Klimt 3.a parte

Scritto da , il 2010-09-27, genere etero

3.a ed ultima parte del racconto.

CAPITOLO QUINTO
La loro frequentazione divenne più assidua nei mesi successivi, ormai erano travolti da una storia di sesso e passione che diventava ogni giorno sempre più forte.
Anna in ogni momento, anche i più impensati, trovava il modo di stuzzicare Luca che quando poteva accettava le sue “avance” mentre in altri casi doveva, suo malgrado, rinunciare o peggio ancora fare finta di nulla, come quando entrambi furono invitati a una festa da un loro comune amico, ovviamente fecero finta di non conoscersi e furono presentati uno all’altro dal padrone di casa.
A cena, per puro caso, i loro posti erano uno accanto all’altro e lei ogni tanto con la mano da sotto la tovaglia gli accarezzava il cazzo sentendolo crescere ogni volta di più fino a quando lui le disse sottovoce di smetterla altrimenti sarebbe venuto lì davanti a tutti i presenti.
Lei fece un sorrisetto malizioso e rispose: “Beh la cosa non mi dispiacerebbe sai…..”
Alla fine la ragione prevalse e smise di stuzzicarlo salvo poi vedersi al termine della festa in un posto isolato non lontano dalla casa dove entrambi diedero sfogo alla passione repressa per tutta la serata.
Tra un incontro e l’altro con Luca, Anna continuava a vedere anche Karl tanto ormai il tempo del progetto Erasmus stava terminando e tra quattro giorni sarebbe tornato in Grecia, per questo voleva “goderselo” fino in fondo.
Quando Karl partì Anna era stanchissima le era capitato a volte di scopare sia il pomeriggio che la sera con entrambi senza dire all’uno dell’altro, ora poteva dedicarsi solo a Luca.
Un pomeriggio si presentò nel suo studio mentre lui era intento a preparare una lezione, chiuse la porta a chiave.
“Che vuoi fare?” le chiese lui.
“Semplice, scopare.”
“Qui?”
“Si, si.”
“Ma stai scherzando?”
“No, no” così dicendo iniziò a spogliarsi.
“Dai aspetta un po’ che termino questa cosa e poi andiamo a casa mia.”
“No. Lo voglio fare qui e adesso!”
Si era tolta la camicetta rimanendo in reggiseno e gonna.
Lui intanto si era alzato e si stava dirigendo verso di lei, raccolse la camicetta e fece per porgergliela, quando con un gesto improvviso la gettò su una poltrona e iniziò a baciarla.
Si spogliarono a vicenda, lei s’inginocchiò e dopo averlo masturbato con le mani si mise il cazzo in bocca iniziando un pompino mentre lui, in piedi, chiuse gli occhi.
Dopo un po’ lui la fermò, la fece alzare e la portò verso la scrivania che liberò da tutto quello che c’era sopra, la fece appoggiare con la pancia in modo tale che rimanesse a 90 gradi gambe leggermente divaricate e, mettendosi sotto di lei, iniziò a giocare con la lingua dentro la vagina.
Per attenuare i gemiti di piacere, Luca mise in bocca ad Anna le sue mutandine.
Dopo averla leccata per bene Luca si alzò ed iniziò a prenderla da dietro, ogni colpo arrivava fino in fondo ed Anna si spostava in avanti, continuò cosi per qualche minuto poi si fermò, si sdraiò a terra e lei si mise sopra di lui e facendo forza sulle gambe iniziò a fare su e giù.
Poi passarono alla posizione sul fianco durante la quale Anna venne mentre Luca si fermò, tolse il cazzo da dentro di lei la fece girare e masturbandosi le venne sul corpo e un po’ sul viso.
Una sera a casa di lui mentre erano a letto dopo aver scopato, Luca le disse: “Sabato prossimo sono stato invitato a una festa da dei miei amici di fuori, visto che non ti conoscono stavo pensando perché non vieni anche tu?”
“E se ci fosse gente che mi conosce?”
“No tranquilla non c’e’ pericolo che ciò accada.”
