Vent'anni d'amore: Regalo di compleanno

di
genere
incesti

Il nostro “menage” proseguiva da un anno e mezzo ed eravamo felici. Marco, Sofia ed io facevamo l’amore ogni volta che se ne presentava l’occasione. Vivendo in casa con i miei a volte non era facile e dover far finta di nulla davanti a loro era davvero difficile. Io e Sofia avevamo più occasioni perché dormivamo in camera insieme e spesso, quando la casa era nel silenzio della notte, una delle due andava nel letto dell’altra e ci amavamo con passione. Io ero piccola e lei mi insegnava tutto sull’amore e sul sesso. Da lei avevo imparato l’arte di leccare una figa e far godere una donna ma anche quella di fare un pompino. Quando i miei non erano in casa facevamo l’amore tutti e tre insieme. Marco ci prendeva a turno ed era sempre una fantastica sensazione sentirsi piena di lui. Non faceva preferenze anche se, come avevo già scritto, Sofia era molto più bella di me e, almeno a quel tempo, più brava nel fare l’amore. Ma loro sono sempre stati fantastici e non mi hanno mai fatto pesare il fatto di essere piccola e inesperta. Erano sempre prodighi di consigli ed io ero felice di imparare da loro. Il giorno del 19° compleanno di Marco decisi di fargli un regalo particolare, una cosa che so che lui desiderava e che fino a quel momento non avevo potuto avere.
Era un sabato ed io e Sofia avevamo invitato tutti i suoi amici per una festa in giardino. Passammo tutta la mattina ad addobbare la casa e gonfiare palloncini. Sofia preparò anche una torta mentre io feci la spesa di patatine, pop corn, bibite e tutto quanto serviva per preparare tartine e leccornie di ogni tipo. Verso le 4 del pomeriggio spedimmo i genitori a casa dei nonni in modo che la casa fosse tutta a nostra disposizione almeno fino al mattino successivo. Prima di cena cominciarono ad arrivare gli ospiti. Fu una bellissima festa. Marco scartò tutti i suoi regali, mangiamo, bevemmo e ballammo fino ad oltre mezzanotte. Poi pian piano gli ospiti cominciarono ad tornare a casa. Quando anche gli ultimi ci lasciarono era l’una passata. Eravamo stanchi ma soddisfatti della riuscita della festa. Marco ci abbracciò e baciò con passione. Gli dissi che, adesso che eravamo rimasti soli, era giunta l’ora di ricevere il mio regalo. Mi chiese incuriosito di cosa si trattasse ma risposi che sarebbe rimasta una sorpresa fino all’ultimo momento. Rientrammo in casa lasciando il caos nel giardino a cui avremmo pensato il giorno dopo. Facemmo sedere Marco sul divano in salotto e Sofia si mise accanto a lui. Io rimasi in piedi avanti a loro e poi, una volta accomodati, iniziai un lento streep-tease. Tolsi la maglietta e poi la gonna, rimanendo solo con l’intimo. Piano slacciai il reggiseno liberando le mie tette. Marco era visibilmente eccitato. Sofia iniziò ad accarezzarlo sul petto sotto la maglietta. Io continuavo a ballare sensualmente con indosso solo le mutandine accarezzandomi il seno. Poi Sofia liberò dalla stretta dei pantaloni il cazzo di Marco che saltò fuori già duro. Si abbassò sul suo membro ed iniziò a farli un pompino. Vedere mia sorella alle prese con quel cazzo pulsante mi eccitò ancora di più. Infilai la mano nelle mutandine ed inizia a masturbarmi senza smettere di ballare. Ero già fradicia e le mie dita mi scivolavano dentro con facilità. Marco divideva la sua attenzione tra il mio balletto e il pompino di Sofia. Poi, pian piano, sfilai anche le mutandine rimanendo nuda. Mi sdraiai per terra e spalancai le cosce davanti a Marco. Mi masturbai per qualche secondo affondando le dita dentro di me mentre Sofia era sempre intenta a succhiare il cazzo di Marco. Poi mi girai mettendomi in ginocchio mostrando il mio sedere a Marco. Feci passare una mano tra le gambe e con due dita mi penetrai la figa, raccogliendo tutti i miei umori. Passai quindi le dita impregnate sul buchino del mio culetto lubrificandolo. Poi, girai il mio viso verso Marco e gli dissi “Prendi il tuo regalo”. Sofia sollevò la testa dal suo cazzo e lo guardò sorridendo. Ero pronta a donargli il mio culetto per la prima volta. Marco non poteva crederci. Aiutato da Sofia si liberò dei pantaloni e venne verso di me con il cazzo che svettava fiero. Poggiò la sua punta sul mio buchino ed iniziò a spingere piano. Non mi fece male anche perché nelle settimane precedenti Sofia aveva abituato pian piano il mio culetto a dilatarsi. Quando fu tutto dentro di me iniziai a gemere di piacere. Sofia si era spogliata a sua volta e si era messa a cosce larghe davanti a me per farsi leccare. In quel momento erano loro a fare un regalo a me. Marco mi stava inculando e nel frattempo godevo degli umori e dei sapori della figa di Sofia. Marco ormai mi scopava a buon ritmo e tutti i miei timori di provare dolore si erano dissipati. Godevo con il culetto per quel cazzo che mi riempiva, godevo con la figa e nel frattempo mi masturbavo e godevo con la bocca nel leccare mia sorella. Ad un certo punto sentii le mani di Marco stringere i miei fianchi più forte ed assestarmi dei colpi più violenti. Stava per venire e pochi secondi dopo sentii il suo sperma riempirmi il culo. Fu una sensazione fantastica. Mi diede gli ultimi colpi affondando il suo cazzo dentro di me fino alle palle che sentivo sbattere sulla mia figa. Sofia si alzò e la sua bocca andò ad accogliere il cazzo di Marco appena uscito dal mio culo. Lo succhiò per qualche secondo per poi dedicarsi al mio culetto che stava per richiudersi. Sentii la sua lingua che mi penetrava alla ricerca della sborra lasciata da Marco. Io me ne stavo ancora inginocchiata con il sedere per aria lasciando che Sofia facesse ciò che preferiva. Solo dopo qualche minuto, quando sentii che aveva finito, mi lasciai andare sdraiandomi per terra. Marco si lanciò sopra di me ed io lo accolsi sul mio corpo. Mi baciò con tanta passione ringraziandomi per il regalo che gli avevo fatto. Gli dissi che da quel momento il mio culetto sarebbe stato suo e poteva usarlo tutte le volte che voleva. Mi baciò ancora mentre anche Sofia si sdraiò vicino a noi. Baciai la sua bocca che aveva il sapore della sborra di Marco. Erano solo le due del mattino e avevamo tante ore per fare l’amore prima che nascesse l’alba…
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scritto il
2016-03-09
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