Quel capanno sul fiume

Scritto da , il 2016-01-09, genere prime esperienze

Avevo poco più di diciott'anni.... Un bel pomeriggio di sole dopo pranzo decisi di far un giro in vespino.... avevo una 50 special... ( che bei ricordi....) e mi ritrovai nel paesino limitrofe.... incrociai un fiumiciattolo e decisi di percorrere su e giù un po' di argine.
Ad un tratto mi ritrovai a passare una casetta di legno sulla riva; era sicuramente di qualche pescatore, infatti subito dopo sulla riva c'erano 3 pescatori che nel silenzio contemplavano i galleggianti nell'attesa che qualche pesce abboccasse. Allorchè spensi la vespa e decisi di rimanere un poco a guardare. Uno disse - "Quà siamo in troppi e non si becca niente, io vado più avanti." alchè il secondo rispose - "Hai ragione! vengo anch'io" e risalirono i tre, quattro metri di sponda e si incamminarono. Io restai sull'argine seduto sulla vespa a guardare l'ultimo rimasto. Un uomo sulla quarantina, robusto che incominciò a dire: " Oggi non abbocca neanche un pesce....solo il mio abbocca sempre" e si mise la mano sui pantaloncini e cominciò a massaggiarsi il pacco. Io rimasi un po' allibito e risposi - "Per farsi una mangiata di pesce ci vuole pazienza, prima o poi qualcuno abbocca." -"Già", disse lui e continuò a massaggiarsi il pacco. Si infilò la mano sotto i calzoni e continuo l'opera. Io non mi mossi e continuai a guardarlo dall'alto della riva. Visto che io non me ne andavo, cominciò ad alzare l'elastico dei pantaloncini e dava occhiate a me e al suo cazzo. Io ero distante qualche metro e non riuscivo a vederglielo a malapena riuscivo a vedere un po' di pelo. Lui continando a toccarsi -"Sei curioso ? Vuoi vedere il pesce che ho preso ? " Perchè no, dissi, me lo mostri." - "Guarda che non è in acqua... lo tengo quà. e si mise la mano sui pantaloncini." - " Bhè, vediamolo." Lui salì la riva, si avvicinò e disse: " Non posso fartelo vedere quà, entriamo nel capanno." e così aprì la porta ed entrò. Io scesi dalla vespa e curioso di vedere un cazzo di un quarantenne entrai. Lui chiuse la porta e si abbasso i pantaloncini. Tirò fuori un cazzo non molto lungo ma con una cappella enorme. Disse " Toccalo se vuoi, non aver paura." Io curioso allungai il braccio e lo presi in mano, era una bellissima sensazione, avevo un cazzo in mano e non era il mio. Lo palpeggiai un po' e lui : "Bhè, per fare le cose pari dovresti farmelo vedere anche tu...!" - " Hai ragione" e così dicendo mi abbassai i pantaloni e le mutande. Lui ammirò il mio cazzo, turgido, circonciso e in tiro, aveva una goccina di liguido sulla punta. "Hai un bel cazzo e a giudicare da questa " con un dito strofinò la punta del mio cazzo e se la portò alla bocca continuando " sei anche molto eccitato", si inchinò e gli diede un bacio sulla punta. "Posso baciartelo ?" - "Si" fù l'unica parola che riuscii a dire.. ero eccitatissimo. Prese il mio cazzo in mano e cominciò a leccarmi la cappella, piano piano, poi se la mise in bocca. Che emozioni, sentivo la sua lingua girare attorno alla mia cappella e ogni tanto la vedevo uscire dalla bocca girandoci attorno. Poi tolse la mano e se lo infilò tutto in bocca. Io d'istinto presi la sua nuca e lo tenni qualche secondo con il mio cazzo che pulsava nella sua bocca calda. Poi riprendendolo in mano e alzandosi disse " Vuoi provare tu ?" - "Io non l'ho mai fatto" - "Non aver paura, devi solo darci un bacino ", pensando che era giusto farlo, mi feci coraggio e mi abbassai. Avevo il suo cazzo davanti ai miei occhi, lo presi in mano e lo menai un po' su e giù, anche lui aveva una goccia che gli usciva dalla punta, mi avvicinai e la leccai. Che sapore dolce che aveva. Cominciai così a leccargli tutta la cappella e quando ormai era tutta bagnata la presi in bocca. Che cappella ! era enorme, mi riempiva la bocca. Lui mi prese per la nuca e gemendo cercava di spingermi tutto il suo cazzo in gola. Cercavo di muovermi avanti e indietro assecondando il movimento della sua mano. Poi la tolse e facendo uscire il suo cazzo dalla mia bocca cominciai a masturbarlo. Disse " Dai, mettimelo dentro " e così dicendo si girò dandomi le spalle, appoggio una mano sul mobile e bagnadosi un dito in bocca, appoggio la saliva sul suo buchetto. Che culone che aveva. "Dai, infilamelo dentro" - Io appoggiai il mio cazzo tra le sue chiappe e lo strofinai sul buco cercando di infilarglielo dentro. Mi sforzai, spinsi, ma complice la mia goffardaggine non riuscii. "Strano " disse " e sì che ci gioco spesso", " Aspetta provo io a te"; Si alzò e mi girò, mi prese da dietro e sentii il suo cazzo appoggiarsi alle mie chiappe. Io presi il mio cazzo in mano e comincia a masturbarmi. Lui continuò a cercare di penetrarmi ma non riuscì. All'impiedi lui continuava a sfregarsi il cazzo tra le mie chiappe e lo sentii gemere...Io ormai eccitatissimo della situazione dissi " Sborrooooo......" - " Siii... Anch'iooooo..." e sentii il suo liquido caldo tra le mie chiappe, era una sensazione meravigliosa e cominciai a sboorrare... Lui appoggiando la testa alla mia spalla me lo guardò e tocco la mia cappella con le dita..Che brividi !! Si portò la mano alla bocca e la lecco, poi disse " Beato te che riesci a farti una sega anche frà un po', io invece non riesco fino a domani..." e rivestendoci continuò " Spero che ti sia piaciuto, stasera quando lo racconto a mia moglie sarà invidiosa, se torni a trovarmi lo potremo fare in tre, lei sarà contentissima" Uscii, salii in vespa e salutandolo me ne andai. Arrivato a casa andai subito in doccia e facendomi una sega ripensai a tutto quello che avevo provato quel pomeriggio. Non ci volle molto a godere ancora.... Non tornai più e non lo vidi più. Ora a distanza di anni mi è rimasta la voglia di riprovare quelle emozioni.. Chissà, se un giorno troverò la persona giusta...

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