“Come fai ad esserne cosi sicuro?”
“Per il fatto che alla festa ci si deve andare mascherati.”
“Mascherati? E perché? Mica siamo a carnevale!”
“Non siamo a carnevale ma si tratta di una festa particolare. Te l’ho proposta visto che a te piacciono certe situazioni particolari.”
“Spiegati meglio per favore non ti seguo.”
“Si tratta di una festa particolare perché poi si trasformerà in un’orgia.”
“Cosa? Ma stai scherzando?”
“Assolutamente no. Questi miei amici amano organizzare questo tipo di feste.”
“E tu partecipi sempre?”
“No, quando posso e quando ho una donna disponibile a partecipare.”
“E tu pensi che io lo sia?”
“Te lo sto chiedendo apposta.”
“Cosi su due piedi non saprei cosa dirti mi hai sorpresa e lasciata senza parola, dammi il tempo di pensarci.”
“Certo ti capisco benissimo. Tieni conto che la festa è in programma tra due settimane esatte.”

CAPITOLO SESTO
Tornata a casa Anna ripensò alla proposta di Luca ed era veramente indecisa su cosa fare, come prendeva una decisione un minuto dopo la cambiava era confusa, le piaceva l’idea dell’orgia ma al tempo stesso aveva paura.
Nei successivi tre giorni sentì Luca solo al telefono perché era fuori città per lavoro, quando ritornò si videro a casa di lui e scoparono per quasi tutta la notte lui non le chiese nulla e a lei questo fece piacere in quanto non le metteva pressione ma i giorni passavano e la risposta si avvicinava.
Una sera dopo aver fatto sesso erano sdraiati sul letto completamente nudi e lei gli chiese: “Tu hai gia’ partecipato ad altre orgie?”
“Si in due occasioni.”
“Sempre in quel posto dove vorresti portare me?”
“Si esatto.”
“Come si svolge la cosa?”
“Si arriva e c’e’ un aperitivo di benvenuto, si mangia qualcosa a buffet cosi si inizia a fare conoscenza e poi quando la padrona di casa decide ci si trasferisce in una stanza dove vi e’ un grande letto al centro e dei divanetti ai lati e si inizia a fare sesso.”
“Lo dovrei fare anche con donne?”
“Dipende da te, se vorrai e se troverai donne disposte a farlo si, altrimenti se non vuoi nessuno ti costringerà.”
“Ok.”
“Come ci sei capitato la prima volta?”
“Tramite un mio amico che conosce la padrona di casa, mi raccontò di queste feste e mi disse che se volevo partecipare bastava che lo dicessi a lui, la cosa mi incuriosì e quando trovai una donna disposta a partecipare lo chiamai.”
“Ti e’ piaciuto?”
“Beh si, altrimenti non sarei qui a chiederti di farlo.”
“Già vero.”
“Dammi altri due giorni per pensarci.”
“Certo devi essere sicura della decisione e devi sentirti libera anche di rifiutare senza nessun problema.”
“Grazie.”
Allo scadere del secondo giorno Anna chiamò Luca chiedendogli se poteva passare a prenderla.
Andarono in un bar e lei gli comunicò che accettava la proposta.
Arrivato il fatidico giorno Anna scelse un abito da sera lungo di colore nero che metteva in risalto le sue forme, Luca arrivò puntuale all’appuntamento e dopo circa un’ora di strada arrivarono davanti ad un grande cancello nero.
Anna si sentiva intimorita, lui scese dall’auto suono al videocitofono e dopo pochi secondi il cancello si aprì ed entrarono in un bel viale alberato.
Durante il tragitto Luca le disse di indossare la maschera cosa che fece anche lui, arrivarono in un grande spiazzo dove erano già parcheggiate altre auto, spento il motore scesero e si diressero verso la porta d’ingresso dove ad accoglierli trovarono un uomo di mezza età anche lui mascherato.
“Benvenuta signorina” le disse in modo galante.
“Grazie” rispose lei.
“Benvenuto professore.”
“Grazie. Anna ti presento il sig. Rossi.”
