In montagna

Scritto da , il 2010-06-24, genere voyeur

Io sono una amante della montagna, faccio lunghe passeggate e preferisco stare da sola, godermi il silenzio ed il cinguettio degli uccelli, magari prendendo il sole integralmente.
QUel pomeriggio decisi di andare a fare un bel giro ed armatami di zainetto con tutto il necessario, cominciai quella che doveva essere una lunga camminata ma neanche dopo un'ora, dove le montagne si aprono in una valle bellisima, sentii come dei passi e mi fermai, pensando a qualche animale, invece, faccendo un po' più di attenzione, mi accorsi che non erano passi ma qualcosa che strusciava e sbatteva. Salii ancora e, quasi nascosta dietro un mucchio di rocce, vidi una donna anziana sdraiata completamente nuda che stava masturbandosi.
Mi guardai in giro per paura di essere visto da qualcun altro e ripresi a guardarla, eccitandomi malgrado avessi paura di essere scoperta.
La donna si infilava due dita nella vagina, poi le tirava fuori e le leccava, se le rimetteva dentro e le muoveva lentamente, per poi gustarsi ancora il suo piacere.
Non avevo mai visto una donna masturbarsi, mai prima di allora ed i miei occhi rimanevano incollati su quel corpo non proprio bello ma in quel momento molto sensuale e non riuscendo a resistere oltre, aprii la zip dei jeans e cominciai io stessa a masturbarmi.
Sedendomi su una roccia, quasi di fronte a lei, ma a debita distanza, mi spogliai a mia volta e fece le stesse cose che vedevo fare da lei, leccandomi io stessa le mie dita, gustandomi così il prezioso nettare che fuoriusciva copioso.
Ero al settimo cielo e con gli occhi chiusi, quando stavo per raggiungere uno degli orgasmi più belli della mia vita, sentii il rumore dei sassi.
Aprii gli occhi e vidi la donna a pochi metri da me e come colpita da una scarica elettrica, balzai in piedi decisa di scappare il più lontano possibile ma, vuoi per i jeans abbassati, vuoi per le rocce, non riuscii ad allontanarmi di un passo, perché caddi come un sacco vuoto.
La donna mi venne vicino, allungandomi il braccio per aiutarmi ed attirandomi a se, fece incollare il suo corpo al mio e mi baciò con forza, succhiandomi la lingua e la saliva.
Ero sbigottita, perché non mi sarei mai aspettata una sua reazione e siccome io non sono di pietra, risposi prontamente al suo bacio, serrandole le natiche con le dita.
Il bacio durò una eternità e ci ritrovammo senza dire una parola sdraiate sulle pietre, con lei che si era quasi seduta sul mio volto, permettendo alla mia lingua di frugarle le labbra della vagina per poi spaziare fino al buco del culo.
Quando lei raggiunse il suo orgasmo, sembrò che mi piasciò sul viso, lasciando schizzare un forte gettito che accolsi senza spostare il capo e che continuai a leccare come se niente fosse successo.
La donna mi fece mettere in ginocchio e messasi dietro di me, mi aprì le natiche e vi infilò la lingua mentre le sue dita passando sulla vagina, cominciarono a frugarmi in superficie.
Non so quanto durò, non ricordo quanti orgasmi ho avuto ma, quando ormai distrutte entrambe decidemmo di staccarci l'una dall'altra, lei mi diede un ulteriore bacio sulle labbra e si allontanò ed in tutto quel periodo, non avevamo scambiato una sola parola.
Io mi rivestii e barcollando, mi allontanai e volendo salutarla per l'ultima volta, voltai il capo nella sua direzione . . . lei era assieme ad un uomo, anche lui nudo che parlavano e ridevano.
Mi sono sentita una stupida . . . ma molto contenta!

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