Natale con un amico

Scritto da , il 2015-12-28, genere gay

Premessa, siamo entrambi etero, o almeno io lo sono, quando segue è accaduto la sera di Natale. Come ogni anno io e i miei amici, dopo la messa di Natale, ci ritroviamo tutti a casa di qualche amico a giocare a carte. Quella sera non ero particolarmente fortunato, così come uno dei miei amici, che dopo aver perso l'ennesima partita decide di tornarsene a casa. Io d'altro canto perdo poco dopo e lo raggiungo sulla via per tornare a casa. Eravamo entrambi un po' brilli, visto che abbiamo bevuto molto durante i rispettivi cenoni, e quindi non camminavamo propriamente dritti. Ad un certo punto inciampo e nel rialzarmi mi ritrovo davanti a lui in ginocchio.
"Mmm, la posizione e quella buona" mi fa lui, alludendo ad un pompino. Io lo scosto e mi rialzo, ma lui o per via dell'alcool e per chissà quale altro motivo mi prende continuamente da dietro simulando un'inculata. Ovviamente la prendo a ridere e da dove prima cercavo sempre di scappare, ora mi offro io a lui. Ci scambiavamo continuamente di posizione ma sempre scherzando, come due amici, quando lui prendendomi da dietro per l'ennesima volta sento qualcosa premermi contro i pantaloni, lui si stava eccitando ed io quasi con paura cerco di non continuare questo gioco vedendo la sua reazione. Arrivati in una zona distante dal centro, lui mi fa:
"Dai continuiamo il gioco di prima"
"Non credo sia il caso"
"Perchè? Ci stavamo divertendo"
"Tu ti stavi divertendo un po' troppo, visto che ho sentito qualcosa spingermi dietro"
"Te ne sei accorto vero? Non è come pensi non sono gay e solo che sta cosa mi piace"
"Sono contento per te, ma la cosa non piace a me"
"E dai non prendertela a male, si scherza, e poi dovresti sentirti onorato che mi eccito con te"
"Si, e magari tanto dall'onore ti faccio un pompino"
"Bravo ahahah, senti parliamo seriamente, la cosa mi ha eccitato e vorrei approfondire la cosa con te"
"Non hai detto di non essere gay?"
"Si e lo confermo, però che ci posso fare, posso tornare a casa con sto coso duro?"
Gli dico che non è un problema mio e proseguo per la mia strada. Attivati davanti casa sua ormai avevo quasi rimosso il tutto, lui mi chiede se voglio vedere una cosa nel suo capanno ed io acconsento. E un piccolo capanno dove il padre conserva il vino che produce e qualche attrezzo per l'agricoltura, mai a pensar male, entriamo e lui si tira giù i pantaloni e mi fa, "O mi fai una sega o mi guardi mentre me la faccio". Con la mia faccia tosta gli rispondo che può preparami i pop corn perchè guarderò. Mi siedo poco lontano da lui mentre lui comincia a segarsi, di tanto in tanto buttavo un occhio, non altro per curisità, lui ad un tratto se ne accorge e si avvicina offrendomi il suo membro. Lo guardo da molto vicino e un po'di curiosità su che sapore abbia c'è l'ho, non so cosa fare, così gli propongo di fargli una sega in cambio di una a sua volta. Lui accetta e calatomi il pantalone cominciamo a segarci. Abbiamo i cazzi della stessa misura (intorno ai 18 cm), il suo mi pulsa in mano, e una strana sensazione tenere il cazzo di un altro in mano. D'un tratto lui abbassa la testa verso il mio cazzo e gli da una boccata, poi un altra fino cominciare un vero e proprio pompino. Questa è una gran bella sensazione e preferisco non fermarlo, mi siedo e così riesco a vederlo in faccia, e molto goloso nel succhiarlo, come una puttana. Lo fermo, non per altro per non arrivarlo in bocca, ma lui fraintende, si alza e avvicina il suo cazzo alla mia faccia, d'istinto mi viene da mandarlo via, ma poi in quel momento penso sia giusto ricambiare ed inizio a succhiare. Il suo cazzo in bocca ha un sapore amarognolo, ma poco alla volta ci prendo gusto ed inizio ad andarci giù pesante, tanto che mi lascio talmente coinvolgere che me lo faccio sbattere anche in faccia. Lasciatomi andare decido di andare fino in fondo, mi giro e mi metto a pecora, lui intuisce subito e mi dice aspettare un secondo, si fionda su un cassetto e prede un pacchetto di preservativi, se ne infila e si appoggia contro il mio buco. Ha difficoltà ad entrare, per ovvie ragioni, così gli chiedo se il padre ha un po' di olio di vasellina per lubrificarmi un po', lui cerca in qualche stipetto quando ne trova una bottiglia, una goccia nel mio buco e una sul suo cazzo e si inizia. Man mano che entra il dolore mi uccide, tanto da farmi gridare, anche molto forte, lui un po' insensibilmente non rallenta neanche un po', anzi, accellera e alle volte mi da alcuni colpi decisi. Con uno di questi rompe il preservativo, gli chiedo di cambiarlo, ma non ne ha più, gli dico di continuare, stando però attento. Lui ci vagiù pesante con me per almeno un 15/20 min, quando si ferma all'improvviso, inizio a sentire un calore che mi prende nella pancia, mi era venuto dentro! Da una parte era l'apoteosi di tutta quella eccitaziona, dall'altra pensavo a quanto fosse stato bastardo. Alla fine ero troppo stanco per cazziarlo, figuriamoci per incularlo a mia volta. Ci rivestiamo e credo che alla fine mi abbia quasi chiesto di vederci un'altra volta per finire a mia volta. Questa è la mia storia, un po' lunga, ma ho voluto rendervi partecipi nei minimi dettagli.

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