“Piacere di fare la sua conoscenza sig. Rossi” disse Anna con deferenza mista a timore.
“Mi chiami Gianfranco, e’ incantevole signorina, questo vestito le dona moltissimo.”
“Grazie….Gianfranco” rispose lei visibilmente imbarazzata.
“Prego accomodatevi nel salone dove sono gli altri ospiti già arrivati” cosi dicendo si spostò di lato facendoli passare.
Dopo aver attraversato un corridoio entrarono in una grande sala con al centro un tavolo sul quale erano sistemato del cibo e delle bevande, vi erano circa una decina di persone, tutte con una maschera che copriva loro gli occhi, che stavano conversando e bevendo.
Luca andò al tavolo e prese da bere offrendone anche ad Anna che accettò.
“Quante coppie conosci?” chiese Anna.
“Per il momento due. Vieni che ti presento” cosi dicendo le prese per mano e la portò in direzione di una coppia che si stava servendo.
“Posso disturbare?” chiese Luca all’uomo che era intento a versarsi da bere.
Questi si girò, lo guardò e rispose: “Certo che puoi! Che piacere vederti! Come stai?”
“Bene grazie tu?”
“Tutto bene.”
“Ti presento Anna, lui è Michele.”
“Piacere di fare la tua conoscenza Anna.”
“Il piacere è tutto mio” rispose lei sempre più imbarazzata.
“Lei è mia moglie Carola” disse presentandola ad Anna.
Dopo i convenevoli, i due uomini si spostarono da una parte per chiacchierare ed Anna rimase da sola con Carola.
“E’ la prima volta che vieni qui?” le chiese Carola.
“..Si” fu la risposta imbarazzata di Anna.
“Me ne sono accorta subito dal tuo imbarazzo. Non ti devi preoccupare e’ comprensibile vedrai che piano piano ti passerà. Se vuoi ti presento alcuni dei presenti.”
“Si va bene, grazie” rispose Anna.
Si spostarono verso una coppia di mezza eta’ che erano seduti ad un tavolo.
“Scusate se vi disturbo, vi vorrei presentare questa giovane ragazza che si chiama Anna” disse Carola.
“Piacere io sono Andrea” disse l’uomo brizzolato, sulla quarantina, altezza circa 180 cm, che alzandosi porse la mano ad Anna che la strinse.
“Io sono Sonia, piacere di conoscerti” disse la donna anche lei sui quarant’anni, con capelli biondi ricci, aveva qualche chilo in più ma niente di esagerato.
“Anna è alla sua prima festa qui” disse Carola.
“Allora benvenuta” le disse Sonia sorridendo.
“Grazie.”
“Sei venuta in compagnia di chi?” le chiese Sonia?
“Di Luca.”
“Non lo conosci” intervenne Carola “E’ un amico di mio marito, lui ha già partecipato a qualche festa qui in passato.”
“Allora sicuramente conosco il suo cazzo” disse Sonia sorridendo.
“Sicuramente cara” disse il marito.
Dopo Andrea e Sonia, Carola fece conoscere ad Anna un’altra coppia: lui di nome Filippo sui 45 anni ben portati, mentre lei, di nome Ramona, era molto giovane sulla ventina, capelli neri lunghi ed un bel fisico.
Carola fu chiamata dal marito e Anna rimase con la coppia, venne a sapere che lui era un veterano di questo tipo di feste mentre per Ramona era la prima volta.
“Spero vorrai farmi l’onore di essere io il primo a scoparti” le chiese Filippo.
Anna, imbarazzatissima, non rispose subito, non si aspettava una tale richiesta.
“Veramente non saprei, come ti ho detto e’ la prima volta e non so come funziona.”
“Non ti preoccupare, ti verrà spiegato tutto a tempo debito” le disse lui.
“Ora se vuoi scusarci ma dobbiamo andare a salutare altre coppie di amici” le disse Filippo.
“Certo certo.”
Così Anna rimase sola e andò al tavolo per prendere da mangiare e da bere e si sedette.
“Posso?” chiese Sonia.
Immersa nei suoi pensieri, Anna non si era accorta della sua presenza e sobbalzò leggermente.
