La libreria

Scritto da , il 2015-06-01, genere etero

Ero rientrata in Italia da pochi giorni, la mia amica S. mi propone di prendere un aperitivo in una nuova libreria molto carina che hanno aperto in città, i proprietari sono due giovani ragazzi, molto simpatici a detta di S.
Entriamo e ci accomodiamo ad un tavolo, dopo qualche minuto arriva uno dei due proprietari, C.che con molta professionalità ci consiglia che vino prendere, quando si allontana S. fa subito dei commenti carini sul conto di C., -Niente di che..- dico io -non è il mio tipo- ma in realtà c'era qualcosa nel modo in cui lui mi guardava che mi attraeva inspiegabilmente.
Negli ultimi due mesi siamo tornata un paio di volte in quella libreria e ogni volta la mia attrazione nei suoi confronti cresceva, la tensione sessuale tra di noi era palpabile.
Io sono una ragazza di 31 anni, alta, bionda, magra ma con una abbondante quarta di seno, mi rendo conto di non passare inosservata, lui ha 27 anni, più alto di me, moro, fisico atletico, un gran bel culo e degli occhi molto dolci, un po' timido direi.
Da un po' di giorni non faccio altro che pensare a lui, alle sue mani su di me...
Una sera con la mia amica S. torniamo in quella libreria, "solo un aperitivo e torniamo a casa, non facciamo tardi stasera", questo è quello che ci diciamo prima di entrare.
Come sempre ordiniamo i nostri bicchieri di vino e la serata scorre tranquilla tra le chiacchiere, arrivano degli amici di C. e tutti ci spostiamo all'esterno per fumare tranquillamente. Il tempo passa e nel locale restiamo solo noi, la mia amica discute allegramente con i suoi amici, così io decido di raggiungere C. che sistemava il bancone all'interno, mi siedo su uno sgabello di fronte a lui e iniziamo a parlare e a guardarci, non so neanche di cosa parlassimo, non facevo altro che pensare alla sua bocca su di me, lui esce dal bancone e si siede su uno sgabello di fronte a me...eravamo vicinissimi, potevo sentire il suo respiro, ci guardavamo...e ad un tratto glielo chiedo... -perchè non lo fai?- lui mi chiede -cosa?- ma sapeva benissimo a cosa mi riferissi e subito dopo la sua bocca era sulla mia, le nostre lingue si cercavano, si intrecciavano in un bacio caldissimo, mi staccai da lui e gli dissi - perchè non mi mostri dove tieni e vini?- lui un po' imbarazzato dalla mia intraprendenza, si alzò e mi fece cenno di seguirlo. Entrammo in una stanza buia, l'odore del vino non fece altro che inebriare ulteriormente i mie sensi, chiuse la porta e mi spinse contro una parete, ricominciammo a baciarci, le sue mani scesero a cercare i miei seni, mi tolsi la maglietta, lui mi slaccio il reggiseno e iniziò a baciare e leccare i capezzoli, il mio fiato si faceva più corto, quanto ho desiderato questo momento, quante volte mi sono masturbata pensandolo, ritornò con la labbra sulla mia bocca e la sua mano scese a sbottonarmi i jeans, il tanto che bastava per poterla infilare nelle mie mutandine, ero fradicia, lui se ne accorse subito e lo sentii sorridere, era evidentemente soddisfatto dell'effetto che mi provocava. Iniziò massaggiandomi lentamente il clitoride con piccoli movimenti circolari, poi infilò un dito nella mia figa, poi due e iniziò a muoverle dentro di me, dei movimenti lenti, mi faceva impazzire, non resistevo più, lo volevo dentro di me subito, così cercai i bottoni del suo pantalone e lo tirai giù insieme alle mutande, sentii il suo cazzo teso, era durissimo e questo fece aumentare la mia voglia di sentirlo dentro di me. Mi abbassai i jeans e mi voltai, presi le sue mani e le feci scorrere sul mio corpo, iniziando dai seni, poi giù sui fianchi, sulla pancia e infine in mezzo alle mie gambe, a quel punto C. mi spinse a faccia in giù su un tavolino, dopo qualche secondo sentii il sua cazzo sfondarmi letteralmente la figa, un solo colpo, deciso, profondo, poi cominciò a muoversi, lentamente, dentro e fuori, dentro e fuori, potevo assaporare ogni centimetro del suo cazzo mentre entrava dentro di me, man mano le sue spinte si facevano sempre più veloci, lo sentivo ansimare, io avrei voluto urlare, ma non potevo, avrebbero potuto sentirci. Le sue mani mi tenevano i fianchi per aiutarsi con le spinte, stavo godendo, non ce la facevo più, stavo per esplodere, lui si china su di me, una mano era ancora sul mio fianco e l'altra mi massaggiava il clitoride mentre continuava a spingere sempre più forte, finchè non esplodemmo entrambi in un orgasmo che sembrava non finire più, lo sentivo schizzare dentro di me, sentivo il suo sperma caldo che mi inondava.
Restammo per qualche minuto li, fermi, con il suo cazzo che pulsava ancora dentro di me.
Dopodichè si alzò, io mi voltai, mi inginocchiai, e gli ripulii il cazzo con la mia lingua. Ci rivestimmo e tornammo dagli altri.

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