L'enorme Marta: Ep.2
di
Greggy016 2.1
genere
feticismo
L’enorme Marta:Ep.2
Marta si avvicinava alla prossima città da devastare, ancora più grande di quella precedente, i suoi piedi colossali distruggevano tutte le auto presenti sulla strada trasformando le minuscole persone in macchiette di sangue sotto le sue estremità.
Adesso Marta si era stancata di camminare e si stava riposando con la schiena poggiata su un hotel, le sue caviglie e i suoi piedi stavano bloccando il traffico.
Per lei le centinaia di macchine che si schiantavano sulle sue estremità erano come solletico, > detto questo la gigantessa si alzò e iniziò a calpestare le migliaia di persone nelle macchine.
Finalmente Marta era arrivata a destinazione, una bellissima città vicino a un fiume che sfociava nel mare lì vicino.
La gigantessa iniziò schiavizzando tutte le persone del paese, aprì letteralmente un grattacielo e raccolse tutte le persone che ci abitavano nella sua enorme mano.
> tuonò Marta, > alcuni annuirono.
Tra questa gente c’era anche il sindaco che si infuriò dicendo:>
Marta aveva preso il sindaco con l’altra mano e l’aveva schiacciato tra l’indice e il pollice quasi soffocandolo, un mare di sangue scese dalla sua bocca bagnando la candida pelle della gigantessa.
CONTINUA…
Marta si avvicinava alla prossima città da devastare, ancora più grande di quella precedente, i suoi piedi colossali distruggevano tutte le auto presenti sulla strada trasformando le minuscole persone in macchiette di sangue sotto le sue estremità.
Adesso Marta si era stancata di camminare e si stava riposando con la schiena poggiata su un hotel, le sue caviglie e i suoi piedi stavano bloccando il traffico.
Per lei le centinaia di macchine che si schiantavano sulle sue estremità erano come solletico, > detto questo la gigantessa si alzò e iniziò a calpestare le migliaia di persone nelle macchine.
Finalmente Marta era arrivata a destinazione, una bellissima città vicino a un fiume che sfociava nel mare lì vicino.
La gigantessa iniziò schiavizzando tutte le persone del paese, aprì letteralmente un grattacielo e raccolse tutte le persone che ci abitavano nella sua enorme mano.
> tuonò Marta, > alcuni annuirono.
Tra questa gente c’era anche il sindaco che si infuriò dicendo:>
Marta aveva preso il sindaco con l’altra mano e l’aveva schiacciato tra l’indice e il pollice quasi soffocandolo, un mare di sangue scese dalla sua bocca bagnando la candida pelle della gigantessa.
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