“Ma certo, accomodati pure.”
“Scusa non volevo spaventarti.”
“No, no figurati, ero solo sovrappensiero.”
Sonia le fece un sorriso. “Sovrappensiero per cosa? Hai timore per il proseguimento della festa?”
“Beh sai, è una cosa cosi inusuale per me, ancora non so se ho fatto bene o male ad accettare.”
“Vedrai che non te ne pentirai. Anch’io la prima volta ero nelle tue stesse condizioni: timorosa, titubante, ma quando sono entrata in quella stanza tutto e’ passato ed e’ stato bellissimo.”
Anna rispose con un sorriso.
“Lo vedi quello?” disse Sonia rivolgendo lo sguardo verso un uomo che si trovava alla sua destra.
“Quello con l’abito scuro e la cravatta rossa?”
“Si esatto. Non so il suo nome ma ha un cazzo enorme, sono felice che stasera ci sia, non vedo l’ora che mi scopi.”
Anna non sapeva come rispondere cosi tacque.
“Dai rilassati, non essere cosi nervosa” le disse ancora Sonia.
“Ok, ci proverò” rispose lei.
“Brava.”
Chiacchierano per altri dieci minuti fino a quando il marito la chiamò cosi Anna rimase di nuovo sola ma per poco visto che arrivò Luca insieme ad un altro uomo.
“Anna vorrei presentarti Francesco.”
“Francesco lei è Anna.”
“Piacere di fare la tua conoscenza” disse l’uomo porgendole la mano.
“Piacere mio” rispose lei stringendogli la mano.
“Allora come va? Fatto nuove conoscenze?” le chiese Luca.
“Si ho conosciuto due coppie.”
“Bene, penso che tra poco inizierà la vera festa” le disse Luca.
“Ok.”

CAPITOLO SETTIMO
A mezzanotte e quindici come richiamate da un suono inudibile tutti i presenti piano piano iniziarono a spostarsi verso un corridoio al termine del quale vi era una porta che fu aperta dal padrone di casa e gli ospiti ad uno ad uno entrarono.
Era una stanza molto grande, al centro vi era un letto enorme, ci sarebbero potuti stare 8-10 persone, ai letti vi erano altri tre letti matrimoniali e diversi divanetti, la luce era soffusa e una musica faceva da sottofondo.
Anna era con Luca, l’ultima persona ad entrare fu la padrona di casa che richiuse la porta alle sue spalle, dopodiché il padrone di casa si diresse verso una donna ed iniziò ad accarezzarla e palpeggiarla era il segnale d’inizio dell’orgia.
Immediatamente uomini e donne iniziarono a toccarsi, baciarsi, Anna si sentì toccare il culo, si girò e vide Filippo che le fece un sorriso.
Mentre continuava a palpeggiarla ovunque intorno a loro la maggior parte degli ospiti erano nudi o mezzi svestiti, vide Luca che stava spogliando una donna dal seno grande, mentre Sonia era intenta a fare un bocchino ad un uomo sdraiato su uno dei letti laterali.
Piano piano si alzavano mugolii di piacere da tutte le direzioni, nel mentre Filippo la stava spogliando e lei presa dall’eccitazione fece la stessa cosa con lui.
Nel giro di dieci minuti dall’inizio tutti i partecipanti erano nudi.
Anna si ritrovò inginocchiata con il cazzo di Filippo in bocca, mentre era intenta nel pompino sentì delle mani accarezzarle le spalle, fece per girare la testa e vedere chi fosse ma Filippo le prese la testa con le mani impedendole di girarsi facendola continuare.
Dopo poco lui stesso la fermò e si tolse, Anna non capì ma immediatamente si ritrovò un altro cazzo in bocca, alzò gli occhi: non era nessuno degli uomini che aveva conosciuto fin’ora ma lo aveva notato aggirarsi per la festa con la sua maschera azzurro intenso.
