Il piacere

Scritto da , il 2015-10-26, genere zoofilia

Sono una donna adulta, di bell'aspetto. Il mio punto di forza è sempre stato il seno, ampio e ancora sodo a quarant'anni. Vivo sola dopo il mio divorzio.
Ho frequenti incontri con uomini, nessuna relazione stabile perchè non ho conosciuto nessuno per cui valesse la pena.
Ho adottato un cane dal canile, un incrocio di pastore tedesco. E con me da diversi mesi, molto affettuoso, mi dà sicurezza.
Piano piano, conoscendoci lui si è preso confidenza, spesso quando lo coccolo gli si scappella il cazzo, fuoriuscendo dalla sua protuberanza.
Un pò mi imbarazza, un pò mi eccita. In maniera strana. Non so perchè.
Spesso lui ha incominciato a buttare il muso in mezzo al mio inguine. L'ho sempre scostato. Lui insiste, poi la prende persa.
Stasera sono carica. Sapete quella sensazione di eccitazione, legata a niente, ma che quando arriva dà la smania?
Stasera è una di quelle sere e non ho appuntamenti con nessuno. Faccio una doccia e penso che mi masturberò.Mi stendo nuda sul letto, la mia mano sta accarezzandomi, languidamente.
Chiudo gli occhi, cerco di perdermi in una fantasia che mi porti all'orgasmo, quando sento qualcosa di freddo appoggiato alla coscia.
Socchiudo gli occhi e vedo il muso di Leone.
Non rifletto, spalanco le gambe davanti al suo muso. Arriva una prima lappata, poi un'altra.
Spalanco gli occhi. La lingua ruvida contrasta con la tenerezza della mia carne, sento il clitoride gonfiarsi contro quello sfregamento così simile e così diverso da quanto sono stata abituata.
Gemo, a voce sempre più alta, e Leone è infoiato, incontenibile e per fortuna inarrestabile.
Arrivo al primo orgasmo, che lui sembra gradire. Gli umori che escono da me sembrano rinvigorire la sua leccata. Poi arrivo al secondo e al terzo orgasmo quasi di seguito.
Mi sembra che la testa mi esploda dal piacere. Non ho più ragionamento sensato.
Mi scosto da quella lingua e mi metto col sedere sul bordo del letto, con le gambe spalancate, incitando Leone a montarmi.
Il suo cazzo, grande, lucido e rosso vivo è sguainato, il cuore mi batte all'impazzata. Non tarda a mettere le zampe posteriori sul letto, il suo corpo è in mezzo alle mie coscie e mima il movimento della monta.
Senza più pensare prendo il suo cazzo in mano e dirigo la punta verso la mia figa. Con le sue spinte entra subito, prepotente a riempirmi.
Sento i suoi liquidi scaldarmi, mentre mi monta, degna cagna di tanto cane.
Godo da impazzire, mi riempie come nessun cazzo di uomo mi ha riempita.
Poi sento un dolore intenso, lo sento gonfiarsi dentro di me.
Mi viene in mente che avevo sentito parlare del nodo dei cani. Non sapevo cosa fosse. Ora l'ho dentro di me. A dilatrmi le pareti della figa come mai prima.
E nonostante il dolore inizio a godere come un'invasata.
Lui è fermo. Sento solo la potenza del suo cazzo che viene dentro di me.
Ed io ho tutto il tempo di godermi quella pienezza e quel calore.
Quella sera avevo un'eccitazione che mi faceva bramare di essere scopata, bene, sono stata accontentata. Non è un uomo, ma ho un cazzo dentro che non me lo fa rimpiangere. Anzi.
Mentre dopo parecchi minuti Leone riesce a liberarsi dal nodo e scende da me, mentre il suo sperma esce dal mio corpo insieme ai miei fluidi, penso che sarà la prima di una serie di formidabili scopate.
Se per godere così devo essere cagna, da stasera sarò la calda cagna di Leone.

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