deciso di fermare qui il racconto.
Ci sono sensazioni e pensieri intriganti che ancora vorremmo raccontare sulle pagine del nostro diario, sperando di poter descrivere anche qualche altra esperienza. Il desiderio è sempre forte e ci ripromettiamo di farlo la prossima volta.
Come sempre chiudiamo con la nostra considerazione finale.

Cosa ci aspettiamo?
I vostri commenti ovviamente, anche negativi se lo ritenete, ma vi preghiamo di astenervi da volgarità gratuite ed espressioni offensive, non ce lo aspetteremmo sulle pagine di questo sito e quindi non lo capiremmo.
Se invece dovessimo trovare da parte di qualcuno qualche spunto interessante, allora la cosa si potrebbe fare intrigante. Il resto lo lasciamo al caso, all’istinto e alla fantasia.
Se volete i commenti potete anche inviarli alla nostra email, avere pareri e confronti non ci dispiace, tutto ovviamente nell’ambito della civiltà e del rispetto del pensiero altrui.
Ciao da Lucilla e Damiano
lucilla.damiano@virgilio.it

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