Ormai erano diversi minuti che Anna era intenta a fare del sesso orale e si era molto eccitata, l’uomo si fermò la fece alzare e la portò sul grande letto al centro della stanza dove vi erano già altre sei persone, Anna riconobbe Ramona che saliva e scendeva sul cazzo di un uomo che non aveva più la maschera, mentre delle altre due coppie, una nella posizione del missionario l’altra girata sul fianco, non riconobbe nessuno.
L’uomo con la maschera azzurra fece mettere Anna a quattro zampe, lui si mise davanti a lei rimettendole il cazzo in bocca mentre alle sue spalle qualcuno iniziò a giocare con la sua fica ormai bagnatissima, iniziò accarezzandole il clitoride e poi piano piano inserì un dito all’interno della vagina iniziandola a masturbare.
Il piacere le aumentava sempre di più, l’uomo dietro di lei continuava a masturbarla mentre l’uomo con la maschera azzurra se n’era andato ed ora stava scopando un’altra donna davanti a lei, ora era libera di girare la testa alla sua destra vide la padrona di casa che veniva inculata da un uomo molto alto e alle loro spalle riconobbe Sonia che stava facendo un pompino.
Mentre era intenta ad osservare questa scena improvvisamente sentì il cazzo entrarle nella fica e vista la sua eccitazione non fece assolutamente fatica, iniziò ad entrare ed uscire dando colpi sempre più forti e profondi, girò la testa per vedere chi fosse: era Filippo, aveva mantenuto fede al suo desiderio di essere il primo a scoparla.
Vennero a distanza di pochi minuti uno dall’altro, il tempo di togliersi da dentro di lei che un altro uomo, a lei sconosciuto, iniziò ad accarezzarla e baciarle il corpo leccandole anche la fica.
Intanto Luca stava scopando con una signora di mezza età dalla capigliatura rossiccia e dal seno prorompente.
Mentre Anna era sdraiata sulla schiena e l’uomo le leccava la fica le si avvicinò un altro uomo con dei tatuaggi sul corpo, si fermò vicino a lei, aveva il cazzo eretto e lei iniziò a masturbarlo finché non lo fece venire.
Intanto l’uomo che la leccava era riuscito a farla venire, dopodiché si alzò e si allontanò, Anna rimase sdraiata da sola sdraiata sul letto e si guardò intorno, alcuni uomini e donne si stavano riposando mentre altri continuavano a fare sesso.
Vide Luca seduto accanto alla rossa che stavano parlando, Carola era sdraiata sulla schiena su un divano laterale a gambe aperte ed era penetrata da un uomo magro, Ramona era sullo stesso letto di Anna ed era sodomizzata da un uomo molto robusto, Sonia stava masturbando due uomini contemporaneamente fino a quando entrambi non le vennero sul corpo e viso.
Anna si alzò per andare a bere dell’acqua che si trovava su un tavolino in fondo alla stanza, passando riconobbe Filippo che era intento a scoparsi un giovane ragazza.
Bevve un primo bicchiere d’acqua e si sedette su una sedia lì vicino, mentre era intenta a bere il secondo bicchiere sopraggiunse il padrone di casa anche lui venuto ad abbeverarsi.
“Allora come si trova Anna? Si sta divertendo?”
“Bene grazie, mi sto divertendo molto”
“Mi fa piacere, spero che ora sia passato il timore iniziale.”
“Si si ora è tutto passato” rispose lei con un sorriso.
Soffermò il suo sguardo su due donne che stavano giocando con un uomo quando sentì delle mani palpeggiarle il seno: era il padrone di casa, in poco tempo l’accarezzò e baciò ovunque, la fece alzare appoggiare le mani al muro ed iniziò a prenderla in questa posizione.
Luca ed Anna entrarono in auto e lei guardò l’orologio sul cruscotto segnava le 4:45.
Anna ebbe un sussultò non capì cosa fosse successo poi piano piano realizzò era suonata la sveglia, giro la testa verso il comodino erano le 19:30, cercò di capire dov’era e cos’era successo.
Si accorse di essere completamente bagnata ma soprattutto di avere meno di mezz’ora per prepararsi prima che arrivasse Luca a prenderla per andare alla villa…..

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