Ti amo amore mio 2 - Il primo pompino

Scritto da , il 2015-06-17, genere incesti

Nel primo racconto per la fretta non vi ho detto come si chiama mia sorella, lei è Sharon un bellissimo nome. Mentre io sono Matteo. È Mattina, sono appena sceso in cucina e trovo mia sorella che prepara la colazione. Indossa come di consueto i leggins oggi di colore azzurro. Sempre più bella e solare. Chissà cosa succederà in questa settimana tempo in cui lei sarà qui da me per poi tornare al college negli Stati Uniti?! Sta di fatto che abbiamo dormito la prima notte insieme nello stesso letto, anche se non è successo niente, ma ho fantasticato su quello che mi ha detto all'orecchio (chissà quando vorrà mettere in pratica le sue idee?) Comunque le vado da dietro e la bacio sul collo, lei è lusingata. Ci mettiamo a tavola ma questa volta mi fa tutt'altro elenco, vuole andare a fare shopping. È proprio diventata Americana. Insomma io acconsento, non sono proprio felice, forse mi aspettavo altro (e che cavolo!) Così usciamo e andiamo in un negozio di intimo, mi dice che deve comprare qualcosa, una sorpresa per me. Mmm la situazione è interessante. Dopo 10 minuti mi chiama da dentro un camerino. Amore vieni per favore. Io: dimmi tesoro. Lei: devi aiutarmi ad allacciarmi questo reggiseno. E io basito: ma come non avevi detto che era una sorpresa per me? Non dovrei vederlo! Lei: ma non questo, e dai non essere troppo imbarazzato, entra. Giuro che stavo tremando. Entro. Mi da subito le spalle e mi chiede di allacciare il reggiseno. Lo faccio. Si guarda allo specchio. Una voce, dev'essere il proprietario del negozio: qualcuno è dentro? No perché devo assentarmi 15 minuti. Ero in panico: dai Sharon andiamo via altrimenti rimaniamo qui dentro. E lei: tranquillo amore non metterti d'ansia, tra 15 minuti torna no? Così in questi 15 minuti parliamo io e te. Io: qui dentro? Si, qui dentro fa lei. Sai che ti dico? Questo reggiseno non mi piace non lo prendo più. Se lo slaccia e lo butta via rimanendo con il seno di fuori, una bella terza. Io ero già eccitato. Piuttosto voglio prendere qualcos'altro in questo momento e mi mette la sua mano sul cazzo ormai duro. Volevo dire qualcosa forse protestare ma lei mi ha messo un dito sulle labbra: schhh. Rilassati. Lei è molto brava a provocare. Lei continua a massaggiarmi il cazzo fuori dai jeans. Sono estasiato. Facciamo così fa lei, ci rimangono solo 10 minuti, per questa volta ti faccio solo un pompino, vuoi che te lo faccio amore? Non avevo altra scelta: si. Ok fa lei. Vedrai sarà molto semplice e veloce, ti farò venire nel giro di due minuti, sai con la mia lingua ti farò impazzire e un'ultima cosa, vieni dentro la mia bocca così non sporchiamo niente. Io acconsento trovandomi ormai in una situazione di mutismo selettivo quasi, perché non volevo crederci. Mi abbassa la zip dei pantaloni, e anche le mutande, ho il cazzo durissimo di fuori, lei mi guarda con quel sorriso dolce: Ti Amo. Anch'io, rispondo. Inizia a segarmelo, si mette in ginocchio l ammiro dall'alto, è stupendaaa. Guardo il suo culo attraverso lo specchio, è favoloso si intravede il perizoma. Comincia a leccarmi il cazzo tutto molto lentamente. Se lo impugna con decisione, me lo poggia sulla mia pancia in modo da potermi leccare le palle per poi risalire e metterselo tutto in bocca. Ed ecco il mio primo: siii. Lei mi guarda se lo esce dalla bocca:ti piace? Si tanto, faccio io. E mi lecca tutta la cappella tutta attorno scende di nuovo e lecca l'asta in tutto il suo spessore. Oh che pompino, pensavo tra me. Si rimette il cazzo in bocca e lo succhia con ancora più convinzione. Lei mugolia, io sto morendo: siii siii amore sei unica, guardami guardami, mi fai impazzire Ti Amo, oh mamma miaaaa se seee.. Amore vengoooo vengoooo siiii che bello. Se lo sfila solo per un istante: si Amore vienimi in bocca. Si rimette il cazzo in bocca velocemente ed io esplodo a dovere. Io quasi perdo i sensi mi fanno male le palle da morire, lei si impugna il cazzo e lo ripulisce con delle slinguate. Ma che fine ha fatto... Sharon non mi fa terminare: l ho ingoiato, mi fa con quello sguardo provocante. E io: non ci credo. Lei: il tuo si, mmm, poi scatta a ridere, ed io sospettoso: il tuo si? Che vuol dire? Mi sa che io e te dobbiamo parlare, perché tu non vai al college solo per studiare mi sa. E lei ancora ride mentre si sistema e sistema anche me rimettendomi il cazzo nei pantaloni, mentre lei si rimette la maglietta ma senza reggiseno. Il proprietario ritorna e noi usciamo dal camerino. Non si è accorto di niente. Sharon alla cassa: prendo solo questi, con confezione regalo. Io arrivo dietro di lei e mi fa: non guardare. E io: ok. Il proprietario: 35 €. Ed io a Bassa voce: una confezione così piccola 35 €? Ma che hai preso? Fammi fare a me va, "PAGO IO"!!! Lei mi guarda, soddisfatta per quello che è era successo prima, mi dice solo: Ti amo amore mio. E io: si certo andiamo a casa. E usciamo dal negozio abbracciati con la mano di lei nel mio culo. Sembriamo davvero due innamorati.


adesso devo scappare. A presto con il seguito della saga. Per consigli e suggerimenti, o semplicemente per parlare potete contattarmi all'indirizzo email: riccardo.sanchez@yahoo.com
Aspetto i vostri contatti con ansia, informatemi se siete uomo o donna. Grazie.

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